Plastica: le idee innovative su cui puntare con il private equity

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Con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da plastica stanno nascendo nuovi business molto interessanti, che potrebbero rappresentare delle vere chicche per l’investimento sui private market. Ecco alcuni esempi, secondo Lombard Odier Investment Managers che guarda a questo mercato come una fiorente alternativa

Dalla robotica per lo smistamento e la differenziazione dei rifiuti, alle piattaforme per favorire il riciclo, fino all’impiego di materiali innovativi. Le idee imprenditoriali che stanno nascendo intorno alla circolarità della plastica, ovvero con l’obiettivo di ridurne l’impiego e le emissioni di anidride carbonica, sono più vive e brillanti che mai. Ne sono convinti gli esperti di Lombard Odier Investment Managers(LOIM), che considerano questi business nascenti come interessanti opportunità di investimento sui private market, in particolare come investimenti di private equity.

Le premesse per uno sviluppo concreto

Le premesse per attivare una catena del valore circolare della plastica ci sono tutte. Basti pensare al contesto di emergenza ambientale che stiamo vivendo. Un recente studio dell’Università di Utrecht, pubblicato lo scorso dicembre su Nature, prevede che le emissioni di CO2 del settore della plastica raddoppieranno entro il 2050 in assenza di interventi mirati. Urgente quindi trovare soluzioni che possano contenere l’inquinamento, e in particolare che prevedano l’utilizzo di materiali bio, un maggiore riciclo e l’integrazione di energia rinnovabile nei processi di produzione della plastica. Lo studio suggerisce infatti che queste tre strategie potrebbero ridurre le emissioni di CO2 del settore di oltre il 50% entro il 2040 e raggiungere il net zero entro il 2090.

A tal proposito, gli esperti di LOIM pongono l’accento sulle biomasse come materia prima in alternativa alla plastica, in linea con la prima di queste strategie. Il PLA, ad esempio, si ottiene dagli zuccheri raffinati di piante come il mais e la canna da zucchero, oppure i PHA, che nascono dai processi di digestione dei microbi.

Intanto, anche istituzioni e governi si sono attivati per rispondere all’emergenza ambientale proponendo regolamenti di ampia portata per affrontare l’inquinamento da plastica. L’Unione europea lo scorso novembre ha avviato una consultazione per rivedere i regolamenti sugli imballaggi di plastica, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti e promuovere il riciclo. I regolamenti, attesi entrare in vigore nel 2024, “rafforzeranno gli investimenti per molte aziende che adottano il riciclo”.


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Private equity: le società innovative da tenere d’occhio

L’attività aziendale intorno alla plastica è più vivace che mai. Qualche esempio? LOIM indica alcune società che si stanno distinguendo nel panorama internazionale per materiali innovativi e nuovi modelli di raccolta, differenziazione e riciclo:

Circularise è un’azienda olandese specializzata in passaporti digitali che migliorano la visibilità nelle catene di approvvigionamento complesse, compresi i rifiuti in plastica. Grazie ai nuovi finanziamenti sta sviluppando ulteriormente la sua piattaforma di tracciabilità alimentata da blockchain. Tra gli investitori figurano Asahi Kasei, Neste, Brightlands e 4Impact Capital.

Amp Robotics è invece specializzata nella robotica per lo smistamento intelligente. L’azienda statunitense è un pioniere dell’intelligenza artificiale, della robotica e delle infrastrutture per il settore dei rifiuti e del riciclaggio. Con i 91 milioni di dollari raccolti nell’ultimo round sta sviluppando le operazioni commerciali e proseguendo la sua espansione internazionale. Tra gli investitori figurano Blue Earth Capital, XN e Valor Equity Partners.

Circular Services è una nuova piattaforma per il riciclo, nata per iniziativa del gestore di infrastrutture statunitense Brookfield Renewable e la società di growth equity Closed Loop Partners, con l’obiettivo di gestire impianti municipali in tutti gli Stati Uniti che praticano il riciclo e il riutilizzo, così da far risparmiare per lo smaltimento in discarica. Brookfield ha investito 200 milioni di dollari nella piattaforma e ha impegnato altri 500 milioni di dollari per perseguire ulteriori opportunità.

Modern Milkman è una società inglese che offre un servizio di consegna di generi alimentari a rendere e a riutilizzare. Ha raccolto 600.000 sterline in un round di crowdfunding solo pochi mesi dopo aver ottenuto un round più ampio. I proventi saranno destinati all’espansione della gamma di prodotti dell’azienda.

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