I prezzi del rame hanno evidenziato una corsa al rialzo che non ha trovato ostacoli negli ultimi mesi, arrivando a massimi da sette anni
La Cina è il più grande importatore di rame. Ha mostrato negli ultimi giorni una forte espansione delle attività nel settore delle costruzioni
Sta per iniziare un nuovo ciclo, lo preannuncia il rame
Ci sono alcuni asset che raramente occupano la scena da protagonisti, ma il cui andamento preannuncia il futuro. Uno di questi, è il rame. Nell’ultimo periodo, il prezzo del minerale è aumentato del 50% rispetto ai minimi registrati a marzo 2020. «I prezzi del rame hanno evidenziato una corsa al rialzo che non ha trovato ostacoli negli ultimi mesi arrivando a segnare nuovi massimi degli ultimi sette anni», osserva Filippo Diodovich, senior strategist di IG. Il trend sembra essere di lungo periodo, e si lega a diversi aspetti del contesto economico attuale.
Perché stanno crescendo tanto le quotazioni del rame
«Le ragioni dei forti acquisti sul rame sono molteplici», prosegue lo strategist. In primo luogo, «il forte aumento della domanda da parte di alcuni stati che hanno mostrato una ripresa economica forte, un recupero molto veloce dalla crisi pandemica». Un esempio su tutti. «La Cina, il più grande importatore di rame, ha mostrato negli ultimi giorni una forte espansione delle attività nel settore delle costruzioni. Lo registra l’indice Pmi construction, sui massimi dal 2012».
Secondo le rilevazioni di Plenisfer sgr, la domanda aggiuntiva di rame attuale è quantificabile in 5-7 milioni di tonnellate all’anno. In media, la fornitura è di 20-21 mt. Un altro elemento che ha portato al forte rialzo dei prezzi del copper è l’interruzione nell’estrazione del minerale in alcuni siti. L’emergenza coronavirus ha colpito «notevolmente» luoghi come Cile, Perù e Stati Uniti. Fra i maggiori costi connessi all’estrazione del rame si annoverano anche la scarsità di risorse idriche necessarie all’estrazione.