Se nel 1991 si era dato il via ad una nuova era per l’elettronica, con il lancio sul mercato della prima batteria ricaricabile agli ioni di litio prodotta da Sony, poco più di trent’anni dopo, potremmo trovarci agli albori di una nuova era, dove la batteria diventa tutta elettrica.
Come oggi si da per scontato il ruolo che le batterie agli ioni di litio giocano nella produzione di cellulari e computer portatili, tra non troppo potrebbe essere la batteria elettrica a essere considerata la nuova normalità. In molti casi, anzi, si può parlare di un futuro che è molto vicino, se non addirittura già presente. Mobeen Tahir, Associate Director di WisdomTree ha selezionato cinque innovazioni all’avanguardia che saranno in grado di ridefinire la tecnologia delle batterie, vediamole insieme.
1. Il suv elettrico che parte dalla strada per arrivare in cielo
Certo, le auto volanti come quelle immaginate nei film non sono ancora disponibili, ma il progetto della startup della Silicon Valley Joby Aviation ci va molto vicino: si tratta di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale in grado di accogliere fino a cinque passeggeri (compreso il pilota), offrendo un’esperienza molto simile a quella di un Suv, piuttosto che di un aereo.
In questo caso, si tratta di un futuro che è già qui: lo scorso novembre l’azienda ha effettuato con successo il primo volo dimostrativo del mezzo a New York e i primi taxi aerei commerciali potrebbero essere disponibili entro il 2025.
2. Automobili che scaldano la casa
Secondo uno studio dell’università MIT, le auto private rimangono parcheggiate per circa il 95% del tempo, un vero a proprio spreco di potenzialità. Ma come reagireste sapendo che i proprietari di veicoli elettrici potrebbero trarre un guadagno anche quando queste non sono in uso?
La tecnologia innovativa Vehicle to Grid consente di invertire il flusso di corrente, ovvero invece che limitarsi a prendere corrente dalla rete, le auto elettriche dotate di questa tecnologia possono sfruttare l’energia accumulata nella batteria e reindirizzarla all’esterno, in questo caso alle abitazioni. Attraverso l’auto parcheggiata in garage, sarebbe possibile alimentare la propria casa. Anche in questo caso, la trasformazione potrebbe essere dietro l’angolo, infatti l’azienda energetica E.ON sta collaborando con Nissan per testare questa tecnologia.
3. Navi elettriche: da sogno a realtà
Navi piccole, come traghetti o rimorchiatori, si trovano già sulla buona strada per passare ad una alimentazione elettrica, mentre, ad oggi, pensare allo stesso per barche e navi di grandi dimensioni è ancora irrealizzabile. Questo non significa che le grandi imbarcazioni che percorrono decide di centinaia di chilometri in mare aperto non stiano facendo dei progressi: sono anzi sempre di più quelle che hanno iniziato ad adottare una tecnologia ibrida per ridurre le emissioni. Il prossimo step sarà quello di aggiungere a queste imbarcazioni dei pannelli solari, per migliorarne ulteriormente l’efficienza.
4. Ricarica wireless anche per le auto
Sono sempre di più le persone che la sera appoggiano il telefono, le cuffie e l’orologio sul ripiano del comodino e questi si ricaricano senza la necessità di mille fili diversi, non si tratta di magia ma di gadget per la ricarica wireless, e se fosse possibile farlo anche per le auto? Diverse case automobilistiche hanno già iniziato a sviluppare prodotti simili, ad esempio BMW ha introdotto delle basi di ricarica che creano un campo magnetico tra le stesse e il veicolo, così da ricaricare la batteria. Questa tecnologia getta le basi per un progetto ancora più ampio, quello delle autostrade intelligenti, in grado di ricaricare i veicoli mentre le attraversano. I vantaggi sarebbero diversi: dall’eliminazione della necessità di avere cavi ingombranti in macchina, alla cancellazione dell’ansia per l’autonomia dell’auto. Inoltre questo favorirebbe anche la guida autonoma: basta pensare ad un’auto che si parcheggia da sola e si ricarica, senza bisogno alcuno dell’intervento umano.
5. 1200 chilometri con una sola ricarica
Una batteria più piccola, ma con una autonomia di gran lunga superiore, questo è quello che promettono le batterie allo stato solido, che sostituiscono l’elettrolita liquido con una controparte allo stato solido. Ma come mai le batterie allo stato solido non sono ancora state introdotte nel mercato? La sfida principale è la scalabilità del prodotto, ma sembra che dopo il cambio di leadership, Toyota abbia creato una tabella di marcia molto ferrata per far progredire questa tecnologia. La casa automobilistica giapponese prevede di avviare una produzione di massa di auto con batterie allo stato solido entro il 2026, promettendo un’autonomia di 750 miglia con una sola ricarica.
Gli investitori sono sempre attratti dall’ignoto, sperando di trovare aree che ancora sono poco studiate, ma le grandi novità che definiranno il futuro potrebbero essere già presenti, anche se ben nascoste. Come trovarle? Basta seguire la corrente.