Nel quarto trimestre, Meta ha riportato vendite in crescita del 25% a 40,1 miliardi e con utile netto triplicato a 14 miliardi e un margine operativo raddoppiato al 41%
Dopo la grande corsa del 2023, cosa ci dice finora il nuovo anno sulle Magnifiche 7 azioni tecnologiche? Il quadro appare molto più variegato
Nel giro di poche ore Meta Platforms ha aggiunto alla sua capitalizzazione di mercato 270 miliardi di dollari, con un balzo di Borsa arrivato a superare il 21%. Il titolo ha raggiunto un nuovo massimo storico a 279,50 dollari e, al momento di pubblicazione, risulta in rialzo del 155% negli ultimi 12 mesi al 2 febbraio.
Nel quarto trimestre, Meta ha riportato vendite in crescita del 25% a 40,1 miliardi e con utile netto triplicato a 14 miliardi e un margine operativo raddoppiato al 41%. Forte di questi conti superiori alle attese, l’azienda di Mark Zuckerberg, che nel 2022 appariva impantanata nella scommessa del metaverso senza entusiasmare il mercato, ha annunciato per la prima volta la distribuzione di un dividendo in contanti – un evento non comune per le aziende tecnologiche innovative. Nel dettaglio, Meta ha autorizzato un buyback di azioni da 50 miliardi di dollari e introdotto un dividendo trimestrale di 50 centesimi per azione. Basta per giustificare un balzo del 20%?
“Avviare il pagamento dei dividendi segna un cambiamento significativo nella strategia finanziaria della società, riflettendo una trasformazione più ampia nel settore tecnologico”, ha affermato Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, “la distribuzione di un dividendo viene spesso interpretata come un segno della salute e della maturità finanziaria di un’azienda e indica che l’impresa ha raggiunto uno stadio in cui può generare flussi di cassa consistenti e ha sufficiente stabilità finanziaria per condividere i profitti con i suoi azionisti. Per gli investitori che sono stati diffidenti nei confronti delle significative riserve di liquidità di Meta, questa mossa è un gesto rassicurante che la società è impegnata a generare valore per i suoi azionisti”.
Nonostante la crescita, il personale di Meta resterà snello, ha fatto sapere Zuckerberg, dopo che nel 2023 la società aveva già tagliato del 22% il suo organico.
Il focus di Meta sembra orientarsi più sull’utilizzo dell’AI al servizio della tipica attività di advertising: l’azienda intende costruire un’infrastruttura di calcolo avanzata, investendo 94-99 miliardi nel 2024, in aumento dagli 88,15 miliardi dello scorso anno. Nel frattempo, la divisione di Meta focalizzata sul metaverso, Reality Labs, continua perdere denaro con un rosso operativo record di 4,65 miliardi nel quarto trimestre, anche se i ricavi hanno superano il miliardo per la prima volta.
“Non è passato molto tempo da quando Meta ha registrato un calo delle entrate per tre trimestri consecutivi nel 2022. Ora si può dire che la società tecnologica ha subito una notevole inversione di tendenza, facendo passi da gigante nell’AI e migliorando il suo business pubblicitario”, hanno commentato gli analisti di eToro, “i recenti risultati finanziari di Meta evidenziano la capacità di recupero e la solidità della posizione di mercato”.
Anche Amazon in spolvero (e arriva l’assistente AI)
L’altra protagonista delle trimestrali tecnologiche è stata Amazon, che nel corso della seduta di venerdì ha guadagnato oltre il 7%. Nel quarto trimestre il colosso dell’e-commerce ha battuto le attese sugli utili per azione, a 1 dollaro contro gli 0,8 previsti, ma anche sui ricavi, pari a 170 miliardi di dollaro contro i 166,2 miliardi previsti. Amazon prevede vendite tra i 138 e i 143,5 miliardi nel primo trimestre, a fronte di una previsione media di 142,1 miliardi.
