Riverbero rosso sulle luci della Grande Mela
Un pezzo di storia dell’automobilismo da collezione. Nulla di meno è la Ferrari 330 LM 250 GTO del 1962, aggiudicata in asta da RM Sotheby’s a quota 51,7 milioni di dollari nella serata del 13 novembre 2023 a New York. È diventata la più costosa Maranello di tutti i tempi, e lo ha fatto con stile da par sua, brillando nella settimana delle aste autunnali della Grande Mela – la Marquee Week Sales of Modern and Contemporary Art – la più attesa dell’anno con quella di maggio. Era l’unica GTO Serie I ancora di proprietà della fabbrica, il telaio 3765. La vendita si è svolta a porte chiuse, con un gruppo selezionato di offerenti riunitosi di persona e per telefono per contendersi un pezzo di storia del Cavallino rampante. Dopo quasi quarant’anni di proprietà privata, il bolide ha un nuovo proprietario, diventando la Ferrari di maggior valore mai venduta in asta e raggiungendo il secondo prezzo più alto mai raggiunto per un’auto all’asta (si leggerà più avanti qual è la numero uno). Un bel record a un mese dall’uscita del film biografico “Ferrari” di Michael Mann (14 dicembre 2023).
Tutte le foto sono cortesia di RM Sotheby’s
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Qual è l’auto da collezione più costosa al mondo?
Benché abbia davvero ottenuto una quotazione stellare, la Ferrari 330 LM 250 GTO del 1962 è “solo” la seconda automobile classica più cara mai venduta in asta. La numero uno – dal maggio 2022 – è la Mercedes-Benz Uhlenhaut Coupé ceduta dal Museo Mercedes di Stoccarda per 143 milioni di dollari, sempre tramite RM Sotheby’s. Scala dunque al terzo posto la Ferrari 250 GTO venduta dal collezionista matematico Gregory Whitten (già talento di Microsoft), venduta per 48 milioni di dollari da RM Sotheby’s nell’agosto 2018 durante il Concours d’Elegance di Monterey.
In ogni caso, Gord Duff, responsabile globale delle aste di RM Sotheby’s, non può che gongolare: «Celebrare questa vendita durante la settimana (dell’arte, ndr) di Sotheby’s sottolinea l’impareggiabile statura di questa Ferrari come uno degli oggetti più desiderati al mondo. Il risultato, ottenuto grazie alla collaborazione tra Ferrari, RM Sotheby’s e Sotheby’s, riecheggia la nostra reciproca ricerca della perfezione, rispecchiando l’etica che Enzo Ferrari ha incarnato quando ha progettato questa vettura. Con un valore di 51,7 milioni di dollari, questa transazione aggiunge un nuovo capitolo a un veicolo con un’eredità senza pari. Ora si colloca tra le auto più costose vendute all’asta, a testimonianza del suo singolare posto nella storia».
Non solo Ferrari da record in asta: uno sguardo al mercato del pleasure asset classic car
Il mercato delle auto classiche nel 2022 ha vissuto un rialzo notevole, passando da poco più di un miliardo di euro a 1,82 miliardi, registrando quindi un rialzo di oltre il 75%. Altro dato significativo e? che il 2% di tutte le auto offerte e? stato aggiudicato sopra la soglia del milione di euro (280 nel 2022; 155 nel 2021; 87 nel 2020). Un risultato che si avvicina al 2,17% del 2015, l’anno record. Nel 2022 sono state vendute oltre il 40% di auto in più rispetto al 2021, ma quelle sopra al milione di euro, sono state l’81% in più. Rivalutazione del dollaro e inflazione elevata hanno concorso al conseguimento di questi risultati, ma non solo. Sempre guardando al 2022, le auto che superano i 10 milioni di euro tendono a mantenere la domanda su prezzi che oscillano attorno ai valori massimi di stima senza stabilire nuovi record (non si considera la Mercedes-Benz Uhlenhaut Coupé).
Vivacità decorrelata dagli altri asset
Sono risultati più vivaci gli altri segmenti, spesso stimolati da modelli e marchi precisi o da specifiche categorie, come quella delle youngtimer, ossia i modelli di auto lussuose che hanno fra i 20 e i 30 anni di età e che in quanto tali iniziano a suscitare interesse collezionistico. Stando agli analisti (i dati presentati sono del report di Deloitte Art & Finance in collaborazione con Ademy), il segmento delle auto classiche non sta vivendo una bolla: la situazione geopolitica in corso le rende appetibili come bene rifugio. Inoltre, l’emergere delle piattaforme online – lungi dal mettere in crisi le forme tradizionali di asta – amplifica l’accesso al mercato. In generale, come puntualizza lo specialista Dietrich Hatlapa (HAGI): «Il mercato delle automobili classiche non ha un andamento né positivo né inversamente correlato agli altri settori. Il settore delle auto d’epoca marcia generalmente con il suo proprio ritmo». Come una Ferrari.