Che un’asta di opere d’arte – di questi tempi – faccia il tutto esaurito, non è scontato. Se poi però si guarda alla collezione in catalogo, quella di Daniella Luxembourg, il risultato “guanti bianchi” appare più chiaro: i 40,4 milioni di dollari che la raccolta della gallerista ha incassato sono giustificati dalla qualità estrema della collezione, improntata all’amore per l’arte italiana del dopoguerra. I collezionisti hanno dunque spazzolato via il 100% dei lotti, venduti al 60% sopra la stima alta, a un prezzo medio di 2,7 milioni. «I risultati eccezionali riflettono la lungimiranza e la fiducia di Daniella Luxembourg in questi artisti radicali, e il suo supporto precoce che ha senza dubbio contribuito a plasmare il loro mercato», ha dichiarato Grégoire Billault, presidente per l’arte contemporanea di Sotheby’s in chiusura d’asta.
I lotti più richiesti dell’asta dedicata alla collezione di Daniella Luxembourg
L’opera con il maggior realizzo è stata la Maria nuda (1969) di Michelangelo Pistoletto, acquistata da un collezionista europeo per 3,4 milioni di dollari da una stima di 1 – 1,5 milioni di dollari, cinque volte il prezzo ottenuto nel 2004.

Michelangelo Pistoletto, Maria Nuda
L’opera era stata acquisita da Daniella Luxembourg nel 2014, e prima di allora era appartenuta alla collezionista e icona della moda Pilar Crespi, la cui famiglia l’aveva acquistata direttamente dall’artista verso la fine degli anni ’60. Sullo Stato, una delle opere più importanti di Lucio Fabro, ha raggiunto 1,1 milioni di dollari (stima pre asta: 700.000 – 1 milione di dollari).

Luciano Fabro, Sullo Stato
Tappeto di Pino Pascali del 1968 ha raddoppiato la stima, raggiungendo 1,6 milioni di dollari (stima 400.000-600.000 dollari).

Pino Pascali, Tappeto
The Beetle di Alexander Calder ha superato la stima alta, portando 4,2 milioni di dollari – cinque volte il prezzo ottenuto nell’asta precedente del 2005 (stima 3-4 milioni di dollari).

Alexander Calder, The Beetle
L’opera Armada dell’artista ha totalizzato 6,4 milioni di dollari, quasi sei volte il prezzo ottenuto nell’asta precedente del 2004 (stima 5-7 milioni di dollari).
Soft Switches di Claes Oldenburg ha raggiunto 1,9 milioni di dollari, stabilendo un record per una “Light Switch” dell’artista (stima 1-1,5 milioni di dollari).

Claes Oldenburg, Soft Switches
Non esiste arte italiana senza Lucio Fontana
Amatissimo come sempre Fontana. Il suo Concetto spaziale in terracotta smaltata del 1962-63, se lo sono contesi in cinque offerenti. L’ha infine spuntata un partecipante in sala per 558.800 dollari, tre volte la stima alta (stima 120.000-180.000 dollari) (lotto 1). Il prezzo si giustifica anche per il periodo di realizzazione dell’opera, lo stesso in cui Fontana concepì la celebre serie Concetto spaziale, La fine di Dio. L’opera stazionava nella collezione Luxemburg per due decenni.

E un Concetto spaziale, La fine di Dio (lotto 6) ha raggiunto 14,5 milioni di dollari (stima 12-18 milioni di dollari). è uno dei 38 dipinti della serie che Fontana creò tra il 1963 e il 1964, una delle rare (dieci) tele con glitter. Gli specialisti ritengono che si tratti addirittura della prima registrata con glitter.

Il Concetto spaziale Teatrino (lotto 11) proveniente dall’ultima serie e dal corpo concettuale di opere che Fontana creò, ha cambiato proprietario per 635.000 dollari (stima 400.000-600.000 dollari).

Un altro Concetto spaziale (il lotto 14), con quotazione più contenuta (la stima di partenza era nella forchetta 30.000 – 40.000 dollari) ha raggiunto 50.800 dollari, dopo essere stato nella collezione di Daniella Luxembourg per quasi 25 anni.

A chiosa dell’asta, la presidente per l’arte contemporanea in Europa Claudia Dwek, che già ci aveva guidati nella splendida esposizione milanese di Palazzo Serbelloni: «È stato davvero un onore portare sul mercato opere straordinarie dei maestri italiani e americani del XX secolo, e ciò è stato reso ancora più speciale dai risultati eccezionali ottenuti nella nostra sala d’asta. Le offerte vivaci e la forte domanda che abbiamo visto per queste opere confermano semplicemente il loro fascino e impatto duraturi oggi».
Domande frequenti su L’arte italiana domina New York con Daniella Luxembourg
L'asta della collezione di Daniella Luxembourg ha totalizzato 40,4 milioni di dollari, dimostrando un forte interesse per l'arte italiana del dopoguerra. Tutti i lotti sono stati venduti, indicando un successo completo dell'evento.
La collezione era fortemente incentrata sull'arte italiana del dopoguerra, riflettendo un amore e una profonda conoscenza di questo specifico periodo artistico. La qualità estrema delle opere ha giustificato l'alto incasso dell'asta.
L'asta ha registrato il 'tutto esaurito', con i collezionisti che hanno acquistato il 100% dei lotti disponibili. Questo indica un'elevata domanda e un forte apprezzamento per le opere offerte.
L'articolo sottolinea l'importanza cruciale di Lucio Fontana nell'arte italiana, affermando che 'Non esiste arte italiana senza Lucio Fontana'. Questo suggerisce che Fontana è una figura chiave e imprescindibile per comprendere l'arte italiana.
La qualità eccezionale della collezione, focalizzata sull'arte italiana del dopoguerra, ha giocato un ruolo determinante nel successo dell'asta. La combinazione di opere di alto livello e un forte interesse da parte dei collezionisti ha portato al risultato positivo.