Secondo uno studio di Vox Eu l’aumento dei rischi geopolitici potrebbe comportare cambiamenti a lungo termine nella struttura delle global value chain
L’aumento del rischio geopolitico aumenta il premio assicurativo che le aziende devono pagare per coprirsi dal rischio di future interruzioni della produzione dovute a sanzioni economiche o conflitti
Inoltre l’effetto geopolitico, secondo lo studio, sarà diverso a seconda dei settori. I settori con costi fissi più alti e prodotti intermedi sofisticati hanno meno probabilità di delocalizzare in risposta a maggiori rischi geopolitici. Per esempio, le imprese in un settore come quello automobilistico, che richiedono elevati investimenti iniziali in infrastrutture, affrontano costi più elevati di delocalizzazione della produzione e sono quindi meno propense a lasciare un paese in presenza di un rischio geopolitico più elevato. Tuttavia diversi fattori frenano il “rimpatrio”, il che fa pensare che il rimodellamento delle global value chain non implicherà un’improvvisa deglobalizzazione.
In questo contesto un ruolo cruciale sarà giocato dalle istituzioni, che dovrebbero concentrarsi sul disinnescare le tensioni e rafforzare le catene di valore globali contro le future perturbazioni.
Gli articoli pubblicati sono stati realizzati da giornalisti e contributors di We Wealth e vengono forniti a Poste Premium a scopo informativo.
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