Ormai manca poco: il 13 e 14 maggio 2023 si terrà l’attesa due giorni di Phillips all’Hôtel La Réserve, The Geneva Watch Auction: XVII. L’asta come sempre presenterà alcuni degli esempi più rari e ambiti dell’orologeria del XX e XXI secolo. La squadra di esperti (ma soprattutto di appassionati…) della casa d’aste riuscirà a superare se stessa e la sfilza di vendite da tutto esaurito ormai giunte ai due anni e mezzo? «L’asta di orologi di Ginevra: XVII è probabilmente l’asta più curata che abbiamo avuto il piacere di organizzare in Phillips», commenta Alexandre Ghotbi, head of watches, Continental Europe & Middle East. «Abbiamo selezionato circa 200 orologi degnidi far parte del nostro catalogo per la loro qualità, rarità, interesse e rilevanza generale».
Sogni inavvicinabili? No: «Ce n’è per tutte le tasche, da quelle dell’appassionato in erba al collezionista più esperto e facoltoso». Ma quali saranno i tesori che i collezionisti si disputeranno? Impossibile elencarli tutti, ma sicuramente alcuni non si possono non citare, come il cronografo Patek Philippe con calendario perpetuo referenza 2499, considerato dai collezionisti un vero e proprio graal orologiero (foto apertura e sopra): è uno degli orologi più importanti e iconici della seconda metà del XX secolo. Del gruppo Patek Philippe fanno pure parte un pezzo in oro giallo di prima serie (stima 800.000-1.600.000 franchi).
Il Patek in oro rosa
Un pezzo di seconda serie in oro rosa, uno dei pochi esemplari conosciuti (1.500.000-3.000.000 franchi) e una terza serie appartenuta a Mel Blanc, il doppiatore noto per il suo lavoro come voce di Bugs Bunny e Daffy Duck (350.000-500.000 Chf).
Un altro straordinario segnatempo di Patek Philippe è la referenza 3448 calendario perpetuo in oro bianco, «probabilmente unica, completa del suo certificato di origine originale» (500.000-1.000.000 franchi).
Poteva mancare Rolex? No di certo. La selezione Rolex comprende uno dei modelli più rari e stupefacenti del marchio ginevrino: la referenza 6270, un Daytona manuale in oro giallo con diamanti baguette riccamente incastonati e quadrante pavé, di cui si conosce solo una manciata di esemplari (1.200.000-2.400.000 Chf).
Non solo Rolex e Patek
Di Vacheron Constantin si segnala il 222 “Jumbo” in oro bianco, un modello finora sconosciuto che cambia borsa. Si tratta dell’unico esemplare conosciuto in oro bianco, come confermato dal Certificato di Autenticità Vacheron Constantin (100.000-200.000 franchi).
Audemars Piguet arricchisce la proposta con un cronografo d’epoca, eccezionalmente conservato, con indicazioni complete del calendario in oro giallo, di cui si conoscono solo otto esemplari al mondo (stima 150.000-300.000 franchi).
Un altro pezzo forte dell’asta è rappresentato da uno degli orologi più rari realizzati dalla celebre A. Lange & Söhne: il Datograph in platino, realizzato in una edizione limitata a 10 esemplari per il rivenditore milanese Pisa nel 2004. Quello offerto a Ginevra da Phillips si distingue dagli esemplari di “normale” produzione per il suo quadrante monocromatico argentato (la forchetta di stima si attesta a 100.000-200.000 Chf).
Come sempre, l’offerta Phillips si completa con un florilegio di orologeria indipendente, di cui la casa da molti anni è sostenitrice. I collezionisti più sofisticati e curiosi potranno sbizzarrirsi nella disputa per ottenere queste creazioni artigianali rare, se non introvabili.
Solo per fare una citazione: un pezzo eccezionale sarà l’orologio da tasca Philippe Dufour Grande & Petite Sonnerie N°1. Realizzato per Audemars Piguet all’inizio degli anni Ottanta, riveste una grande importanza storica: si tratta del primo orologio mai realizzato da Dufour e firmato sulla placca superiore, sotto il quadrante (stima 400.000-800.000 franchi). Sarà presente in vendita anche un iconico “Simplicity” con cassa in oro bianco da 34 mm, stimato fra i 250.000 e i 500.000 franchi.