Ecco la top ten delle coin “venute per restare” nell’ecosistema della finanza decentralizzata, e quanto valgono
Come noto, le criptovalute hanno conosciuto un percorso altalenante nel corso del tempo e fra di esse Bitcoin è certamente stata la pioniera che ha catalizzato l’attenzione verso un nuovo universo digitale finanziario. Generata nel 2009 dal “misterioso” Satoshi Nakamoto, Bitcoin (BTC) è stato il primo esempio di criptovaluta e ancora oggi è considerato uno degli asset digitali più ricercati: nel mese di marzo il prezzo ha toccato il suo record di tutti i tempi, superando i 72mila dollari. La sua storia, come quella delle altre criptovalute, è stata contraddistinta da vistose oscillazioni di valore: nel 2016, un singolo Bitcoin si scambiava intorno ai 400 dollari, nel 2021 aveva raggiunto il picco precedente di 67.000 dollari e solo a febbraio 2024 era sui 40mila dollari. Con lo scoppio della bolla di metà 2021 ha subito delle significative riduzioni di prezzo, scendendo a circa 20.000 dollari nel giugno 2022 e poi affrontando una serie di alti e bassi (ancora più profondi) nel corso del tempo che paiono da alcuni mesi orientati piuttosto solidamente al rialzo, anche grazie alla futura quotazione di importanti Etf sul suo prezzo spot e al “halving” della ricompensa delle validazioni POW (proof-of-work) dal 2024.
La parabola di Etherum
Ethereum è una delle piattaforme blockchain più conosciute, apprezzata per la sua capacità di supportare una vasta gamma di applicazioni decentralizzate, tra cui gli smart contract e gli NFT (i “not-fungible token”). Il valore della sua criptovaluta nativa Ether (ETH) ha attraversato un percorso altrettanto tumultuoso di quello di Bitcoin: nel 2016, si aggirava intorno ai 10 dollari, per poi superare i 4.500 dollari nel 2021, dopo di che, ha registrato una correzione significativa a metà dicembre dello stesso anno, donde la sua quotazione è poi rimbalzata dopo un paio d’anni di “su e giù” a poco più di 2.300 dollari a Dicembre 2023, capitalizzando poco meno di 300 miliardi. Oggi tratta vicino ai record di sempre, seguendo Bitcoin
Le stablecoin sull’ottovolante
Tether è la più importante stablecoin del mondo con 90 miliardi di capitalizzazione, ancorata al dollaro statunitense con l’intento di mantenere un valore stabile di circa un dollaro. La sua relativa stabilità ha attratto molti investitori, con un valore che per un breve periodo, durante il crypto winter che pare oggi alle spalle, non ha retto pienamente alla parità col Dollaro Fiat, ma ad oggi l’equilibrio pare consolidato.
USD Coin (USDC) è una stablecoin ancorata anch’essa al dollaro statunitense, mantenendo un rapporto di 1 a 1. Il suo prezzo nel tempo è rimasto piuttosto stabile, mantenendo la parità di valore con il dollaro statunitense con una capitalizzazione di 25 miliardi.
Le sorelle minori
Binance Coin (BNB) è stata lanciata nel 2017 come mezzo per agevolare le transazioni e pagare le commissioni su Binance, una delle più grandi exhange platform di criptovalute, oggi in fase di difficoltà a seguito di irregolarità di cui è stata riconosciuta colpevole da parte degli Organi di Vigilanza statunitensi. Inizialmente, un singolo BNB valeva solamente 10 centesimi mentre attualmente ha un valore di circa 250 dollari con una capitalizzazione di mercato di circa 40 miliardi di dollari.
XRP è un sistema di gestione dei pagamenti e trasferimenti di fondi creato da alcuni dei fondatori di Ripple. Anche il suo valore ha attraversato notevoli fluttuazioni nel tempo, passando da 6 millesimi di dollaro all’inizio del 2017 a un picco vicino agli 0,83 dollari a metà luglio 2023, per poi stabilizzarsi intorno ai 0,60 dollari e una capitalizzazione di 35 miliardi.
Solana (SOL) ha mostrato una crescita significativa nel dicembre 2023, avvicinandosi ai 74 dollari e con una capitalizzazione di mercato passata da poco più di 20 a oltre 30 miliardi di dollari in meno di un mese. La sua blockchain è particolarmente “notata” in quanto basa le validazioni su un protocollo che è una via di mezzo fra POS ( tipica di Ethereum) e POH( Proof-oh-history).
… a caccia di un posto nell’universo cripto

Cardano (ADA) ha adottato il meccanismo di convalida “proof-of-stake” e ha sperimentato una crescita significativa nel corso del tempo, raggiungendo quasi i 2 dollari nel settembre 2021 da 2 centesimi di quattro anni prima e mostrando nel 2023 significativi segni di ripresa dal crypto winter del 2021-21, con un valore quasi raddoppiato e una capitalizzazione di mercato di oltre 20 miliardi di dollari.
Avalanche (AVAX) ha sviluppato una blockchain con un’attenzione particolare alla velocità delle transazioni e alle commissioni ridotte, con un valore che si avvicina ai 40 dollari e una capitalizzazione di mercato oltre 14 miliardi di dollari.
Che fine ha fatto Dogecoin?
Dogecoin (DOGE), nata come un esperimento provocatorio nel 2013, ha conquistato popolarità grazie alla sua comunità e ai tweet di Elon Musk. Il prezzo di questa valuta che a differenza della altre non ha limiti di emissione, è aumentato dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Musk e dopo il cambio del logo dell’uccellino di Twitter con quello del cane shiba, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di circa 14 miliardi di euro e un prezzo inferiore ai dieci centesimi di dollaro.