I contribuenti che superano il plafond di 100 mila euro in ricavi o compensi, e che decidono di aderire al concordato preventivo, possono trarre numerosi vantaggi.
Lo mette in chiaro l’Agenzia delle entrate, con la recente circolare n. 18/E del 2024.
Più in particolare, osserva l’Agenzia, se il contribuente dichiara ricavi o compensi superiori all’importo di 5.164.569 euro per i soggetti ISA e 100.000 euro per i soggetti in regime forfetario ma comunque non superiori all’importo di 7.746.853 euro per i primi e a 150.000 euro per i secondi, si avrà la fuoriuscita rispettivamente dal regime ISA o da quello forfetario, ma non anche dal CPB che, pertanto, continuerà a produrre i propri effetti.
In questo senso, se ne ricava che:
- Per i contribuenti in regime forfettario che superano il limite di 100.000 euro di ricavi, il concordato preventivo si rivela un autentico vantaggio. Infatti, se durante il 2024 il contribuente forfettario dichiara ricavi o compensi compresi tra 100.000 e 150.000 euro, potrà infatti continuare a godere di tutti i benefici offerti dalla proposta di concordato, inclusa la flat tax incrementale.
Concordato preventivo: di cosa si tratta?
Chiariti i vantaggi fiscali previsti, a certe condizioni, per i contribuenti che guadagnano oltre i 100 mia euro, è bene mettere in evidenza gli elementi principali di questo istituto.
Chi può accedere al Concordato preventivo?
I contribuenti di minori dimensioni titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo che aderiscono al regime dei forfetari e i contribuenti che sono tenuti all’applicazione degli Isa.
È possibile accedere al Concordato se ci sono pendenze con l’Agenzia?
Per poter aderire al concordato occorre non avere debiti per tributi amministrati dall’Agenzia o debiti contributivi o, comunque, aver estinto, prima della scadenza del termine per aderire al Concordato, quelli di importo pari o superiore a 5mila euro.
Il Cpb è precluso inoltre a coloro che nei tre anni precedenti a quello di applicazione non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, pur essendo tenuti a farlo.
Per aderire all’istituto, inoltre, occorre non essere stati condannati per i reati di cui al Dlgs 74/2000, articolo 2621 del codice civile, articoli 648-bis, 648-ter e 648-ter 1 del codice penale.
Quali sono i vantaggi principali?
Come ha chiarito l’Agenzia, aderire al Concordato preventivo consente di:
- Pianificare per i forfetari la propria tassazione per il 2024
- Pianificare per i contribuenti soggetti a Isa per due anni, 2024 e 2025
- I soggetti che aderiscono al Concordato non potranno essere destinatari degli accertamenti previsti dall’articolo 39 del Dpr n. 600/73 salvo che, in esito ad attività istruttorie dell’amministrazione Finanziaria, non si verifichi una causa di decadenza dal Concordato stesso.
Le condizioni ostative
Non è possibile fruire dei benefici fiscali legati al Concordato Preventivo Biennale se, come ha riassunto l’Agenzia nella suddetta Circolare:
- Vi sono debiti definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione. Possono tuttavia accedere al CPB i contribuenti che entro i termini previsti per aderire all’Istituto abbiano estinto i predetti debiti in misura tale che l’ammontare complessivo del residuo dovuto, compresi interessi e sanzioni, risulti inferiore alla soglia di 5.000 euro. Non concorrono, altresì, alla determinazione della predetta soglia, i debiti oggetto di provvedimenti di sospensione o di rateazione purché non ricorrano cause di decadenza dei relativi benefici.
- Non è stata presentata la dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato, in presenza dell’obbligo a effettuare tale adempimento.
- Se (solo per i contribuenti Isa) si sono conseguite, nell’esercizio d’impresa o di arti e professioni, redditi o quote di redditi, in tutto o in parte esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile, in misura superiore al 40 per cento del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni.