Comprare all’asta un pezzo della collezione di Fausto Bertinotti.
L’icona di Mao (Tse Tung), la passione di Fausto (Bertinotti). Le prima indiscrezioni sulla prossima asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte in programma per il 2 luglio 2025 a Milano – 150 lotti – hanno riservato delle sorprese. Su tutte, la presenza in catalogo di alcune opere della collezione privata di Lella e Fausto Bertinotti (1940, Sesto San Giovanni):due serigrafie di Andy Warhol (1928-1987)dalla celebre serie dedicata a Mao Tse Tung nel 1972. La valutazione è interessante, collocata nella forchetta di 20-30mila euro ciascuna. Il glamour della Pop Art americana si accompagna al sapore fiabesco della Pop Art italiana di Giosetta Fioroni, della quale è in vendita una scultura in ceramica policroma di grandi dimensioni.

Dalla collezione di Lella e Fausto Bertinotti. Andy Warhol, Mao, 1972, serigrafia a colori es. 63-250, cm 91,4x91,4, stima 20-30mila euro. Tutte le foto sono cortesia di Finarte
Vi sono poi diverse opere di Piero Dorazio, donate dall’artista umbro ai coniugi in occasione di varie ricorrenze. Conclude il florilegio un olio su tela della splendida Titina Maselli. La cugina dei Pirandello arriverà sul rostro di Finarte con Camion, del 1976.
Raggiunto da We Wealth, Fausto Bertinotti ha gentilmente declinato di commentare la messa in asta di queste sue opere dal gusto indubbio.
Non solo opere della collezione di Fausto Bertinotti nell’asta di Finarte: il De Chirico di Monica Vitti
I collezionisti potranno darsi battaglia anche per tre significativi pezzi dalla collezione di Monica Vitti. Si tratta di due dipinti di Giorgio de Chirico e di una tempera di Giacomo Balla dal raro ciclo delle Compenetrazioni iridescenti. Un dipinto di Giorgio de Chirico è l’olio su tela del 1935 Bagni misteriosi, cm 69,7 x 49,7, valutato 400-600mila euro; poi, una traduzione pittorica dell’Ospite misterioso. È questa una delle dieci litografie eseguite nel 1934 per il volume Mythologie di Jean Cocteau: il personaggio ritratto che entra nella cabina è lo stesso de Chirico.

Dalla collezione Monica Vitti. Giorgio de Chirico, Niobe, 1921, tempera su tela, cm 53 x 42, stima 450-650mila euro
Sempre di Giorgio de Chirico, la tela Niobe del 1921, una tempera di cm 53 x 42 è ispirata al soggiorno fiorentino dell’artista, frequentatore assiduo della Galleria degli Uffizi, ove si infatua appunto del gruppo scultoreo di epoca romana dei Niobidi. L’opera verrà poi esposta nel 1921 dal Pictor Optimus nella sua personale milanese presso la Galleria Arte. Sempre dalla collezione di Monica Vitti proviene la raffinata opera di Giacomo Balla, Compenetrazione iridescente – studio per Penetrazione + spazio (1912). È una tempera su carta di cm 19×26,5. Presenta sul verso uno studio omonimo a grafite. Il prezzo d’asta parte da una stima di 65-80mila euro.
Sulle “provenienze illustri”
Vista anche la recente asta dedicata a Stefano Gabbana, domandiamo al ceo di Finarte Alessandro Guerrini come si inseriscono i nomi famosi nella strategia della casa d’aste. «Le provenienze “illustri” danno sempre un plusvalore agli oggetti proposti in asta – ci risponde – quindi le proprietà di questo tipo ci interessano in modo particolare, e cerchiamo di fare proposte di vendita convincenti che, ad esempio, si basano anche su strategie di promozione studiate ad hoc». E in questo caso specifico? «Ad esempio, oltre alle preview nelle nostre due sedi di Milano e Roma, abbiamo organizzato una anteprima della collezione Bertinotti a Napoli con una serata di presentazione in cui Roberto Gramiccia, scrittore, giornalista e critico d’arte presenterà le opere».
Sua maestà Burri per la prima volta sul mercato con il dipinto che lo rese ufficialmente artista
Per la prima volta sul mercato e «con grande privilegio» fanno sapere dalla casa d’aste, sarà presentato il primo dipinto di Alberto Burri, Texas, 1945. La stima, per il mercato italiano, è sicuramente nella regione delle opere “blue chip”.

Alberto Burri, Texas, 1945, olio su tela, cm 47 x 60,5, stima 600-800mila euro
Si parte infatti da 600-800mila europer questo dipinto “desertico”, che l’allora medicoeseguì durante l’internamento nel campo di concentramento di Hereford in Texas. Come lo stesso raccontò in una intervista del 1994: «Dipingevo tutto il giorno, era un modo per non pensare a tutto quello che mi stava intorno e alla guerra. Non feci altro che dipingere fino alla Liberazione. E in questi anni capii che io “dovevo” fare il pittore. (…) I quadri fatti allora sono per me oggi validi come le mie ultime opere, né più né meno in termini di intensità pittorica».
Arricchiscono il catalogo gli artisti attualmente più ricercati dal mercato. A titolo di esempio, ci saranno due policrome composizioni a olio di Salvo, Una torre sassone del 1992 e Ora di pranzo del 2007nonché un ricamodi Alighiero Boetti, Le nuove autonomie del1979, cm 23 x 24, stimato 60-80mila euro.
Domande frequenti su Fausto Bertinotti mette in asta Warhol
All'asta saranno presenti due serigrafie di Andy Warhol provenienti dalla collezione privata di Lella e Fausto Bertinotti.
L'asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte si terrà il 2 luglio 2025 a Milano.
All'asta di Finarte saranno offerti un totale di 150 lotti.
Oltre alle opere della collezione Bertinotti, l'asta includerà un'opera di De Chirico appartenuta a Monica Vitti e un dipinto di Burri.
Il dipinto di Burri in asta è significativo perché lo rese ufficialmente un artista e viene presentato per la prima volta sul mercato.