Accrescere il patrimonio, ottimizzare la fiscalità e investire nella crescita delle aziende Italiane. Per gli investitori che cercano una soluzione capace di creare valore per sé e per la collettività, i Piani individuali di risparmio (Pir) rappresentano un’interessante opportunità di investimento. Questi strumenti dedicati alle persone fisiche residenti in Italia infatti, non solo offrono vantaggi fiscali significativi, ma mirano anche a stimolare l’economia reale del paese, sostenendo le piccole e medie imprese (pmi) italiane.
Alessio Guerriero, Responsabile Wealth management Divisione privati e Poe del Gruppo Bcc Iccrea e David Karni, Responsabile Portafogli d’Investimento di Bcc Risparmio&Previdenza ci spiegano come funzionano.
PIR: cosa sono…
I Pir sono stati introdotti dal Governo in Italia nel 2017, con il principale obiettivo di sostenere le pmi, che rappresentano una parte fondamentale dell’economia italiana che spesso incontrano difficoltà nell’accesso ai finanziamenti attraverso i canali tradizionali.
“La crisi finanziaria globale – spiega Guerriero – aveva infatti mostrato i limiti di un’eccessiva dipendenza dalle banche, e i Pir rappresentavano un modo per diversificare e stabilizzare il flusso di capitali verso le imprese. Un secondo obiettivo sottostante alla creazione dei Pir è promuovere una cultura di investimento tra i risparmiatori italiani, incentivandoli a investire nel tessuto economico locale. Investendo in Pir, infatti, i risparmiatori sono incoraggiati a mantenere i loro investimenti per un periodo di 5 anni, contribuendo così alla stabilità e alla crescita sostenibile delle imprese. Questo approccio non solo favorisce le aziende, ma aiuta anche i risparmiatori a pianificare meglio il proprio patrimonio finanziario, offrendo contemporaneamente anche importanti vantaggi di natura fiscale”.
e come funzionano…
Ciascuna persona fisica fiscalmente residente in Italia può sottoscrivere uno o più fondi Pir con un limite di investimento annuo pari a 40.000 euro e un ammontare complessivo investibile pari a 200.000 euro. Ogni Pir, quindi, può avere un solo titolare.
“I Pir – spiega Karni – devono investire principalmente in strumenti finanziari di imprese italiane o di imprese comunitarie con stabile organizzazione in Italia. Gli investimenti devono seguire una specifica allocazione normativa: almeno il 70% del fondo, infatti, deve essere investito in titoli di società quotate italiane o comunitarie e di questo 70%, almeno il 25% deve essere allocato in titoli non presenti nell’indice il Ftse Mib, il principale indice borsistico italiano. Infine, non meno del 5% deve essere investito in small cap non quotate né nel Ftse Mib né nel Ftse Mid”.
A chi si rivolgono
I Pir sono pensati per un ampio bacino di investitori privati, ma tendono ad attrarre in particolare determinate tipologie di clienti con specifiche caratteristiche e esigenze.
“In primo luogo – spiega Karni – i Pir sono strumenti pensati per risparmiatori privati, anche senior, che desiderano investire i loro risparmi in modo più strutturato e con un orizzonte temporale a medio-lungo termine e sono particolarmente indicati per coloro che cercano una maggiore diversificazione del proprio portafoglio di investimenti. I Pir, infatti, permettono di accedere a una vasta gamma di settori economici e ad aziende italiane che potrebbero non essere presenti in altri strumenti di investimento più tradizionali”.
Dal momento che investono in pmi, occorre ricordare che essi possono offrire opportunità di crescita ma anche comportare un certo livello di rischio.
“Per questo i Pir sono adatti a investitori con una propensione al rischio moderata – aggiunge l’esperto della Sgr del Gruppo Bcc Iccrea – che comprendono i potenziali benefici e i rischi associati a tale tipologia di segmento. E’ bene ricordare però che gli eventuali rischi possono essere mitigati effettuando ingressi graduali nello strumento, attraverso i piani di accumulo periodici. Infine, i Pir sono rivolti anche a quei risparmiatori che desiderano supportare l’economia nazionale e locale e che hanno particolarmente a cuore alla responsabilità sociale e alla crescita economica del proprio paese. Il Gruppo Bcc Iccrea è notoriamente un partner storico e fondamentale per le pmi italiane, grazie alla sua presenza capillare sul territorio”.
Vantaggi Fiscali
Come precedentemente accennato, il vantaggio conseguibile in termini di ottimizzazione fiscale è una delle caratteristiche più attrattive dei Pir.
“In primo luogo – osserva Guerriero – per beneficiare delle agevolazioni fiscali le somme devono essere mantenute investite per almeno 5 anni: così facendo, i rendimenti generati non saranno assoggettati alla tassazione sui redditi finanziari. Inoltre, gli strumenti finanziari detenuti nel Pir sono esentati dall’imposta di successione, cosa che li rende particolarmente attraenti per coloro che intendono ottimizzare la propria posizione fiscale e aggiungere un tassello alla propria pianificazione successoria”.
L’offerta Pir del Gruppo Bcc Iccrea
Bcc Risparmio & Previdenza mette a disposizione della clientela del Gruppo due fondi Pir, Investiper Italia Pir 25 e Investiper Italia Pir 50.
“Per quanto concerne il primo strumento – spiega Karni – esso è un fondo flessibile che investe principalmente in strumenti finanziari di imprese italiane o di imprese comunitarie con stabile organizzazione in Italia. La sua composizione tipica include circa il 30% in azioni e il 70% in obbligazioni. Mira a bilanciare il rischio con una diversificazione degli investimenti, prevalentemente nel mercato italiano. Il fondo “Investiper Italia PIR 50” è anch’esso un fondo flessibile, ma con una maggiore esposizione azionaria rispetto al PIR 25. Investe in una combinazione di fondi orientati verso strumenti finanziari di imprese italiane e comunitarie. È adatto a risparmiatori interessati alla crescita del capitale investito con una percentuale maggiore di investimento in azioni, pari a circa il 50% del portafoglio”.