Mille Miglia: “Tutto il Paese si svegliava nel cuore della notte”
Un percorso a forma di 8, un circuito tutto italiano, da Brescia a Roma e ritorno, attraversando gemme del nostro Paese, la Mille Miglia ha sempre fatto sognare e parlare dell’Italia nel mondo. Una gara di velocità in origine, dove la puzza di benzina, il fremito della competizione e dell’indubbio pericolo si mescolava al design e all’eleganza. Tutto il Paese si svegliava per la partenza nel cuore della notte, un Paese dove ancora ci si spostava con cavalli e biciclette, e la macchina era un sogno.
Le fotografie di Rudy Mailander esposte in quattro collezioni di auto storiche
Le fotografie scattate nei primi anni Cinquanta da Rodolfo “Rudy” Mailander (1923-2008) sono protagoniste di una mostra in diverse tappe, quasi come la gara stessa, che mettono insieme quattro delle grandi istituzioni museali italiane dedicate all’auto: il Museo Mille Miglia di Brescia, il Museo Nicolis di Villafranca di Verona, il Museo Fratelli Cozzi di Legnano e il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, con il supporto della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica che, dal 2018, promuove la cultura delle automobili d’epoca, soprattutto quelle utilizzate nelle competizioni sportive.
1000 Miglia by Mailander. Fotografie dal 1951 al 1954 ci trasporta nell’entusiasmo dell’Italia del dopoguerra, quella piena di ambizioni e di successi, il cui stile ancora fa parlare.
Il regista Roberto Rossellini nel 1953 partecipa alla gara insieme al direttore della fotografia Aldo Tonti su una Ferrari 250 MM Vignale Spider, Courtesy of Revs Institute, Rodolfo Mailander Photograph Collection
Storia di Rudy Mailander, fotografo di automobili
Rudy Mailander iniziò giovanissimo a fotografare automobili: nato a Milano, la sua facilità con le lingue straniere gli permise di entrare in contatto con la stampa e le case automobilistiche internazionali. Freelance, riuscì a catturare con la sua Leica la rinascita dello sport come pure uno spaccato della società di allora, con tutto l’ottimismo elettrizzante del momento.
Incontro fondamentale quello nel 1958 con Karl Ludvigsen, giornalista e storico dell’industria e dello sport automobilistico: i due saranno legati da una grande amicizia, scriveranno libri insieme e l’americano acquisterà l’archivio fotografico del milanese, probabilmente salvandolo da una possibile dispersione. Nel 2011 tutto confluì al Revs Institute, istituzione imprescindibile per gli appassionati di auto storiche, con sede a Naples, in Florida: il museo ospita una splendida collezione di auto, la biblioteca è immensa e l’archivio contiene oltre 2 milioni di fotografie.
Brescia, Museo Mille Miglia
Il Museo Mille Miglia di Brescia deve essere il punto di partenza, come lo era la gara che partiva da Viale Venezia, poco distante: con sede nell’antico monastero di Sant’Eufemia, l’istituzione ha aperto le sue porte nel 2004 accogliendo non solo gli appassionati di auto storiche e della celebre corsa ma diventando anche un punto di riferimento per la città. Le fotografie aggiungono alle splendide auto esposte un senso di nostalgia ma anche di orgoglio per un passato glorioso e elegante, quello di Roberto Rossellini al voltante della Ferrari nel 1953.
Vittorio Marzotto, da solo alla 1000 Miglia nel 1954, Courtesy of Revs Institute, Rodolfo Mailander Photograph Collection
La mostra di Verona
Al Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica di Villafranca di Verona, fondato nel 2000 e una delle cento più importanti collezioni di auto d’epoca del mondo, sono protagonisti i fratelli Marzotto, giovani e elegantissimi vincitori della corsa più di una volta. Sono esposte fotografie che con la grande chiarezza tipica di Mailander parlano di un tempo passato e diventano anche un’ottima scusa per visitare una delle più emozionanti esposizioni private al mondo dedicata all’ingegno umano applicato alla tecnologia e al design: oltre 200 auto d’epoca, 114 biciclette, 104 motociclette, 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 102 macchine per scrivere, cimeli della Prima e Seconda Guerra Mondiale, modellismo e una rara collezione di 106 volanti di Formula 1.
La 1900 di Carlo Croce e Luigi Castello, 1952, Courtesy of Revs Institute, Rodolfo Mailander Photograph Collection
La mostra di Legnano
Andando invece verso ovest, il Museo Fratelli Cozzi di Legnano, non lontano da Milano, si dedica ovviamente all’Alfa Romeo, passione che ha portato Pietro Cozzi a collezionare dal 1955 esemplari rarissimi e spesso unici del marchio. La bellezza delle Alfa Romeo coinvolte nelle gare dei primi anni Cinquanta certamente non passò inosservata all’occhio di Rudy Mailander!
Gilberte Thirion controlla il cofano della Gordini T15S nel 1954, Courtesy of Revs Institute, Rodolfo Mailander Photograph Collection
Mailander al MAUTO di Torino
L’itinerario si conclude al MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che celebra i protagonisti di questi anni indimenticabili della Mille Miglia, così come furono visti e fotografati da Mailander: piloti, team manager, ingegneri, giornalisti, tecnici… Scatti preziosi che ritraggono Enzo Ferrari, Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Alberto Ascari e Gilberte Thirion. Ancora una volta, un’occasione anche per perdersi nella collezione del museo che, fondato nel 1933, comprende oltre 200 auto originali, raccontando con eloquenza l’evoluzione storica dell’invenzione che ha cambiato il mondo.
La mostra è indubbiamente il risultato del grande lavoro e dell’entusiasmo di Monica Mailander Macaluso, figlia di Rodolfo e Presidente della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica.
PS.: Un suggerimento finale è quello di guidare con prudenza da una sede all’altra, ascoltando Mille Miglia di Lucio Dalla.
Nei musei:
Nazionale dell’Automobile di Torino, www.museoauto.com, fino al 29 settembre 2024;
Mille Miglia di Brescia, www.museomillemiglia.it, fino al 13 ottobre 2024;
Nicolis di Villafranca di Verona, www.museonicolis.com, fino al 13 ottobre 2024;
Fratelli Cozzi di Legnano, www.museofratellicozzi.com, fino al 13 ottobre 2024.