Presentata in pompa magna, la elegantissima Ferrari 250 GT coupé del 1958 di Angelina Jolie sarebbe stata il lotto principale dell’asta Exceptional Sale di Christie’s in programma per il 20 novembre 2024 a Parigi. Sarebbe stata: questa magnifica auto vintage è infatti stata ritirata dal catalogo della vendita. E proprio su richiesta dei collaboratori dell’attrice statunitense, a quanto si apprende da fonti internazionali (Bloomberg). Il veicolo attualmente si trova in Francia.
La casa d’aste aveva orgogliosamente annunciato la vendita di questa “auto di una stella, stella fra le auto”. La forchetta di stima della quotazione d’asta ne rifletteva provenienza e pedigree, collocandosi fra i 600.000 e gli 800.000 dollari. La Ferrari di Angelina Jolie era l’undicesimo esemplare del modello prodotto dalla casa modenese, dalle cui officine negli anni fra il 1955 e il 1960 uscirono in totale 353 Ferrari 250 GT Coupé. Al di là del legame hollywoodiano, si tratta di una delle automobili d’epoca che i collezionisti di tutto il mondo maggiormente ricercano.

“Rossa di Maranello” in realtà nera, presenta cerchi a raggi, interni in pelle rossa, volante in legno e carrozzeria Pininfarina. Combina “eleganza e potenza” e “appartiene senza dubbio alla categoria dei migliori oggetti d’arte”, come declama Christie’s presentandola al pubblico. Allora ci si chiede come mai la casa d’aste abbia ritirato questa stella dal suo ambitissimo catalogo.
Perché la Ferrari di Angelina Jolie è stata ritirata dall’asta di Christie’s Parigi?
È nel (popolare fra gli appassionati) forum “Ferrari Chat” che sono stati sollevati i primi dubbi circa il “curriculum” del lotto. In particolare gli utenti hanno messo in discussione l’effettivo legame di Angelina Jolie con la vettura. Bloomberg poi ci ha messo il carico da novanta, adducendo la “mancanza di fatti fondamentali” nelle specifiche di descrizione.
L’auto, originariamente bianca, passa in asta da Sotheby’s (sempre a Parigi) nel 2015. Qui qualcuno la compra per 580.000 euro, per poi rivenderla lo stesso all’incanto da Copley Motorcars a Boston per 895.000 dollari. Secondo quanto risulta dal portale Ferrari Barchetta.cc., Copley Motorcars risultava proprietario dell’auto nel 2015, e non è chiaro come la 250 GT Coupé sia arrivata a essere di proprietà della Jolie. Si è ipotizzato che si sia trattato di un regalo all’attrice. Fra l’altro, in una pubblicità Guerlain del 2017 la diva era apparsa alla guida di un bolide che aveva proprio le fattezze del lotto poi consegnato a Christie’s. Di questo però non si ha conferma, né dalla società di profumi, né dai collaboratori della Jolie. Né dalla casa d’aste. Ad ogni modo, la Ferrari è scomparsa dal catalogo.
Un portavoce di Christie’s ha diplomaticamente dichiarato che il lotto non è più disponibile in seguito alla rimozione «su richiesta del team della Jolie» per «meglio posizionarlo in una futura vendita», senza far cenno alla presunta “errata” provenienza del pezzo.
Un bolide che lascia spazio a mobilia Luigi XIV
Certo la mancanza di questa seducente Ferrari di Angelina Jolie si sentirà nell’asta Exceptional Sale di Christie’s. Fra l’altro, ci sarebbe stata una amabile coincidenza. La vendita si terrà nei pressi del redivivo Grand Palais, proprio dove il Drake aveva presentato la 250 GT coupé, nel 1958. Dalle vendite eccezionali di Christie’s sono passati oggetti leggendari appartenuti alle più grandi star del cinema. Solo per citarne alcuni: gioielli di Elizabeth Taylor, il guardaroba di Catherine Deneuve a firma e fabbrica di Yves Saint Laurent, la favolosa Aston-Martin guidata da James Bond in No time to die. Quest’ultima incassò oltre tre milioni di euro.
Al momento dunque il lotto con il valore di stima più elevato è costituito da una coppia di consolle risalenti al 1765 circa, stampate dall’ebanista francese René Dubois. È interessante notare che tutti e tre i lotti con le valutazioni più elevate sono mobili del XVIII secolo. Ossia una coppia di piedistalli del periodo Luigi XIV e una cassettiera dello stesso periodo. In perfetta coerenza con la tendenza in corso anche fra i collezionisti più giovani, come emerso da una recente asta di successo, dedicata a una magione lombarda.