Fondi pensione, ecco i più grandi al mondo

Nonostante l’incertezza economica, i fondi pensione hanno registrato una crescita relativamente forte nel 2021. I 100 maggiori fondi pensione del mondo sono cresciuti dell’8,5% nell’anno arrivando a un valore complessivo di oltre 17.000 miliardi di dollari. Ecco la classifica, stilata dal Thinking Ahead Institute, e ripresa da VisualCapitalist, sui più grandi fondi pensione al mondo.

I fondi pensioni

Innanzitutto, cosa si intende quando si parla di fondo pensione? Se la sostanza è sempre la stessa – fornire un reddito pensionistico – la forma può differire. Esistono quattro diverse tipologie di fondi pensione:

Fondi sovrani: fondi controllati direttamente dallo Stato
Fondi del settore pubblico: fondi che coprono i lavoratori del settore pubblico, come i dipendenti statali e gli insegnanti
Fondi privati indipendenti: fondi controllati da organizzazioni del settore privato autorizzate a gestire piani pensionistici di diversi datori di lavoro
Fondi aziendali: fondi che coprono i lavoratori dei piani pensionistici sponsorizzati dalle aziende. Tra i fondi più grandi, quelli del settore pubblico sono i più comuni

La classifica

Il Fondo governativo d’investimento pensionistico (GPIF) del Giappone è il più grande della classifica per il 21° anno consecutivo. Per un certo periodo, il fondo è stato il più grande detentore di azioni nazionali in Giappone, ma da allora il titolo è passato alla Banca del Giappone. Date le sue enormi dimensioni, gli investitori seguono con attenzione le azioni del GPIF. Ad esempio, il fondo ha fatto notizia per aver deciso di iniziare a investire in startup, il che potrebbe invogliare anche altri grandi fondi a fare investimenti simili.

L’America ospita 47 fondi nella lista, tra cui il più grande fondo del settore pubblico: il Thrift Savings Plan (TSP), supervisionato dal Federal Retirement Thrift Investment Board. A causa della sua grande influenza finanziaria, entrambi i partiti politici sono stati accusati di usarlo come strumento politico. I democratici hanno spinto per il disinvestimento delle attività nelle aziende di combustibili fossili, mentre i repubblicani hanno proposto di bloccare gli investimenti nelle aziende di proprietà cinese.

Il National Wealth Fund russo figura al numero 19 della lista. Il fondo è destinato a sostenere il sistema pensionistico pubblico e a contribuire al pareggio di bilancio in caso di necessità. Con l’economia russa in difficoltà a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, il governo lo ha utilizzato anche come fondo per i giorni di pioggia. Ad esempio, la Russia ha accantonato 23 miliardi di dollari dal fondo per sostituire gli aerei stranieri con modelli nazionali, poiché le sanzioni occidentali hanno reso difficile l’approvvigionamento di parti di ricambio per gli aerei stranieri.

Il futuro dei fondi pensione

I fondi pensione stanno affrontando una serie di sfide per raggiungere i loro svariati obiettivi, con i conflitti geopolitici che creano volatilità e incertezza e l’inflazione elevata e i bassi tassi di interesse che limitano il potenziale di rendimento.
L’invecchiamento della popolazione al contempo comporta un aumento dei prelievi e una riduzione dei contributi ai fondi. In questo contesto, alcuni fondi pensione si stanno rivolgendo ad attività alternative, come il private equity, alla ricerca di una maggiore diversificazione e di rendimenti più elevati. Naturalmente, questi investimenti possono anche comportare maggiori rischi.

L’Ontario Teachers’ Pension Plan, al numero 18 della lista, per esempio, ha investito 95 milioni di dollari nella borsa delle criptovalute FTX, ora fallita. Il piano ha effettuato l’investimento attraverso la sua piattaforma di venture growth, per “ottenere un’esposizione su piccola scala a un’area emergente nel settore della tecnologia finanziaria”.

In questo caso, il fallimento dell’investimento dovrebbe avere un impatto minimo, dato che rappresentava solo lo 0,05% del patrimonio netto del piano.