Entrando più nel dettaglio delle divisioni, il fatturato di Amazon Web Services + cresciuto del 13% a24,2 miliardi nel quarto trimestre, con crescente interesse nei servizi di intelligenza artificiale generativa nonostante la decelerazione della crescita rispetto all’anno precedente. Fra le altre cose, Amazon ha annunciato Rufus, un assistente virtuale di shopping basato su intelligenza artificiale, attualmente in fase di test. Una volta operativo, questo sistema dovrebbe migliorare l’esperienza degli utenti sulla nota piattaforma di e-commerce. Il settore pubblicitario di Amazon ha registrato, invece, una crescita del 27% anno su anno, portandosi a quota 14,7 miliardi.
Apple, vendite giù (come previsto)
Poco entusiasmo a Wall Street, invece, per il primo trimestre fiscale riportato da Apple, che in Borsa ha aperto in negativo per poi riavvicinarsi alla parità. I conti sono comunque risultati superiori alla media delle previsioni, con un Eps a 2,18 dollari (contro i 2,10 previsti), ricavi per 119,58 miliardi (contro 117,91). Nel frattempo, il margine lordo di Apple è salito al 45,9% nel trimestre. Sopra le attese, nel dettaglio, le vendite di iPhone, a 69,7 miliardi, mentre sono risultate meno buone quelle relative al comparto servizi e quelle relative agli iPad. In termini generali le vendite di Apple hanno subito un calo su varie tipologie di prodotto. Per l’iPhone il calo è stato del 13%, anche se l’azienda attribuisce parte di questo calo all’indebolimento della moneta cinese rispetto al dollaro. Giù del 25% il fatturato degli iPad, la cui linea non si è rinnovata nel 2023, mentre i computer Mac hanno avuto una ripresa inferiore al punto percentuale dopo il calo del 34% annuo registrato nel trimestre chiuso a settembre.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Cosa succede ai dividendi provenienti da azioni estere?
Perché investire in tecnologia?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
TROVA IL TUO ADVISOR
Big Tech, come muoversi adesso che le Magnifiche sono solo sei
Dopo la grande corsa del 2023, cosa ci dice finora il nuovo anno sulle Magnifiche 7 azioni tecnologiche? Il quadro appare molto più variegato. Al momento di pubblicazione (2 febbraio a mercato ancora aperto) il titolo Meta sorpassa Nvidia come miglior azione del gruppo da inizio anno, con un balzo del 38,5%, contro il +37% circa di Nvidia. Seguono a distanza Amazon e Microsoft, rispettivamente a 14,9% e +10,6%. Sulla linea di galleggiamento si trovano Alphabet, in rialzo dell’1,6% e Apple, appena al di sopra della parità. Sprofonda giù, invece, Tesla: con un calo superiore al 26% che si è aggravato dopo la pubblicazione degli ultimi conti. In tale occasione il ceo, Elon Musk, aveva segnalato che il mercato dell’auto elettrica sarebbe stato troppo concorrenziale in assenza di dazi protezionistici contro le vetture importate dall’Oriente. Queste indicazioni, peraltro, ricalcano un’analisi che We Wealth aveva pubblicato un anno fa.
La spinta ai titoli delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici a cui abbiamo assistito nel quarto trimestre è stata di breve durata. “La spinta ai titoli delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici a cui abbiamo assistito nel quarto trimestre è stata di breve durata. Non è rimasta immune nemmeno Tesla, in crollo verticale da inizio anno dopo aver riportato conti che hanno mancato gli obiettivi su tutti i parametri chiave”, hanno commentato gli analisti di eToro per la quale Tesla ha ormai abbandonato le Magnifiche 7. “Tutto il comparto è stato colpito da una combinazione di rallentamento della domanda di veicoli elettrici, preoccupazioni relative all’accessibilità e dal’’aumento delle esportazioni cinesi”, hanno aggiunto, “in tutto ciò, l’attenzione degli investitori ora si concentra sulla tenuta dei margini, dato che sembra essere in atto una guerra dei prezzi tra le big del settore che, al momento, non sta premiando nessuno”.