Private banking non significa più solo consulenza sui patrimoni finanziari dei clienti, ma sguardo a 360 gradi su tutto il patrimonio della clientela, artistico, immobiliare o d’impresa”. Questa considerazione di Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca Generali, ben esemplifica la ratio dell’acquisizione della boutique milanese Intermonte Partners Sim, perfezionata dalla banca del Leone nel gennaio 2025. L’operazione era stata annunciata nel settembre 2024, prima delle successive ‘fiammate di risiko’ che avrebbero interessato l’intero comparto bancario italiano. Specializzata nell’investment banking e nel corporate advisory per le piccole e medie imprese, forte di oltre 30 anni di esperienza sui mercati, Intermonte va ad arricchire fortemente in senso strategico l’offerta della private bank guidata da Gian Maria Mossa.
Banca Generali con Intermonte, una mossa vincente per le imprese
Il 95% del mercato italiano usufruisce dei servizi di Intermonte, molto forte anche nella ricerca finanziaria. Conta infatti una media di oltre 700 ricerche l’anno. “L’acquisizione di Intermonte apre le porte a un ventaglio di nuove opportunità per i nostri banker e per i loro clienti imprenditori”, sottolinea Andrea Ragaini, raggiunto da We Wealth. È la prima volta che in Italia una rete di consulenza conclude un’operazione di acquisizione di questo genere nel settore dell’investment banking. “Il pensiero va ovviamente alle sfide legate alla competitività e all’accesso delle imprese mercato dei capitali, ma le sinergie nell’advisory alle pmi si sommano a quelle nella ricerca, nel brokerage grazie all’esperienza della sala di negoziazione e all’expertise del desk derivati nella consulenza e intermediazione di prodotti strutturati”, prosegue il dg.
Per quanto riguarda le sinergie nella consulenza alle imprese, le attese sono elevate, essendo la vicinanza alla clientela imprenditoriale uno dei temi più sentiti da Banca Generali. Che, negli scorsi anni, ha integrato le soluzioni di protezione patrimoniale con un sistema aperto di consulenza per mettere in contatto le pmi con professionisti selezionati, specializzati nei singoli temi di volta in volta rilevanti per l’imprenditore.
Sul fronte dei prodotti, la prima iniziativa della ‘nuova’ Intermonte si concretizzata con il lancio a fine febbraio del nuovo comparto della Sicav lussemburghese di Banca Generali LUX IM Intermonte Italia Large Cap. La boutique milanese continuerà a operare in modo indipendente all’interno del gruppo banca Generali, ma, fanno sapere dall’istituto, potrà contare sulla forza del brand del Leone, su una rete di più di 2.300 private banker territoriali con oltre 100 miliardi di masse in gestione e circa duemila clienti imprenditori.
30 anni di esperienza
Aggiunge Ragaini: “Con Intermonte e i suoi 30 anni di esperienza riconosciuta a tutti i livelli possiamo coprire l’intera catena del valore per andare di pari passo con la relazione di fiducia che i nostri private banker instaurano con i clienti imprenditori”. Del resto, “aprirsi al mercato dei capitali è una necessità sempre più sentita per le pmi italiane nell’attuale scenario di mercato. Con Intermonte possiamo affiancarle sempre meglio anche in questa parte del loro viaggio e più in generale supportarle nella quotidiana ricerca di competitività e crescita che è alla base del mestiere dell’imprenditore”, conclude Ragaini.
Qualche numero: sulle piccole e medie imprese Intermonte vanta una posizione di leadership anche nel brokerage, con oltre il 10% dei volumi scambiati. Nelle operazioni di ipo, evidenzia un track record di tutto rispetto: i sei collocamenti del 2024 (tra cui l’unica dell’anno sul segmento STAR) hanno realizzato una performance media del 46,1% al