Il giardino di Andrea Branzi (1938-2023) in mostra a Giverny.
La Francia è una delle mete che gli italiani scelgono con maggior piacere per una vacanza estiva o anche solo per qualche giorno di relax. Fra i luoghi più amati, vi è senz’altro il Musée des Impressionnismes Giverny. Per l’estate 2025, il buen retiro del maestro Claude Monet – in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou e a cura di Marie-Ange Brayer – propone una selezione di opere della propria collezione e incentrate sul tema del giardino. Fra queste, brillano alcune opere del designer italiano Andrea Branzi nella mostra “Andrea Branzi, the Realm of the Living”. Dell’architetto si possono ammirare oggetti di design, disegni e modelli, tra cui Bamboo Interior Wood, ampia installazione di bambù dipinti.

Andrea Branzi
“In ogni oggetto cerco di sfidare il buon gusto e di spingermi verso proporzioni più oscure. Non ci sono linee rette, né angoli perfetti. L’imperfezione è lo standard!”
Ispirandosi alla figura di Monet, che attraverso il suo giardino diede vita a una “natura artefatta”, Branzi mette in discussione il rapporto dell’uomo con la natura, la loro coesistenza.
Chi era Andrea Branzi?
Architetto, designer e professore universitario, Andrea Branzi ha esplorato per tutta la vita il rapporto tra l’essere umano e gli oggetti, cercando di conciliare design e architettura con le sfide della società contemporanea. Non solo: a livello teorico, Branzi ha apportato un approccio analitico alle sue discipline professionali. Nato a Firenze nel 1938, Branzi si è laureato in Architettura presso l’Università di Firenze nel 1966. Dal 1964 al 1974 è stato uno dei fondatori del gruppo sperimentale Archizoom, noto per aver ideato diversi progetti, tra cui l’innovativa No-Stop-City. Branzi è stato un membro chiave dello Studio Alchimia, fondato nel 1976, continuando a collaborare con il Memphis Group nei primi anni Ottanta.

Andrea Branzi (1938-2023), Le Foglie ci guardano, 1987. Matita e gesso su carta intelata, 156,5 x 156,5 cm. Milan, collection particulière © ADAGP, Paris, 2025
Nello stesso decennio, Branzi si allontana dall’estetica stilizzata del design postmoderno, come si evince per esempio dalla sua celebre serie Animali Domestici(1985-1986), caratterizzata da forme rettilinee intersecate da tronchi grezzi, rami e ritagli di legno, perfetto equilibrio fra artificiale e naturale.
Domus Academy, il Politecnico, il Compasso d’Oro
Andrea Branzi è stato co-fondatore della Domus Academy, la prima scuola internazionale post-laurea per il design, ed è stato professore e direttore della Scuola di Interior Design del Politecnico di Milano fino al 2009.
Ha ricevuto per ben tre volte la prestigiosa onorificenza del Compasso d’Oro, sia per meriti individuali che di gruppo, nel 1979, 1987 e 1995. Nel 2008, l’architetto è stato nominato Honorary Royal Designer nel Regno Unito, ricevendo una laurea honoris causa dalla Sapienza di Roma. Nello stesso anno, il suo lavoro è stato protagonista di un’installazione presso la Fondation Cartier di Parigi. Nel 2018 ha infine ricevuto il premio Rolf Schock per le arti visive dall’Accademia Reale svedese delle belle arti.
Le opere di Branzi sono presenti nelle collezioni permanenti del Centre Georges Pompidou, Parigi, Francia; Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, Italia; Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum, USA; Fondation Cartier pour l’art contemporain, Parigi, Francia; Le Fonds Régional d’art contemporain (FRAC), Orleans, Francia; Design Museum Gent, Belgio; Metropolitan Museum of Art, USA; Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, Paesi Bassi; Musée des Arts décoratifs, Parigi, Francia; Musée des Beaux-Arts, Montreal, Canada; Museo del Design Italiano, Triennale di Milano, Italia; Museum of Fine Arts, Houston, USA; Museum of Modern Art, USA; Stedelijk Museum, Amsterdam, Paesi Bassi; Victoria & Albert Museum, Londra, Regno Unito; Vitra Design Museum, Weil-am-Rhein, Germania.
La mostra rientra nel programma Centre Pompidou | Constellation, nato proprio per sopperire alla mancanza del Centre, attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione. Grazie a esso, le collezioni del Musée national d’art moderne saranno in questo periodo fruibili in giro per la Francia. Di “Collections in the Garden” è curatore Cyrille Sciama, direttore generale del Musée des impressionnismes Giverny.
Domande frequenti su Andrea Branzi, omaggio al designer italiano dal giardino di Monet
La mostra a Giverny si concentra sul 'giardino' di Andrea Branzi (1938-2023), presentando una selezione di sue opere in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou.
La mostra si terrà durante l'estate 2025 presso il Musée des Impressionnismes Giverny.
Marie-Ange Brayer è la curatrice della mostra dedicata ad Andrea Branzi che si terrà a Giverny.
Il Musée des Impressionnismes Giverny si trova nel 'buen retiro' del maestro Claude Monet, rendendo la location particolarmente significativa per la mostra.
Il Musée National d’Art Moderne Centre Pompidou collabora con il Musée des Impressionnismes Giverny per la realizzazione della mostra dedicata ad Andrea Branzi.