- Cassa Lombarda chiude il 2023 con masse complessive per 5,5 miliardi, di cui 2,9 miliardi afferenti al risparmio gestito e alla consulenza evoluta
- Bergamaschi: “Mai come ora è diventato prioritario promuovere modalità di gestione attive e sostenibili che prevedano un monitoraggio costante dei portafogli”
Cassa Lombarda archivia il 2023 con masse complessive per 5,5 miliardi di euro, di cui 2,9 miliardi afferenti al risparmio gestito e alla consulenza evoluta. Un trend positivo che si conferma anche nella raccolta, trainata dalla crescita dell’amministrato dovuta alla rinnovata attrattività dei rendimenti obbligazionari e delle nuove emissioni di titoli pubblici. Restando sulla raccolta, stando a quanto dichiarato a We Wealth da Marco Bergamaschi, responsabile direzione commerciale della boutique, il target di crescita per l’anno in corso sfiora i 450 milioni di euro; un obiettivo che sarà perseguito attraverso la crescita interna e un processo di reclutamento mirato. Il tutto mentre i portafogli private continuano a evolversi.
Come cambiano i bisogni dei clienti private
“Le richieste dei clienti sono indirizzate soprattutto verso la componente relativa alla consulenza su portafogli in amministrato: la movimentazione dei portafogli è in aumento da qualche mese”, spiega Bergamaschi. “Se negli ultimi anni gli investitori si sono mossi verso soluzioni con profili di rischio in aumento, oggi tornano a guardare con interesse soprattutto alla profittabilità degli investimenti obbligazionari”. Secondo Bergamaschi, il processo di ricomposizione dei portafogli private – iniziato nel 2023 – proseguirà con un trasferimento della liquidità a favore degli investimenti finanziari, soprattutto di natura obbligazionaria.
“Noi siamo focalizzati su target di clientela come imprenditori, professionisti e coloro che – non più attivi nel mondo del lavoro – dispongono di un patrimonio accumulato negli anni precedenti. Il nostro proposito è accompagnare queste diverse tipologie di profili nelle discontinuità quotidiane come negli importanti passaggi della vita, offrendo un servizio cucito su misura”, dichiara Bergamaschi. “Mai come ora è diventato prioritario promuovere modalità di gestione attive e sostenibili che prevedano un monitoraggio costante dei portafogli e un’adeguata diversificazione delle risorse finanziarie, guardando con responsabilità ai mercati, ai rischi e alle generazioni future, considerando sempre il singolo cliente e i suoi bisogni”.
Per offrire un servizio “sartoriale” come questo entra in gioco un panorama di competenze sia da parte della struttura centrale, con il coinvolgimento del management e di tutte le principali funzioni aziendali, sia da parte dei private banker a contatto diretto con la clientela. “A quest’ultimo è richiesto quindi un elevato livello di professionalità per poter gestire l’interazione continua con i propri clienti e soprattutto la capacità di intercettare le esigenze del cliente per meglio attivare la squadra di specialisti presenti in banca e il network di partner a supporto”, afferma Bergamaschi.
Cassa Lombarda a caccia di nuovi talenti
A tal proposito, sul fronte del reclutamento, la boutique cerca tra l’altro professionisti il cui profilo sia orientato al un modello di business orientato alla consulenza professionale, piuttosto che alla vendita di prodotti. “È importante quindi un’azione di reclutamento che dia la possibilità alla nostra organizzazione di crescere in modo complementare con ampia visione futura. Tema improrogabile è il rinnovamento generazionale della professione ed essere parte di una realtà in grado di gestire il cambiamento come proprio punto di forza”, dichiara Bergamaschi. Prima di lanciare uno sguardo al peso dei private market nei portafogli medi degli investitori privati italiani, definito ancora marginale. “Crediamo in una crescita significativa nei prossimi anni. Sempre più investitori avranno accesso a una vasta gamma di asset privati – dalle infrastrutture, al debito e al private equity – che potranno aiutare a meglio raggiungere gli obiettivi di crescita, diversificazione e decorrelazione dei portafogli. L’ammontare allocato dipenderà poi dalla consistenza dei portafogli, dai profili di rischio e dagli obiettivi dei singoli clienti”, conclude Bergamaschi.