L’indice CSI 300 ha messo a segno la serie di guadagni più lunga dal luglio 2020, ma rimane del 40% inferiore rispetto al picco del 2021
La stretta di Pechino sull’attività di trading, tuttavia, rischia di mettere a repentaglio le strategie eagli hedge fund e di altri investitori istituzionali, allontanando ulteriormente i fondi stranieri
Per molti esperti, la ripresa in atto è solo un rimbalzo di natura tecnica, destinato pertanto a esaurirsi. Tuttavia…
L’anno del Dragone si sta rivelando positivo per le azioni cinesi
Le misure che Pechino ha varato per sostenere mercati ed economia sembrano sortire effetto:
le azioni cinesi il 23 febbraio 2024 hanno chiuso in (moderato) rialzo la quinta seduta di Borsa consecutiva. L’anno del Dragone si sta dunque rivelando positivo per il Paese di Mezzo, specialmente dopo la settimana di vacanze per il capodanno lunare. Le azioni della Cina continentale sono aumentate per la seconda settimana consecutiva, allontanandosi ulteriormente dai minimi quinquennali toccati a inizio anno.
Recentemente, la Banca popolare cinese ha annunciato un taglio superiore al previsto del tasso di riferimento sui prestiti a cinque anni. L’indice composito di Shanghai ha chiuso in rialzo dello 0,55% a 3.004 punti; quello di Shenzhen dello 0,08% a 3.489 punti. Gli indici sono saliti rispettivamente del 4% e del 3,4% e del 4% nella settimana. A Hong Kong, l’indice Hang Seng ha perso lo 0,1% a 16725,86 punti (ma il 22 febbraio l’Hang Seng China Enterprises Index è balzato di circa il 2%, annullando quasi le perdite dell’anno). L’indice CSI 300 ha messo a segno la serie di guadagni più lunga dal luglio 2020, in un contesto in cui anche gli altri mercati asiatici stanno registrando un buon andamento, ma rimane del 40% inferiore rispetto al picco del 2021.
Quali sono le politiche messe in campo da Pechino per contrastare il sentimento ribassista?
Fra le misure messe recentemente in campo da Pechino, le restrizioni sulle vendite nette di azioni; gli acquisti azionari da parte di fondi statali; la stretta sul quant trading; un nuovo responsabile China Securities Regulatory Commission che ha vietato ai principali investitori istituzionali di ridurre le partecipazioni azionarie all’apertura e alla chiusura di ogni giorno di negoziazione.
Salvare i mercati finanziari cinesi dal ribasso: i rischi
La stretta di Pechino sull’attività di trading, tuttavia, rischia di mettere a repentaglio le strategie più diffuse utilizzate dagli hedge fund e da altri investitori istituzionali, allontanando ulteriormente i fondi stranieri che hanno già massicciamente abbandonato il mercato.
CSI 300: solo un rimbalzo di natura tecnica?
Per molti esperti, la ripresa in atto è solo un rimbalzo di natura tecnica, destinato pertanto a esaurirsi. Homin Lee, senior macro strategist di Lombard Odier: «La traiettoria a lungo termine del mercato sarà guidata dai fondamentali, non da modifiche tecniche di questo tipo». Aggiunge Kerry Goh, chief investment officer di Kamet Capital Partners Pte: «Nel breve termine, queste mosse dovrebbero almeno fermare la spirale negativa del mercato. Le transazioni rapide e profonde guidate dalle macchine dovrebbero venire limitate per non causare crolli inattesi», come quelli di inizio anno causati dalla fuga dei fondi quantistici. Secondo un’analisi di Man Group, il riscatto di queste posizioni è stato così massiccio da «spingere i titoli a piccola capitalizzazione a sottoperformare con un margine storico».
Guardando con cauto ottimismo al futuro, qualcuno guarda con fiducia alla legge per promuovere lo sviluppo dell’economia del settore privato varata da Pechino. Secondo quanto riferiscono i media statali, le nuove norme promettono di dare risposte alle “preoccupazioni fondamentali” delle aziende private, come la protezione dei loro diritti di proprietà e la tutela degli interessi degli imprenditori.
Chiude Liu Xiaodong, fund manager della Shanghai Power Asset Management Co.: «La gente ha avuto questo vago senso di attesa e ottimismo da quando le autorità hanno dimostrato la loro volontà di cambiare lo stato del mercato con il cambio del capo della CSRC». Il nuovo responsabile dell’ente «finora si è dimostrato fedele alla parola data e ha usato la mano pesante per correggere alcuni dei problemi fondamentali di lunga data che hanno afflitto il mercato».