Una nuova minaccia per gli utili: è il prezzo ombra del carbonio

In un contesto in cui le emissioni carbonio comportano sanzioni finanziarie più elevate, gli investitori dovranno sempre più tenere conto del rischio legato al cosiddetto prezzo ombra del carbonio

Gli utili delle imprese operanti nel settore dei servizi di pubblica utilità potrebbero dimezzarsi entro il 2040 e scomparire del tutto entro il 2050. Sono queste le previsioni emerse da un’analisi svolta dagli esperti di Lyxor ETF. La causa? Il prezzo “ombra” del carbonio. Così l’investimento responsabile non è più spinto soltanto da sentimenti di protezione nei confronti dell’ambiente, ma diventa strumento di riduzione del rischio finanziario.

Cos’è il prezzo ombra del carbonio?

L’attribuzione di un prezzo al carbonio emesso da una azienda comprende una serie di iniziative globali volte a ridurre le emissioni di Co2. Secondo i dati elaborati da S&P Global, Carbon Price Dashboard della Banca Mondiale, Ibrd e Ida, il 23% delle emissioni globali è soggetto a iniziative di attribuzione di prezzi al carbonio, ad esempio i sistemi di scambio delle emissioni e le imposte sul carbonio.
Ciò costringe analisti e investitori a includere nei portafogli i rischi latenti come il prezzo ombra del carbonio (unpriced carbon cost), ovvero la differenza tra ciò che una società paga oggi in termini di prezzo del carbonio e ciò che pagherà in futuro. Per calcolarne l’entità Trucost, società di S&P Global, ha definito tre scenari di prezzo del carbonio e in ognuno di essi i prezzi saliranno negli anni a venire, comportando un crescente divario tra prezzo attuale e quello futuro. “Dal momento che le iniziative di fissazione dei prezzi del carbonio sono uno degli strumenti principali a disposizione delle autorità politiche per contrastare il cambiamento climatico, possiamo affermare con una certa sicurezza che il prezzo del carbonio non può che continuare ad aumentare”, afferma Vincent Denoiseux, Head of ETF Research and Solutions di Lyxor ETF.

Quale impatto sugli utili?

Per capire come il rischio legato al prezzo “ombra” del carbonio potrebbe influenzare la redditività delle aziende e ottenere una misura degli utili (o, più precisamente, dell’Ebitda) a rischio, gli esperti di Lyxor ETF hanno condotto una analisi in uno scenario di prezzo del carbonio a rischio moderato (“azione ritardata”). I risultati rivelano che il prezzo ombra del carbonio atteso rappresenta un rischio significativo, soprattutto in settori come l’energia, i materiali e i servizi di pubblica utilità.

Come integrare rischio finanziario e rischio climatico?

Con questo in mente, gli investitori dovranno agire di conseguenza. Una soluzione arriva dall’utilizzo di benchmark allineati con l’accordo di Parigi (Pab) e con la transizione climatica (Ctb). “Quando si investe in benchmark Ctb e Pab, gli utili a rischio diminuiscono e così come l’enterprise value-at-risk, ovvero l’impatto potenziale della riduzione dell’enterprise value” conclude Denoiseux. “Dal momento che la fissazione dei prezzi del carbonio è un trend destinato a durare e ad intensificarsi, le aziende si trovano davanti a un rischio significativo e sottostimato”.

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