- Il 79% dei gestori di fondi globali ritiene probabile che l’economia mondiale si stia avviando verso il cosiddetto soft landing, un atterraggio morbido dell’economia
- Montagnani: “Neutralizziamo il nostro posizionamento tattico sul segmento azionario. Ci riallineiamo con i mercati, surfando quest’onda fino alla fine dell’anno”
Il 79% dei gestori di fondi globali, stando ai dati di Bank of America citati da Vontobel wealth management in occasione della presentazione del suo Investment outlook 2024, ritiene probabile che l’economia mondiale si stia avviando verso il cosiddetto soft landing: un atterraggio morbido, ovvero un rallentamento della crescita economica che non si trasforma tuttavia in recessione. “Uno scenario di questo tipo è sovrastimato”, dichiara Mario Montagnani, senior investment strategist multi asset della società di investimento svizzera.
“Affinché uno scenario di soft landing si verifichi, occorrerebbe un massiccio aumento della produttività”, continua Montagnani. Analizzando quanto accaduto dal 1960 a oggi, risulta infatti evidente come ogni volta che le banche centrali hanno aumentato i tassi di interesse con una tale intensità, il risultato è stato nella maggior parte dei casi una recessione. Non è accaduto verso la metà degli anni ’90, quando l’economia fu abbastanza forte da resistere ai diversi incrementi del costo del denaro grazie all’aumento della produttività e alla forte evoluzione dal punto di vista tecnologico con l’introduzione dei personal computer. Accadrà lo stesso con l’intelligenza artificiale? “Ci sarà un impatto, ma non nel breve termine”, dice l’esperto.
Fonte: Lseg, Vontobel, dati al 10 settembre 2024
A dimostrare il fatto che lo scenario di atterraggio morbido è sopravvalutato, continua Montagnani, contribuiscono anche i dati sulle insolvenze sui prestiti con carte di credito negli Stati Uniti, in costante aumento come evidenziato nel grafico sottostante. Ma anche la situazione dei prestiti auto, simile a quella registrata nel 2008. Tra l’altro, la maggior parte delle economie sensibili ai tassi di interesse – come la Svezia – sono sotto pressione.
Come posizionarsi tatticamente?
“Alla luce di questo scenario, abbiamo deciso di neutralizzare il nostro posizionamento tattico sul segmento azionario”, dice Montagnani. “Attenzione, non vuol dire che usciamo e vendiamo azioni, svuotando i portafogli. Ma ci riallineiamo con i mercati, surfando quest’onda fino alla fine dell’anno”. Gli Stati Uniti, aggiunge l’esperto, restano interessanti, anche in scia all’evoluzione tecnologica cui stiamo assistendo. “Quanto agli alternativi, abbiamo una visione molto positiva sull’oro, che ha registrato una performance eccezionale negli ultimi 18 mesi”, afferma l’esperto, sottolineando come un indebolimento del dollaro e un abbassamento dei tassi potranno favorire il metallo giallo. “L’altra asset class a cui siamo molto legati sono le insurance linked securities, ovvero le obbligazioni legate alle catastrofi naturali. E infine le obbligazioni dei mercati emergenti, che offrono lo stesso rendimento delle obbligazioni high yield ma con un rating qualitativo nettamente migliore”, dichiara Montagnani.
Fonte: Lseg, Vontobel, dati al 10 settembre 2024
Come investire sui bond adesso
In sostanza, conclude, la parola chiave è “cautela”: rimanere investiti, ma stando attenti a essere ben diversificati. A intervenire infine sui bond è anche Gianni Piazzoli, cio wealth management di Vontobel wm. “La parte breve americana mostra dei rendimenti che tenderanno a scendere. Sulla parte lunga, a fronte di qualche incognita politica, tenderei a essere leggermente più cauto. Precisando un aspetto: ormai gli spread del credito si sono compressi a livelli tali che, anche in base alla propensione al rischio di un investitore, occorrerebbe chiedersi se è adeguatamente remunerato quel rischio. Quando osserviamo spread così sottili sulla parte investment grade e high yield, tanto vale cercare rendimenti altrove, come la componente degli emergenti o dei cat bond”, afferma Piazzoli. E il Btp? “Lo guardiamo con particolare attenzione”, dice il cio. “Ricordando che il sistema Italia resta spesso indietro rispetto ad altre economie”.