- In una Washington blindata che ha visto Trump firmare come 47° presidente degli Stati Uniti, Musk era affiancato da alcuni dei miliardari più influenti al mondo: una schiera di ceo dal patrimonio complessivo di oltre 1.200 miliardi di dollari
- Musk possiede circa il 13% di Tesla, il colosso automobilistico statunitense, per un valore di 174 miliardi. È inoltre amministratore delegato di SpaceX, la società privata di razzi e veicoli spaziali da lui fondata, di cui detiene circa il 42%
Il braccio teso di Elon Musk alla fine del suo intervento in occasione della cerimonia di insediamento di Donald Trump, da più parti avvicinato al saluto romano, ha lasciato disorientati in molti. Il miliardario di origine sudafricana, in un post sulla piattaforma X, si è successivamente difeso attaccando i suoi avversari: “Francamente, dovrebbero ricorrere a sporchi trucchi migliori”, ha scritto. A far discutere anche un post di Andrea Stroppa, braccio destro del patron di Tesla, che sui social ha dapprima diffuso un commento sul ritorno “dell’impero romano e del saluto romano” per poi cancellarlo e dichiarare che quello che molti “hanno scambiato per un saluto nazista” sarebbe “semplicemente Elon, che è autistico” ed esprimerebbe così “i suoi sentimenti”.
I più ricchi al mondo alla cerimonia di Trump
In una Washington blindata che ha visto Trump firmare come 47° presidente degli Stati Uniti, Musk era affiancato da alcuni dei miliardari più influenti al mondo: una schiera di ceo dal patrimonio complessivo di oltre 1.200 miliardi di dollari. Nell’elenco degli invitati figurava Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, che occupa la seconda posizione del Bloomberg billionaires index con un patrimonio da 249 miliardi di dollari. Ma anche Mark Zuckerberg di Meta, che chiude il podio dei più ricchi del pianeta con un patrimonio da 218 miliardi di dollari. E poi ancora Bernard Arnault, fondatore, presidente e amministratore delegato del gruppo Lvmh, che vanta una ricchezza complessiva pari a 194 miliardi di dollari al 22 gennaio 2025.
Quanto vale il patrimonio di Elon Musk
L’uomo più ricco al mondo resta Elon, in vetta alla classifica di Bloomberg dei miliardari con un patrimonio personale di 447 miliardi di dollari. Ma quanto vale ciascuno dei suoi asset? Musk possiede innanzitutto circa il 13% di Tesla, il colosso automobilistico statunitense, per un valore di 174 miliardi. È inoltre amministratore delegato di SpaceX, la società privata di razzi e veicoli spaziali da lui fondata nel 2022, di cui detiene quasi il 42% per 136 miliardi dollari. Per non dimenticare X Corporation (la “nuova” Twitter), di cui possiede circa il 79% dopo averla acquistata per 44 miliardi di dollari nel 2022. Si stima tra l’altro che il miliardario controlli il 54% della startup di intelligenza artificiale xAI, lanciata nel 2023.
Musk nel club dei trilionari in un decennio
E il suo “tesoretto” potrebbe continuare a lievitare. Secondo uno studio condotto da Oxfam e presentato in occasione del World economic forum, in calendario a Davos dal 20 al 24 gennaio, entro il prossimo decennio cinque persone diventeranno trilionarie. Per chi occupa le posizioni apicali della piramide sociale globale, il 2024 è stato di fatto un anno particolarmente favorevole: la ricchezza complessiva dei miliardari è salita tre volte più velocemente rispetto all’anno precedente. Più precisamente, i miliardari hanno visto crescere le proprie fortune al ritmo di 2 milioni di dollari al giorno. Se poi ci si focalizza sui 10 più ricchi al mondo, si parla di una crescita media di circa 100 milioni di dollari ogni 24 ore.
In fila per ottenere lo scettro di trilionario potrebbe esserci appunto Musk, che solo tra novembre 2023 e novembre 2024 ha osservato il suo patrimonio gonfiarsi in termini reali del 31%. Per non parlare di Zuckerberg che, nello stesso periodo, ha conosciuto l’incremento più marcato su base annua (+69%) nella top10 dei più ricchi al mondo. Un probabile candidato allo status di ultra-ricco dal patrimonio superiore ai 1.000 miliardi di dollari è poi Bezos, che ha legato il suo boom di ricchezza all’innovazione tecnologica e in particolare all’intelligenza artificiale come molti dei suoi “colleghi”. Intanto, un altro dato evidenziato da Oxfam è che se uno dei 10 miliardari più ricchi al mondo vedesse svanire il 99% della sua ricchezza, continuerebbe a essere un miliardario.
3,5 miliardi di persone sotto la soglia di povertà
Il tutto mentre la Banca mondiale stima che la quota di individui che vivono sotto la soglia di povertà (6,85 dollari al giorno) è rimasta piuttosto invariata rispetto al 1990, ovvero poco più di 3,5 miliardi. “Le disuguaglianze non sono né casuali né ineluttabili”, si legge nell’introduzione di Oxfam. “Sono il risultato di scelte politiche che hanno prodotto negli ultimi decenni profondi mutamenti nella distribuzione di risorse, dotazioni, opportunità e potere tra i cittadini”. Cambiare rotta è un imperativo, sebbene l’attuale contesto politico renda l’obiettivo difficile da raggiungere, esorta l’organizzazione non governativa. Un contesto al quale “va con urgenza contrapposto un sussulto politico per l’uguaglianza”, prosegue l’ong. “Nel nome di un futuro più giusto per tutti”.