- Debach (eToro): “L’arena competitiva delle auto elettriche si è fatta più affollata, più aggressiva. La vera sfida si gioca a colpi di nuovi modelli, tagli di listino, aggiornamenti software e penetrazione internazionale”
- Tra aprile e giugno Tesla ha consegnato 384.122 veicoli. Si tratta di un valore in crescita del +14,1% su base trimestrale, ma in calo del -13,5% su base annua. È il secondo trimestre consecutivo di variazione negativa
Il secondo trimestre dell’anno, appena archiviato, evidenzia un’inversione di marcia del mercato delle auto elettriche. “La narrazione Teslacentrica si è incrinata”, evidenzia Gabriel Debach, market analyst di eToro. “L’arena competitiva si è fatta più affollata, più aggressiva. La vera sfida si gioca a colpi di nuovi modelli, tagli di listino, aggiornamenti software e penetrazione internazionale”. Uno scenario che vede il colosso dell’automotive trainato da Elon Musk cedere oltre il 29% da inizio anno in Borsa. Ma c’è chi viaggia controtendenza, combinando “crescita e credibilità”, sostiene Debach. Partiamo da alcuni dati.
Tesla: consegne in calo del 13,5%
Tra aprile e giugno Tesla ha consegnato 384.122 veicoli. Si tratta di un valore in crescita del +14,1% su base trimestrale, ma in calo del -13,5% su base annua. Come accaduto nel 2024, è il secondo trimestre consecutivo di variazione negativa. Dall’altra parte, la “rivale” cinese Byd ha archiviato i primi sei mesi dell’anno con 2,1 milioni di veicoli passeggeri venduti. Nel mese di giugno le vendite di veicoli passeggeri hanno toccato il massimo mensile dell’anno, pari a 377.628, complici forti sconti che in alcuni casi hanno superato il 30%. “Ma il prezzo da pagare è stato alto”, sottolinea Debach. “I tagli ai listini hanno attirato le critiche delle autorità, generato tensioni all’interno del settore e alimentato dubbi sulla sostenibilità dei margini. Dai massimi del 23 maggio, Byd ha perso oltre 246 miliardi di yuan, ovvero circa 34 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, mentre nel solo mercato cinese le vendite sono in calo da tre mesi consecutivi”, ricorda l’analista.
Auto: il confronto tra Tesla e Byd
“Il rallentamento della domanda domestica è stato compensato da un’accelerazione in Europa, dove Byd ha quasi eguagliato Tesla per immatricolazioni a maggio e ha quadruplicato le vendite nei primi quattro mesi dell’anno. Tuttavia, per centrare l’obiettivo annuale di 5,5 milioni di unità, servirà una media di circa 559 mila consegne al mese nella seconda metà dell’anno”, evidenzia Debach. La sfida per la casa automobilistica della Terra del Dragone, secondo l’esperto, è difendere la posizione acquisita finora senza sacrificare eccessivamente la redditività. “Byd è passata dalla corsia di sorpasso alla corsia di fuga. Resta da capire con quale tenuta”, dice l’analista.
Xpeng: il caso di successo del 2025
C’è poi Xpeng, casa automobilistica cinese attiva dal 2014 con sede a Guangzhou, definita da Debach come “il caso di successo più dirompente del 2025”. L’azienda ha salutato il secondo trimestre con 103.181 veicoli consegnati, in aumento del +241% anno su anno. Nel primo semestre i veicoli consegnati ammontano a 197.189, ben oltre l’intero 2024 (190mila). “Non è più una startup: è la nuova leva della competizione globale, con margini di espansione ancora larghi. A giugno ha superato per l’ottavo mese consecutivo le 30mila unità mensili e ha stabilito un nuovo record storico. Ma soprattutto, sta guadagnando terreno nei segmenti più contesi, attirando una clientela giovane, tecnologica e sensibile all’innovazione”, osserva Debach.
Altro caso quello della cinese Nio, che ha registrato 72.056 consegne nel secondo trimestre, in crescita del 25,6% anno su anno. “L’obiettivo di break-even nel 2026 sembra ambizioso ma credibile. La sfida è trasformare questa architettura in un posizionamento culturale: non solo vendere auto, ma creare comunità”, dichiara l’analista, avvertendo come Nio resti esposta al rallentamento della domanda domestica e dovrà accelerare sull’estero per mantenere lo slancio. Nella lista analizzata da Debach c’è anche Li Auto, casa automobilistica cinese con sede a Pechino. Nel secondo trimestre ha consegnato 111.074 veicoli e la sua rete commerciale conta su 530 store in 151 città.
