Il 12 novembre 2024 è passato e lo “smeraldo dell’Aga Khan” ha battuto se stesso da Christie’s Ginevra, durante la tradizionale Magnificent Jewels. In una delle aste più belle dell’anno (aspettiamo le ultime sedute di New York per pronunciarci), la spilla-ciondolo di diamanti e smeraldo colombiano da 37 carati senza imperfezioni ha incassato l’equivalente di 8.859.865 dollari (7.765.000) franchi svizzeri, diventando lo smeraldo più costoso di sempre in asta. Il principe Sadruddin Aga Khan commissionò il gioiello per il suo grande amore, la moglie Nina Dyer, socialite e modella britannica, scomparsa prematuramente nel 1965 a 35 anni. Il suo debutto questa pietra leggendaria lo fece 55 anni fa, nel 1969, proprio tenendo a battesimo la prima asta di gioielli di Christie’s in Svizzera (la Magnificent Jewellery, presso l’Hotel Richemond). Anche allora era il pezzo forte della collezione (all’epoca incassò 900.000 franchi svizzeri, ovvero 75.000 dollari statunitensi).
François Curiel, oggi presidente di Christie’s Europa, all’epoca era da pochissimo uno stagista di Christie’s, e con emozione ne ricorda la vendita: «Lo smeraldo ora più costoso era già mozzafiato 55 anni fa. Oggi è ancora più ammirato. È così raro infatti imbattersi in un gioiello di queste dimensioni e di questa qualità. Per me è un onore aver avuto al telefono l’offerente vincente 55 anni dopo, qui a Ginevra, nel 2024». Vedere una gemma di tal perfezione improntò l’oltre mezzo secolo di carriera dell’allora apprendista, come confessa lo stesso Curiel. Ad affascinare il giovane, «la squisita maestria di due delle più famose case di gioielleria, Cartier e Harry Winston, unita alla bellezza di un’impressionante pietra naturale, che è prova dell’ispirazione duratura di questi oggetti».
Non solo lo smeraldo più costoso di sempre in un’asta davvero “magnifica”
L’asta Magnificent Jewels del 12 novembre 2024 ha totalizzato 54.700.053 dollari (47.940.450 franchi svizzeri). Come anticipato su queste pagine, la spilla del principe iraniano non era l’unico tesoro di grandissima provenienza della seduta. Erano infatti in catalogo anche cinque magnifici gioielli Sassoon Cartier del periodo Art Déco. Hanno incassato 7.764.620 dollari, con il picco di valutazione andato alla splendida collana di diamanti Art Déco del 1935, aggiudicata per 5.090.571 di dollari.
Il nostro Leo Criaco, specialista senior di Christie’s, commenta: «Siamo molto felici e relativamente sorpresi dei risultati forti dell’asta. Le pietre colorate hanno confermato la loro forza, il mercato continua a insistere sulla qualità, per la quale è disposta a spendere cifre importanti». Poi, una riflessione sulle firme e i gioielli da investimento in generale: «Bene il firmato – anche qui il collezionista preferisce concentrarsi sui pezzi davvero importanti anziché quelli un po’ più commerciali. Per questo adesso aspettiamo di vedere con trepidazione come reagirà il mercato ai gioielli firmati importanti, piuttosto che alle pietre, con la splendida asta di New York il prossimo dicembre», nonostante il contesto macroeconomico difficile.
Lo smeraldo che l’Aga Khan donò a Nina Dyer: storia di una favola preziosa
Il principe Aga Khan commissionò il gioiello a Cartier Parigi nel 1960, per farne dono alla moglie Nina Dyer, grande collezionista di gioielli pregiati. La donna indossò la spilla-ciondolo in varie occasioni importanti. Dopo la di lei prematura scomparsa, avvenuta nel 1965, il monile andò in asta da Christie’s con altri pezzi della sua raccolta, per un totale di una quarantina di lotti. Pochi anni dopo l’asta del 1969, la gioia passò nelle mani di Van Cleef & Arpels, quindi di Harry Winston. Un oggetto che reca con sé «le storie e il fascino di un’epoca passata», aveva commentato Max Fawcett, responsabile di Christie’s Jewellery Europe prima dell’asta.
Nel suo testamento, la Dyer aveva previsto che il ricavato della vendita dei suoi gioielli fosse andato a favore di cause animaliste in Africa, Asia ed Europa. Tornando ai giorni nostri, l’asta di Christie’s del 12 novembre a Ginevra ha visto il 92% dei lotti trovare una nuova casa. Il 64% ha invece raggiunto quotazioni superiori alla loro stima massima. I partecipanti provenivano da 37 paesi del mondo.