Il design da collezione, grazie all’interesse dei giovani e a prezzi più accessibili della pittura, sta conoscendo un periodo di crescita significativa. In controtendenza rispetto ai dipinti, che invece hanno registrato nel 2024 un calo significativo del valore degli scambi (fatturato 2024 pari a poco più di 5,2 miliardi di dollari, con una flessione del -25,6% rispetto al 2023), il design cresce nel fatturato complessivo passando dal 187,6 milioni di dollari del 2023 ai 226,1 milioni di dollari del 2024 (+20%) e con un tasso di invenduto in asta di appena l’11%, tra i più bassi tra i beni da collezione (fonte dati report su arte e beni da collezione 2025 di Deloitte).
In questa analisi statistica prende slancio il segmento del design contemporaneo che negli anni precedenti al 2024 è stato trascurato dal punto di vista collezionistico a favore dei grandi maestri del ‘900 ma che ora sta vivendo un grande interesse che si focalizza soprattutto sulle serie limitate e sui pezzi unici creati da designer internazionali spesso in collaborazione con le grandi case del lusso. Il segmento è rappresentato nel mercato principalmente dalle gallerie e meno dalle case d’asta che preferiscono puntare sui grandi maestri. Ma qualcosa sta cambiando.
Cresce nelle aste il design contemporaneo
Nei cataloghi delle grandi case d’asta internazionali le creazioni di design contemporaneo sono sempre più presenti e registrano aggiudicazioni in crescita. Ne sono un esempio le creazioni del designer australiano Marc Newson, riconosciuto a livello internazionale come uno dei più influenti del settore. Il tavolo “Chop Top”, realizzato nel 2006 in un’edizione di soli 12 esemplari ha raggiunto i 168 mila dollari partendo da una stima compresa tra gli 80 e i 12 mila dollari nell’asta del 12 dicembre scorso da Sotheby’s a New York.

Marc Newson
Da Phillips la cassettiera “Polyhedral” del designer francese di origini svizzere Mattia Bonetti realizzata nel 2004 in soli 8 esemplari è stata venduta a 60.960 sterline, tre volte la stima di prevendita, nell’asta di Londra dello scorso maggio.

Mattia Bonetti
Tra gli oggetti realizzati in unico esemplare a metà tra design e arte non possono non essere citati i lavori di Ron Arad. Sempre da Phillips a novembre 2024 una coppia di sculture monumentali realizzate dal designer israeliano nel 1988 è stata battuta a Londra per 53 mila sterline partendo da una stima di appena 3.000-5.000 sterline.

Ron Arad
La spinta arriva da una nuova generazione di collezionisti
Le dinamiche del mercato del design riprendono quelle che si registrano nel più importante segmento delle opere d’arte ma con il vantaggio, soprattutto per il design contemporaneo, di prezzi inferiori. Il profilo dei collezionisti interessati a questo segmento è quello dei più giovani appartenenti alle generazioni Gen Z e Millennial. Questi nuovi acquirenti seguono le dinamiche anche commerciali dei designer della loro generazione con i quali il dialogo è immediato grazie ai social e alle collaborazioni con i grandi marchi della moda e del lusso. Nella design week 2025 milanese più che mai il binomio lusso-designer contemporanei ha portato alla realizzazione di progetti di interesse anche collezionistico.
Due esempi di collaborazione fra imprese e designer
Longchamp ha recentemente presentato un progetto commissionato all’astro nascente del design Pierre Renart, anche maestro ebanista. La famiglia proprietaria Cassegrain gli ha commissionato una selezione di oggetti unici, tra cui otto sedute realizzate anche con la tipica pelle della produzione conciaria aziendale. Durante l’ultima design week (2025) il marchio di alta gioielleria caprese Chantecler ha invece presentato la capsule “Hidden Treasures”, edizione limitata di vasi in vetro soffiato interamente realizzati a mano da maestranze italiane, nata dalla collaborazione con la designer Gala Rotelli.