(Il successo dell’arte italiana a Parigi da Christie’s con “Thinking Italian” (e non solo) è stato talmente forte da meritarle, d’ora in poi, un doppio appuntamento fisso annuale. Dal 2025, la capitale francese ospiterà la severissima selezione tricolore della casa d’aste londinese in due appuntamenti fissi, come ci ha comunicato la stessa presidente di Christie’s Italia Mariolina Bassetti, ndr TS).
In occasione di Art Basel Paris, tenutasi tra il 18 e il 20 ottobre scorsi, i big dell’arte si sono radunati nella Ville Lumière per il terzo anno consecutivo. Non potevano dunque mancare le offerte agli incanti, arrivate soprattutto dalle big quali l’inglese Christie’s, ad illuminare le serate della capitale francese. La casa d’aste di King Street ha totalizzato a Parigi 79,2 milioni di euro con il combinato di tre aste: La Collection Danute et Alain Mallart (17 ottobre), la Avant-Garde(s) Including Thinking Italian (18 ottobre) e la 20/21 Century Art – Day Sale (19 ottobre).
Sommando anche quanto realizzato dalle aste a tema surrealista organizzate da Christie’s Paris tra fine settembre e inizio ottobre (la Collection Paul et Jacqueline Duchain, le Théatre de L’Imaginaire e Clovis Trouille, Super Surrealiste, Oevres provenant de l’Atelier de l’Artiste), la major ha realizzato 90.6 milioni di euro, consolidando la propria posizione come player di punta del mercato contemporaneo (con una particolare expertise sui surrealisti).

I risultati della Mallart Collection e della 20/21 Century Art Day Sale
Ad aprire le danze è stata la vendita della Danute and Alain Mallart Collection, che ha totalizzato 13,6 milioni di euro e si è chiusa con l’87% di lotti venduti. Composta dai coniugi-imprenditori Mallart tra Parigi, Bruxelles e Vilnius, la collezione evidenzia chiaramente la connessione tra arte contemporanea e design, includendo nomi quali Antony Gormley, Sigmar Polke, Marlène Dumas e Tom Wesselmann. Tra i lotti offerti, sono stati aggiudicati a cifre interessanti Feathered Stola (2000) di Marlène Dumas, venduto a 1,6 milioni di Euro (contro una stima d’asta compresa tra gli 1 e gli 1,5 milioni) e Baby’s Bedsheet di El Anatsui (2004), battuto per 819.000 Euro (sulla base di una stima compresa tra i 500.000 e i 700.000 Euro).
Anche l’ultima delle aste tenutesi da Christie’s Paris, 20/21 Century Art – Day Sale, ha dato buoni risultati con il 91% di lotti venduti e un totale di 14,7 milioni di Euro. I top lot venduti agli incanti sono stati Portrait de femme drapée (1911) e Les Grands Arbres (1909) di Félix Vallotton, aggiudicati rispettivamente per 554,400 e 504,000 Euro oltre che a La joie de vivre (1911) di Suzane Valadon, battuto per 302,400 Euro.

Avant-Garde(s) including Thinking Italian, star di Parigi
La vera star della settimana dell’arte parigina è stata però Avant-Garde(s) including Thinking Italian – tenutasi per il terzo anno consecutivo nella capitale francese – che ha totalizzato 50,8 milioni di Euro vendendo il 98% dei suoi 53 lotti (da notare anche che 15 delle opere offerte sono state battute sopra il milione).
Il top lot Avant-Garde della serata è stato 24.05.65 (1965), imponente quadro del pittore cinese (naturalizzato francese) Zao Wou-Ki, battuto per 4,6 milioni di euro. Il secondo e il terzo gradino del podio sono stati occupati rispettivamente da Untitled (1960) di Joan Mitchell (aggiudicato a 4,2 milioni) e Fleurs rouges (1952) di Nicolas de Staël, comprato per 2,5 milioni.
Hanno realizzato un buon risultato anche Myrte di Francis Picabia – di cui abbiamo già parlato a fine agosto in occasione del centenario del movimento Surrealista – che ha raggiunto gli 1,7 milioni di Euro e Nightlife (2017) di Fernando Botero, aggiudicato per poco più di due milioni.

Christie’s e lo straordinario successo di Thinking Italian a Parigi
La sezione Thinking Italian dell’asta – con un gratificante 100% di lotti venduti – sembra non sentire la mancanza del suolo londinese, anzi. Indiscusso protagonista è stato un “classico” Concetto Spaziale, Attese (1968) in rosso di Lucio Fontana, aggiudicato per 3,6 milioni di Euro (è stato venduto anche nella versione blu del 1961 per poco più di un milione). In termini di risultato, Fontana è stato seguito da Achrome (1958-1959) di Piero Manzoni, battuto per 2,9 milioni (un secondo Achrome di Manzoni è stato aggiudicato per “soli” 289,800 euro), e dal quadro “geometrico” La Robe Rouge di Domenico Gnoli (1964), comprato appena sopra il milione. Buona è stata anche la vendita di Aerei (1989) di Alighiero Boetti, aggiudicato per 945.000 euro.

In linea con la mostra Arte Povera aperta da poco alla Bourse de Commerce di Pinault, Thinking Italian ha offerto ai collezionisti anche alcune opere appartenenti al movimento artistico italiano. Due lavori appartenenti alla serie Grafiti di Giuseppe Penone, Pelle di grafite (scuro) e Pelle di grafite (chiaro) – entrambi realizzati nel 2004 – sono stati venduti rispettivamente per 163.800 e 119.700 Euro.

In copertina: Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Attese (1961). Courtesy: Christie’s Images Ltd