“Alcuni mesi fa avevamo sostenuto che il Bitcoin avrebbe raggiunto un nuovo record e così è stato”, per il fondatore e ceo del custode di cripto CheckSig, Ferdinando Ametrano, gli ultimi mesi non possono che aver portato soddisfazioni. Nell’ottobre dell’anno scorso, quando Ametrano contestava l’idea che Bitcoin fosse ancora nel suo “inverno”, non era ancora chiaro se la Sec americana avrebbe abbandonato la sua storica avversione all’approvazione degli Etf in Bitcoin spot, che investono direttamente nella moneta virtuale e non su derivati che ne replicano l’andamento. Almento in teoria, sarebbe potuto essere anche un clamoroso “no”. A gennaio di quest’anno il nuovo orientamento della Sec è stato ufficializzato, e i mesi di rally che hanno preceduto l’avvenimento sono stati seguiti a una nuova spinta rialzista che ha portato, a marzo, ai nuovi record storici per il Bitcoin, a quasi 74mila dollari.
La domanda è se questa spinta, dopo una performance del 156% negli ultimi 12 mesi, il Bitcoin possa essere una buona opportunità di acquisto anche su livelli prossimi ai record. Secondo Ametrano, che ha scambiato alcune battute con We Wealth a margine del Clear Summit organizzato da CheckSig l’8 aprile, oltre all’halving di Bitcoin in arrivo, che a livello quantitativo dovrebbe modificare di poco il profilo di domanda e offerta a breve termine per la criptovaluta, è l’ingresso degli Etf americani nell’arena e la poderosa domanda di esposizione cripto veicolata dalla clientela, a lasciare le previsioni a segno positivo. Il Bitcoin, come noto, è fatto anche di discese ardite e non solo di risalite: è sempre difficile esprimere un giudizio di previsione fondato su elementi certi, data la storica volubilità della domanda di tipo speculativo.
Il report del Digital Gold Institute
A proposito di numeri, il Digital Gold Institute, ufficio studi della stessa CheckSig, ha presentato il suo ultimo rapporto sul mondo crypto. Le evidenze gravitano attorno a un trimestre di grande crescita: la capitalizzazione di mercato delle criptovalute è cresciuta del 61%, fra il quarto trimestre del 2023 e il primo trimestre di quest’anno, con apprezzamenti importanti non solo per il Bitcoin (+69%), ma anche per Ether (+60%). Queste due monete virtuali continuano a essere i pesi massimi di questo universo con una dominanza pari rispettivamente al 60 e al 28%. Segue a grande distanza Solana.
La correlazione del Bitcoin alle altre asset class, che ha avuto profili differenti nel corso della sua storia, ha proseguito il suo disaccoppiamento dal mercato azionario, sia dall’S&P 500 sia dal Nasdaq. Per quanto l’istituto sia, già dal nome, convinto assertore del Bitcoin come una riserva di valore assimilabile all’oro, non si osserva alcuna correlazione significativa tra l’andamento del metallo giallo e quello del Bitcoin. La decorrelazione delle critptovalute è uno degli elementi che possono sostenere l’inserimento efficace in un portafoglio di investimento, in quanto la diversificazione è relativamente più efficace quando le componenti non si muovono tutte nella stessa direzione nello stesso momento. La vera correlazione, come sempre, rimane quella fra il Bitcoin e le altre criptovalute – il che non depone particolarmente a favore di una diversificazione interna al mondo crypto.
Tornando all’entrata in scena degli Etf in Bitcoin spot negli Stati Uniti, il rapporto ha riconosciuto come l’afflusso di capitali su questi prodotti segnato un nuovo record per il lancio di un nuovo prodotto. In particolare, l’Etf lanciato da BlackRock ha ricevuto un afflusso di 13 miliardi di dollari, seguito da quello di Fidelity, che ha raccolto 7,5 miliardi di dollari. La battaglia sui costi di gestione fra gli Etf Bitcoin ha colpito l’ex trust di Grayscale, convertito in Etf, i cui dati più aggiornati indicano un deflusso di 15 miliardi dollari – denaro che si è rivolto su soluzioni analoghe meno costose.
L’andamento dei flussi netti sugli Etf, secondo i dati riferiti dal Digital Gold Institute, ha interrotto la sua ascensione, stabilizzandosi in concomitanza con il raggiungimento del nuovo record di Bitcoin. Le prese di beneficio, in seguito a questo traguardo, hanno in qualche modo contrastato i nuovi flussi di capitale in ingresso.