Il futuro degli investimenti: quanto potere avrà l’intelligenza artificiale?

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L’intelligenza artificiale rappresenta un motore di crescita secolare con il potenziale di creare guadagni duraturi in settori molto diversi tra loro. Quali sono le opportunità? E quali i rischi?

Una delle tecnologie più trasformative e rivoluzionarie del nostro tempo, un sistema in grado di svolgere compiti complessi che fino a poco tempo fa richiedevano la cognizione umana, un modello linguistico basato sull’apprendimento automatico. Non si tratta di fantascienza, almeno non più da quando ha fatto la sua entrata l’intelligenza artificiale generativa. Da un prodotto quasi sconosciuto, nell’ultimo anno è entrata nella vita di tutti, dal lavoro al tempo libero. L’AI generativa (GenAI) è diventata effettivamente mainstream un anno fa, con il lancio di ChatGpt.

Nonostante il forte impatto sull’economia e sui mercati, la GenAI si trova ancora nelle prime fasi di sviluppo, quindi le opportunità nascoste potrebbero ancora essere moltissime.

L’intelligenza artificiale è la vera protagonista, ma chi sono gli altri attori?

Quando si valutano le opportunità di investimento legate all’AI è bene comprendere quali siano gli attori che occuperanno il palcoscenico, capendo anche come potrebbero trarre vantaggio da questa nuova tendenza. Jeremiah Buckley e David Chung, rispettivamente Portfolio Manager e Research Analyst di Janus Henderson Investors, ne hanno individuati tre:

  • Facilitatori, ovvero le aziende che forniscono un’unità di elaborazione grafica e i fornitori di servizi cloud, che ospitano le attività sulla loro piattaforma. Nell’ultimo anno i facilitatori sono aumentati per rispondere alla crescente domanda, che non sembra destinata a diminuire a breve. 
  • Creatori sono le imprese che offrono piattaforme, software e soluzioni specifiche per i diversi settori.
  • Utenti, si tratta delle aziende che sfrutteranno l’AI per distinguere ed elevare i loro modelli di business.

Una rivoluzione in rapida espansione, tra opportunità e rischi

Mentre alcuni lavoratori erano preoccupati del fatto che l’intelligenza artificiale potesse portare via lavoro, la realtà è che questa ha le potenzialità per alleggerire i compiti, soprattutto nel caso di impegni ripetitivi, contribuendo a una crescita della produttività che McKinsey stima sarà tra lo 0,1% e lo 0,6% annuo fino al 2040.

Sono moltissimi gli ambiti che beneficeranno dell’implementazione dell’AI: dall’assistenza sanitaria al settore biotecnologico, dove l’intelligenza artificiale aumenta l’efficienza e riduce i costi grazie all’accelerazione degli studi clinici e semplifica la scoperta di farmaci e creazione di nuove proteine, passando anche per il comparto agricolo, dove alcuni macchinari innovativi sono già dotati di sensori e telecamere che si abbinano all’AI per minimizzare lo spreco di sostanze chimiche e l’impatto ambientale.

Ma non ci saranno solo opportunità: l’evoluzione dell’AI sarà probabilmente disomogenea e sarà necessario del tempo prima di selezionare i vinti e i vincitori.

“A nostro avviso, oggi l’attenzione dovrebbe concentrarsi sull’individuazione degli innovatori che stanno sfruttando i venti di coda dell’AI per le opportunità future e per evitare le interruzioni dei loro attuali modelli di business”, spiegano gli esperti.

Senza dubbio, lo sviluppo e l’implementazione di questa tecnologia comporterà dei costi significativi, tuttavia le aziende che punteranno su questo investimento potranno beneficiare di modelli innovativi che daranno un vantaggio competitivo nel tempo.

In un simile contesto, è importante che gli investitori rimangano cauti e non si lascino attrarre da valutazioni eccessive. Alcuni titoli infatti potrebbero aver fatto un passo più lungo della gamba. Sono molte le aziende che nel 2023 hanno visto una rapida espansione dei multipli basata sull’ipotesi che l’AI porterà una crescita significativa nel futuro. Al contrario, forse vale la pena guardare alle società che sono state eccessivamente scontate in base all’impatto negativo previsto dell’intelligenza artificiale su un particolare modello di business. Gli esperti suggeriscono che “ciò offre opportunità di investimento contrarian tra i titoli che risentono di una percezione errata del mercato”.

Nonostante poco più di un anno dall’entrata nel mercato, l’intelligenza artificiale generativa sta procedendo rapidamente e permeando l’intera economia. È fondamentale capire le sue potenzialità a lungo termine, senza però aspettarsi un andamento lineare. “A nostro avviso – concludono gli esperti – le aziende che hanno maggiori dimensioni e opportunità di investire, avranno la possibilità di sperimentare un vento di coda favorevole”.

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