Banca d’Italia, con un provvedimento del 21 dicembre, ha disposto lo scioglimento dei consigli di amministrazione di Smart Bank e Cirdan Group
Sul tavolo dei due commissari nominati da Via Nazionale ci sarebbero tre offerte per rilevare Smart Bank. Il soggetto più strutturato per l’acquisizione è illimity
Smart Bank offre dei conti deposito vincolati step up a 5 anni con interessi fissi incrementali fino all’8,25%
Sono trascorsi ormai sei mesi da quando Banca d’Italia, nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza, ha disposto l’amministrazione straordinaria per Smart Bank. Come annunciato in un comunicato, Via Nazionale ha adottato una misura di intervento precoce non solo nei confronti della banca di investimento digitale ma anche di Cirdan Group, con sede a Milano. L’obiettivo? Assicurare “un adeguato presidio dell’operatività del gruppo” e “ripristinare condizioni di sana e prudente gestione”.
illimity in pista per rilevare Smart Bank
Ora qualcosa inizia a muoversi. Stando a quanto ricostruito da Il Sole 24 Ore, sul tavolo dei due commissari nominati dalla banca centrale (Enrico Ajello e Andrea Guaccero) ci sarebbero tre offerte per rilevare Smart Bank: quella di illimity, l’istituto fondato da Corrado Passera, quella di una piccola banca popolare del Centro Italia e infine una finanziaria spagnola. È presto per dire se le proposte sul piatto avranno un seguito, considerando anche i diversi interessi delle parti coinvolte. Nelle intenzioni di illimity, tecnicamente il soggetto più strutturato per concludere l’acquisizione, c’è l’ingresso nel business dei certificati, settore su cui la fintech commissariata si era mobilitata. Tra l’altro, qualora estendesse il perimetro d’attenzione oltre il business dei crediti deteriorati, non si esclude che illimity possa coinvolgere nelle riflessioni anche i soci di riferimento, ovvero Cirdan Capital Management che a sua volta controlla Cirdan Group.
Gli altri soggetti in gara per Smart Bank
Quanto alla finanziaria spagnola, si tratta di un soggetto attivo nei prestiti personali legato ad alcuni finanziari russi. Secondo le ricostruzioni, sarebbe in pista per rilevare Smart Bank con l’obiettivo di entrare nel mercato italiano, tema che fa sorgere qualche dubbio considerando che “il commercio di licenze bancarie, come noto, non è certo visto di buon occhio dalla Vigilanza”, scrive il quotidiano economico-finanziario. C’è infine la piccola banca popolare attiva nel Centro Italia, la cui discesa in campo sembra invece più ragionevole. In questo caso, l’acquisizione della fintech commissariata potrebbe rientrare in un disegno più ampio in vista di una futura trasformazione in spa.
Smart Bank: cos’è successo alla banca
Come evidenziato da We Wealth nell’ambito del consueto aggiornamento mensile sui migliori conti deposito, i prodotti di Smart Bank non sono attualmente presenti sui principali comparatori online ma solo sul sito della banca. Una fonte vicina alla vicenda ha confermato però che nell’ambito della misura di intervento precoce di amministrazione straordinaria – della durata di un anno, prorogabile – l’intermediario resta pienamente operativo. Pertanto, la banca continua a svolgere la sua normale attività e può anche aprire nuovi conti correnti, alle condizioni e nei termini tempo per tempo deliberati.
Cosa significa per i clienti
“Se sei correntista o se hai dei conti deposito Smart Bank non farti prendere dal panico: al momento l’attività ordinaria non avrebbe subito alcuno stop e questi prodotti sono garantiti dal Fondo interbancario a tutela dei depositi (consorzio di diritto privato costituito nel 1987 su base volontaria e divenuto successivamente obbligatorio dal 2011, ndr) fino a 100mila euro a correntista”, rassicura anche Altroconsumo in una recente nota. Ciò significa che, nel caso in cui per esempio due o più depositanti abbiano un conto cointestato presso la stessa banca, ogni cointestatario potrà godere di una copertura massima di 100mila euro; se invece un soggetto detiene, oltre al conto cointestato, anche altri conti presso lo stesso istituto, la copertura massima di 100mila euro si applica all’insieme dei depositi intestati o cointestati.
“Naturalmente, ti consigliamo di non superare questa cifra e di valutare la possibilità di cambiare conto. Nel caso dei conti deposito, se non ne hai, non farti attrarre dai rendimenti offerti; se li hai, nella maggior parte dei casi non puoi chiedere il rimborso anticipato perché non offrono questa possibilità e non ti resta che attendere la loro naturale fine”, aggiunge Altroconsumo. Smart Bank aveva infatti riacceso la “gara” dei rendimenti sui depositi con una versione dei suoi conti deposito vincolati step up a 5 anni con interessi fissi incrementali fino all’8,25%. Come tutti gli altri strumenti di questo tipo offerti dalla fintech, il conto deposito consente ai clienti di chiedere un anticipo di liquidità; in altre parole, possono ottenere un finanziamento per un ammontare fino al 70% dell’importo investito a fronte di un interesse flessibile di 2% sopra Euribor a 3 mesi. Intanto, continuerebbero a maturare l’interesse sull’intera somma investita originariamente nel conto deposito e potrebbero utilizzare la liquidità ottenuta per altre esigenze finanziarie o personali.
(Articolo aggiornato il 21 giugno 2024)