Tre giovani su dieci sono disposti a condividere o noleggiare beni come calzature, borse, abbigliamento e gioielli
Il 24% spenderebbe di più per prodotti eco-friendly
L’acquisto negli store fisici è ancora preferito rispetto all’online
A restare a galla, infatti, sono i marchi noti per le proprie pratiche sostenibili. Il 28% dei giovani dichiara di essere disponibile a mettere mano al portafoglio e a spendere cifre superiori per questi ultimi, il 24% per prodotti eco-friendly, il 21% per prodotti realizzati in modo etico, il 9% per packaging sostenibili e il 7% per quelle aziende che fanno beneficenza.
Occhio al Made in Italy e allo sharing
La verità è che il settore della moda non può essere ancora considerato a pieno un “business sostenibile”. A mancare è uno standard regolamentare in materia e la qualità – seppure ancora altamente considerata – non è più sufficiente a orientare gli interessi delle giovani generazioni. Su cosa puntano allora? Il Made in Italy fa da apripista: per tre giovani su cinque i prodotti italiani sono indice di una qualità superiore, riconosciuti per una produzione artigianale e una buona attenzione nei confronti dell’ambiente. Un’altra soluzione è lo “sharing”: tre giovani su dieci sono disposti a condividere o noleggiare vestiti, calzature, borse e gioielli.
Necessaria più trasparenza sulla filiera produttiva
“Per conquistare questo target generazionale – commenta Erika Andreetta, Consumer Markets Consulting Leader di PwC Italia – diventano fondamentali la chiarezza di informazioni sulla filiera produttiva”. Il 30% dei giovani sostiene che le società siano sufficientemente trasparenti al proposito, ma dove ricercano queste informazioni? Il 46% dei Millennials si rivolge ai sito web dei rivenditori, accompagnato dal 39% che tiene conto dei social media. Uno strumento, quest’ultimo, utile non solo a trovare ispirazione per un possibile acquisto (per il 36%), ma anche per leggere commenti e porre in essere le proprie decisioni (per il 37%).
Gli acquisti in store preferiti a quelli online
Nonostante la tecnologia guidi la maggior parte delle loro azioni quotidiane, gli acquisti tradizionali, in store fisici, sono ancora preferiti dalle giovani generazioni (46%). L’80% sostiene di aver acquistato indumenti o accessori sul web nell’ultimo anno, ma solo il 17% dichiara di fare online i propri acquisti almeno una volta a settimana (contro il 34% di coloro che si rivolgono ai negozi fisici).