Asta Paideia: l’artista nasce dal cuore

Sono in una stanza riparata, dopo aver attraversato un giardino elegante. Cosa? I quadri e le fotografie di 27 artisti. Speciali perché questi ultimi non dipingono o fotografano abitualmente: la loro arte è nella parola, nella musica, nell’ironia. L’occasione è quella dell’inaugurazione dello spazio milanese di Ersel, che in zona Santa Maria delle Grazie ha trovato la sintesi della sua filosofia di wealth management: uno spazio luminoso e svettante senza essere soverchiante, riqualificato da Alfonso Femia secondo il binomio innovazione-sostenibilità.
Le 26 opere (una è di due autori, Claudio Santamaria e Francesca Barra) sono ospitate dalla società in vista di un’asta benefica a favore della Fondazione Paideia, creata nel 1993 dalla famiglia Giubergia, proprietaria di Ersel. Sulle targhette, si possono leggere i nomi di Paolo Conte (qui in apertura), Andy dei Bluvertigo, Carla Signoris, Aldo Baglio (Aldo, Giovanni e Giacomo), Tricarico… Ma com’è nata l’idea di coinvolgere in un’asta benefica d’arte tradizionale artisti non visivi?
«Durante il lockdown mi è capitato di leggere e ascoltare molte interviste. Così ho scoperto che diversi personaggi noti avevano come hobby la pittura, la fotografia, il disegno». Ci rivela Elisabetta Oropallo, curatrice del catalogo d’asta “Artisti si nasce, e io modestamente lo nacqui”, e professionista di lungo corso nel fund rising di elevato profilo (Vidas, Ail). «È stato allora che mi è venuta in mente l’idea di organizzare un’asta benefica a favore della Fondazione Paideia, coinvolgendo tutti questi artisti dalla vocazione molteplice, e chiedendo loro di donare un’opera ciascuno». Alcuni degli artisti coinvolti dipingono di professione, come Andy dei Bluvertigo, Francesco Tricarico. E si vede.
Andy, Bluvertigo, con l'opera The King, 2007. Acrilico fluo su tela, 40cmx40cm
«Daniele Luttazzi ha sempre disegnato, come Virginia Raffaele. La vedova di Giorgio Faletti ha donato un quadro fatto da lui, Pau dei Negrita dipinge con la penna biro. Paolo Conte, si sa, è anche pittore. Carlo Verdone ha l’hobby della fotografia: ha esposto per la prima volta lo scorso anno alla Milanesiana di Elisabetta Sgarbi. Carla Signoris nasce come scenografa», racconta Elisabetta Oropallo. Tutti i lotti partono da una quotazione simbolica di 500€, «in uno spirito di equità e messa in gioco».
Carla Signoris, Figurine Figurate numero 2. 2022, acrilico su tela, cm 50x50
L’asta si terrà il 7 giugno alle 18.30, nello stesso spazio. I partecipanti all’evento potranno ammirare anche l’altra mostra in corso, fino al 26 giugno, nei locali della banca privata: “Torino-Milano, un concetto spaziale”. A cura di Chiara Massimello, l’esposizione è un raffinato e sorprendente dialogo tra le due città, un discorso plastico lungo quattrocento anni, dal barocco all’arte contemporanea, passando per avanguardie e arte povera.
Francesco Tricarico,
La vendita sarà battuta da Cristiano De Lorenzo. Il managing director di Christie’s Italia ricorda che la casa d’aste può vantare «una lunga tradizione di supporto alle cause in cui crede». In più, «questo è un progetto speciale, che ci sta particolarmente a cuore. Siamo contenti di poterlo tenere a Milano: Paideia è nata in Piemonte, ma siamo lieti di poterla accogliere nel capoluogo lombardo. Quella del 7 giugno sarà un’asta giocosa, divertente, con tanto pubblico».
Linus, Light Green, 2022, acrilico su tela, cm 30x40
Fra le opere appese in attesa dell’evento benefico, scorgiamo un ritratto di Linus. «È stato fatto a partire da una foto di Giovanni Gastel (1955-2021, ndr)», rivela Elisabetta. È una felice coincidenza, il fotografo e poeta prematuramente scomparso era un suo caro amico di infanzia, ci sussurra. Aggiunge, «ho lavorato per sette anni con lui. Mi occupavo dello sviluppo della sua carriera artistica, che portava avanti in parallelo a quella commerciale. Era una persona dal cuore enorme. Gentile, molto umana, generosa. Ha lasciato un grande vuoto. È a lui che ho dedicato il catalogo d’asta».
Elisabetta Oropallo, foto Valentina Jana Lai