Lo Stress simulation for investment fund ha analizzato fondi dalle masse complessive per 187 mila miliardi
L’Esma raccomanda da settembre 2020 stress test annuali
Sia la direttiva Ucits che l’Alternative investment fund managers directive già prevedono le analisi sulla resilienza dei fondi comuni
L’autorità di regolamentazione ha esaminato 297 fondi europei ad alto rendimento per un valore complessivo di 187 mila miliardi (circa l’89% del mercato europeo high yield). Il test ha riguardato la capacità di soddisfare le richieste di riscatto di questi strumenti per un ammontare fino al 10% del valore del fondo stesso – in una settimana. Secondo la simulazione vendere immediatamente le posizioni ‘liquide’, non sarebbe sufficiente. Stando al dato degli asset liquidi detenuti nei portafogli, per soddisfare gli ordini di rimborso i clienti avrebbero bisogno di vendere ulteriori 12 miliardi in asset. Una tale mole di vendite provocherebbe una pressione al ribasso sui prezzi, che porterebbe poi a nuove vendite, innescando di fatto un circolo vizioso. Secondo Esma in questo scenario i fondi obbligazionari ad alto rendimento in questo modo potrebbero perdere circa l’11% del loro valore. “La resilienza del settore dei fondi ha sempre più importanza in quanto rappresenta una parte crescente del sistema finanziario dell’Ue – ha commentato Steven Maijoor, presidente di Esma, al Financial Times – É fondamentale garantire che il settore dei fondi sia resistente e in grado di assorbire gli shock economici“. Secondo le linee guida pubblicate dall’Esma a partire da settembre 2020 i gestori patrimoniali in tutta Europa dovranno eseguire con cadenza almeno annuale gli stress test sui loro fondi – esclusi solo i fondi monetari.