- Le società che hanno deciso di quotarsi su Euronext Growht Milan dal 2009 a oggi hanno raccolto 6,1 miliardi di euro prevalentemente in aumento di capitale
- Lambiase: “Vediamo prospettive positive per il mercato, anche alla luce dei nuovi strumenti che sono stati lanciati come il Fondo di fondi di Cdp”
Il segmento di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita, l’Euronext Growth Milan, si è confermato il principale canale di raccolta di capitali negli ultimi anni. Uno scenario in controtendenza rispetto al mercato principale, dove il numero di delisting è cresciuto significativamente. Come raccontato a We Wealth da Anna Lambiase, ceo di Ir Top Consulting, le società che hanno deciso di quotarsi dal 2009 a oggi hanno raccolto 6,1 miliardi di euro prevalentemente in aumento di capitale. “È il segno di un’evoluzione culturale a favore dell’equity che sta interessando tutti i settori, con l’obiettivo concreto di supportare la crescita economica e occupazionale come un importante strumento alternativo al canale creditizio in grado di diversificare il sistema di finanziamento delle imprese”, osserva l’esperta.
“Un elemento rilevante che emerge dalle analisi del nostro Osservatorio sui capital markets è legato al grande contributo che Egm ha dato alla crescita del mercato regolamentato con 28 società che hanno perfezionato il translisting su Exm/Star”, racconta Lambiase. “La capitalizzazione complessiva al translisting era pari a 7,3 miliardi di euro, mentre oggi le 25 società ancora quotate sul mercato principale capitalizzano complessivamente 12,6 miliardi di euro, registrando una performance media pari a +79%. A livello regionale la Lombardia si configura come la prima regione per numero di società (38%), seguita da Lazio (12%) ed Emilia Romagna (8%)”, aggiunge.
L’effetto tassi sulle quotazioni in Borsa
L’incremento dei tassi di interesse cui abbiamo assistito negli ultimi anni, continua l’esperto, ha “certamente avuto un impatto sulle quotazioni in Borsa, in misura maggiore nei settori più sensibili ai costi di finanziamento”. Sul mercato Euronext Growth Milan tali effetti sono stati tuttavia mitigati rispetto al mercato principale: dal 2020 a oggi il mercato ha visto 73 nuove aziende quotarsi, con una capitalizzazione che è passata da 5,9 miliardi di euro agli attuali 8,5 miliardi anche grazie a misure come i Pir o il credito di imposta che hanno favorito l’accesso al mercato dei capitali. Analizzando il periodo compreso tra il 2017-2024, l’operazione media di Ipo presenta una capitalizzazione di 34,3 milioni di euro, un flottante di circa il 25% con una raccolta di 8,4 milioni in aumento di capitale per il 93%. I settori più rappresentati sono quello dell’industria (22%) seguita da tecnologia (19%) e servizi (16%), evidenzia Ir Top Consulting.
Come funziona il Fondo di fondi di Cdp
Considerata la nuova traiettoria dei tassi di interesse, un minore costo del denaro è “in genere correlato a una maggiore propensione all’azionario”, dice Lambiase. “In tal senso vediamo delle prospettive positive per il mercato nel futuro anche alla luce dei nuovi strumenti che sono stati lanciati”, afferma l’esperta. Tra questi, segnala il progetto di Cdp “Fondo di fondi”, fondo nazionale strategico che nasce per favorire la liquidità e l’attrattività del mercato azionario italiano. “Potrà sottoscrivere quote o azioni di Oicr che investono prevalentemente in società italiane di media e piccola capitalizzazione con un potenziale impiego di 350 milioni di euro che arriveranno a 700 milioni grazie al coinvolgimento di investitori privati, con un periodo di investimento minimo di cinque anni”, spiega Lambiase.
“Anche gli investimenti realizzati su Egm da Invitalia con il Fondo cresci al sud hanno contribuito in maniera rilevante allo sviluppo del mercato dei capitali sulle aziende growth del sud, che oggi rappresentano il 18% della capitalizzazione complessiva del mercato Egm (29 aziende), occupano oltre 4.400 dipendenti e generano un fatturato complessivo pari a 1,6 miliardi di euro”, continua l’esperta. Senza dimenticare “Quota Lombardia”, l’incentivo della Regione Lombardia volto a sostenere le pmi che puntano alla patrimonializzazione e alla crescita attraverso la quotazione in Borsa e che si somma al “Bonus Ipo” statale finalizzato a coprire con un contributo a fondo perduto una parte significativa dei costi associati alla quotazione e ai primi anni di mantenimento della stessa.
Egm: le Ipo del 2024
Il 2024 ha intanto registrato un andamento positivo in termini di nuovi sbarchi in Borsa: al 30 ottobre sono state 18 le Ipo, per una raccolta di 158 milioni di euro. In particolare, sono approdate su Euronext Growth Milan: Adventure, Bertolotti, Distribuzione elettrica adriatica, Cogefeed, Egomnia, Espe, Finance for food, Gt talent group, I.CO.P, Kruso capital, Litix, Mare engineering group, Misitano & Stracuzzi, Next geosolutions Europe, Novamarine, Palingeo, Predict e Soges group. “Il nostro ufficio studi rileva un potenziale upside medio dei titoli in portafoglio superiore al 115% ai prezzi attuali”, sostiene inoltre Lambiase. “Gli investitori stanno allocando sempre maggiori risorse verso società con esplicite politiche Esg (Environmental, social, governance) e rendicontazioni di sostenibilità. Questo trend è visibile anche sul mercato Egm, dove i capitali raccolti possono essere orientati a investimenti per valorizzare la transizione del proprio modello di business verso un modello sostenibile o ancora ad azioni concrete derivanti dallo sviluppo della cultura della sostenibilità”.
Le prospettive di guadagno
Guardando ai prossimi mesi, Ir top consulting prevede un’accelerazione del trend di Ipo, con i nuovi settori dei collocamenti che saranno rappresentati da intelligenza artificiale, healthcare, cleantech energy e industrytech. “Negli scorsi mesi abbiamo assistito a rendimento inferiore alle aspettative sul mercato Egm ma pensiamo che – grazie ad alcuni dei fattori citati come il taglio dei tassi di interesse, il Fondo dei fondi e le agevolazioni legate alla quotazione il mercato – possa tornare a crescere; specie verso quei titoli appartenenti a settori che hanno grandi potenzialità di sviluppo ancora inespresse”, dichiara Lambiase. Poi conclude: “Sono diverse le aziende che da Ipo hanno fatto registrare performance di grande rilievo. Tra queste le migliori del mercato sono state Adventure +750% (quotatasi nel 2024), Fope +696% (2016), Intred +372% (2018), Redelfi +356% (2022) e Altea Green Power +325% (2022). Nel complesso i titoli che catalizzano maggiormente l’interesse degli investitori sono quelli caratterizzati da fondamentali economico-finanziari in crescita, redditività a doppia cifra e indebitamento contenuto”.