Cosa ha insegnato il 2023 e cosa aspettarsi dal nuovo anno?

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Dopo un 2023 che ha superato le previsioni, con gli Stati Uniti che si sono dimostrati ben più resilienti del previsto, dove guardare in questo nuovo anno? Si tratta di una ripresa solo precaria? Parola a Vontobel Asset Management

Il 2023 è stato un anno di sorprese per il mercato, grazie alla tanto agognata ripresa dei guadagni sia sul fronte azionario che su quello obbligazionario. La resilienza economica statunitense, che ha superato qualunque aspettativa degli economisti, è riuscita a rendere inesatte le previsioni di una recessione imminente di cui ancora non si vede neppure l’ombra. Mentre, l’inflazione si è ridotta ben più rapidamente del previsto. Certo, è ancora troppo presto per cantare vittoria, è meglio quindi che gli investitori non si lascino travolgere dall’entusiasmo, ma tengano alta l’attenzione.

Secondo Sven Shubert, Head of Macro Research Vescore del gruppo Vontobel Asset Management, la lezione più importante da portarsi anche nel 2024 è proprio l’attenzione richiesta agli investitori, cercando quindi di controllare i propri pregiudizi. “Una trappola comune – spiega l’esperto – è il bias di conferma che porta gli economisti ad aggrapparsi a preconcetti, anche quando i dati contraddicono le ipotesi iniziali. Per contrastare tali pregiudizi nei mercati finanziari, diventa imperativo stabilire regole di investimento che siano in grado di adattarsi a scenari mutevoli, ma che rimangano immuni da pregiudizi”. Fare previsioni sull’andamento del mercato è normale, ma non sempre queste si riveleranno esatte, proprio per questo è fondamentale costruire processi solidi e affidabili in grado di navigare il mercato anche nel caso in cui questo sorprenda.

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Economia in ripresa? Dove guardare

La sorprendente tenuta dell’economia globale nel 2023 ha sfidato qualunque aspettativa, evitando la recessione nonostante solo qualche mese prima fosse l’unico finale prevedibile. Sembra quindi, a colpo d’occhio, che l’economia sia in fase di ripresa. Tuttavia, un esame più attento dimostra che si potrebbe trattare di una ripresa molto precaria e solo momentanea: la liquidità globale continua a restringersi e i bilanci delle banche centrali si stanno rimpicciolendo, avvertono da Vescore.

Evidente, invece, è la disparità tra i mercati sviluppati e quelli emergenti, quest’ultimi infatti si sono mossi con largo anticipo, imponendo un inasprimento della politica monetaria già nel 2020, mentre negli Stati Uniti hanno iniziato ad alzare i tassi solo a marzo 2022. “L’atteggiamento proattivo ha permesso ai principali mercati emergenti di attenuare i cicli economici in modo più efficace, concludendo il ciclo di inasprimento delle politiche prima dei mercati sviluppati”, mettendoli quindi ora in una posizione favorevole, spiega Shubert.

Le differenze, però, si fanno sentire anche tra i mercati sviluppati: mentre l’economia statunitense sembra ormai tornata quasi alla normalità, quella dell’Eurozona si trova ancora davanti a forti sfide, basti pensare che il tasso di inflazione annuale dell’area è cresciuto a dicembre, tornando al 2,9% e anche le grandi economie dell’euro ne stanno soffrendo: l’inflazione armonizzata si è attestata al 3,3% in Spagna e al 3,8% in Germania, mentre in Francia è salita al 4,1%. Questo non significa che i paesi dell’Eurozona abbiano perso il loro fascino, anzi: l’esperto consiglia di focalizzarsi e privilegiare i mercati più ciclici, come Regno Unito, Italia e Australia.

Da Vontobel AM sono convinti che sia il momento giusto per puntare sull’obbligazionario, spinto dal recente rally dei titoli di Stato, tra cui i Treasury statunitensi a cinque anni che hanno toccato vette che non si vedevano da parecchio tempo. “Contemporaneamente, il momentum del mercato si è rafforzato, più che compensando il calo del supporto delle valutazioni”.

Nelle ultime settimane sembra che il momentum continui a prendere forza, spinto anche dalle decisioni della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea di continuare a mantenere stabili i tassi prima di operare un taglio.

Pronti ad allacciare le cinture per l’anno appena iniziato? Sicuramente gli investitori devono prepararsi a un sali e scendi del mercato che ancora sta cercando di evitare le diverse incognite.

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