“Tuttavia, i numeri iniziano a mostrare segni di rallentamento: la crescita anno su anno nel trimestre si ferma al +2%, e le consegne di giugno (36.279) risultano inferiori a quelle di maggio”, sottolinea l’esperto. “Dopo un biennio di espansione esplosiva, il marchio affronta ora la sfida della saturazione e della transizione tecnologica. Li Auto investe in posizionamento valoriale, con iniziative nel mondo dell’arte e dello sport per rafforzare il legame emotivo con gli utenti. Ma la tenuta della leadership premium richiederà nei prossimi trimestri qualcosa in più della sola ampiezza di gamma”, aggiunge.
Rivian: la sfida della scala
Rivian ha archiviato invece due trimestri consecutivi di profitto lordo per veicolo, mentre consolidava l’ingresso di Volkswagen con un investimento da 1 miliardo di dollari. “Il nuovo target annuo (tra le 40mila e le 46mila unità) riflette una strategia di consolidamento più che di inseguimento”, sostiene Debach. “L’investimento del gruppo tedesco ha dato nuovo ossigeno alla narrazione strategica di Rivian, che punta a una gamma rinnovata e a un’infrastruttura software sempre più integrata. Ma resta la sfida della scala, soprattutto in un contesto di margini risicati, mercato statunitense più selettivo e possibile fine degli incentivi”.
L’ultima azienda automobilistica analizzata da Debach è Zeekr, marchio di automobili di proprietà di Geely Automobile Holdings nato nel 2021 e specializzato in auto elettriche. Ha consegnato 214.800 veicoli nel primo semestre dell’anno, eguagliando l’intero 2024. “Il secondo trimestre, con 130.866 unità, segna un nuovo record storico e una crescita del 65% anno su anno. Non è più un’eccezione cinese, è una realtà sistemica”, afferma l’analista.
Auto elettriche: chi vince in Borsa
Partendo da questo scenario, Debach sostiene che Tesla resta rilevante nel mercato delle auto elettriche, ma non dominante. “La nuova mappa è multipolare: Byd è il gigante industriale, Xpeng l’avanguardia tecnologica, Li Auto la scelta premium, Nio il laboratorio strategico, Rivian la promessa americana sotto tutela europea”, spiega l’esperto. In sostanza, il 2025 non rappresenterebbe ancora l’anno in cui Tesla ha perso il comando, ma è l’anno in cui non può essere più dato per scontato. E l’anno, tra l’altro, in cui i mercati hanno premiato “chi ha saputo combinare crescita e credibilità”, dice Debach. Mentre Tesla cede oltre il 29% year to date, come anticipato in apertura, Xpeng si classifica come il miglior titolo del settore, in rialzo del 63,20%. “Nio arranca, Li Auto si difende, ma la selezione è netta. I mercati iniziano a premiare meno l’ambizione, più la sostenibilità”, conclude l’analista.
Domande frequenti su Auto elettriche, Tesla in calo in Borsa: chi “viaggia” controtendenza
Nel secondo trimestre, Tesla ha consegnato 384.122 veicoli, mostrando una crescita del 14,1% rispetto al trimestre precedente, ma un calo del 13,5% rispetto all'anno precedente. Questo rappresenta il secondo trimestre consecutivo di variazione negativa su base annua.
Secondo Debach di eToro, la sfida principale nel mercato delle auto elettriche è la crescente competizione, che si manifesta attraverso nuovi modelli, tagli di listino, aggiornamenti software e l'espansione internazionale delle aziende.
La competizione nel settore delle auto elettriche è influenzata da diversi fattori, tra cui l'introduzione di nuovi modelli, la riduzione dei prezzi di listino, gli aggiornamenti software e la capacità delle aziende di espandersi a livello internazionale.
Il panorama competitivo nel mercato delle auto elettriche sta diventando più affollato e aggressivo, con diverse aziende che cercano di guadagnare quote di mercato attraverso varie strategie.
Le strategie chiave per avere successo nel mercato delle auto elettriche includono lo sviluppo di nuovi modelli, l'offerta di prezzi competitivi, la fornitura di aggiornamenti software e l'espansione della presenza internazionale.