Ci sono scoperte archeologiche che, quando fatte, gettano una nuova luce su quello che si pensava di sapere: in altre parole riscrivono semplicemente una, se non “la”, storia. Negli ultimi anni, ve ne sono state molte di tale portata. Ecco una carrellata delle 10 scoperte recenti più incredibili.
La tomba della regina Neith: gli ultimi scavi nell’antica necropoli di Saqqara hanno riportato alla luce un tesoro inestimabile, composto da 100 mummie e 300 sarcofaghi. Tra questi c’è anche quello di una regina egizia, di cui fino ad oggi non se ne conosceva l’esistenza. “Abbiamo scoperto che il suo nome era Neith” ha dichiarato a Live Science l’egittologo Zahi Hawass, ex ministro delle antichità della nazione. “È sorprendente riscrivere letteralmente ciò che conosciamo della storia, aggiungendo una nuova regina ai nostri archivi”.
La prima scritta della storia: a quando risale la prima scritta della storia dell’umanità? Che cosa recitava? Nel 2016 un team di archeologici nel sito di Tel Lachish, in Israele, ha ritrovato un minuscolo pettine d’avorio, risalente al 1700 a.C, con incisa la seguente frase: “Possa questa zanna estirpare i pidocchi dei capelli e della barba”.
L’uomo dei ghiacci: 30 anni fa sulle alpi italiane fu scoperto Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio: una mummia dell’Età del rame, vecchia di 5300 anni. Un recente studio pubblicato su Holocene ha riscritto la storia di come Ötzi sia arrivato a giacere nel burrone del passo Tisenjoch, dove è stato trovato dagli escursionisti nel 1991. In precedenza, i ricercatori sostenevano che l’uomo fosse stato rapidamente ricoperto dal ghiaccio glaciale dopo essere stato ucciso da un colpo di freccia. Il nuovo studio propone che Ötzi non sia morto nel burrone, ma sia stato trasportato lì dal ghiaccio che si è scongelato e congelato nel corso di molti anni. Tale scoperta, secondo gli studiosi, sarebbe un indizio che molte altre mummie potrebbe essere conservate nei ghiacci.
Il Tempio di Poseidone: un team di archeologi greci e austriaci sostiene di aver trovato il Tempio di Poseidone, descritto dall’antico scrittore greco Strabone nel suo volume enciclopedico Geographica. La scoperta del santuario dedicato al dio greco del mare è avvenuta presso l’acropoli dell’antica città di Samikon, nota anche come Samicum, un centro che, secondo l’autore greco, era la capitale religiosa della “Anfiziona deifica”, alleanza di stati nella regione della Triphylia nel Peloponneso.
Il tunnel che porta a Cleopatra: gli archeologi hanno scoperto un tunnel scavato nella roccia sotto l’antico tempio egiziano di Taposiris Magna, che potrebbe condurre alla tomba perduta di Cleopatra, ultima sovrana dell’Egitto tolemaico dal 51 al 30 a.C. Il tunnel di 4.265 piedi, situato a 43 metri di profondità è stato descritto come un “miracolo geometrico” dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano.
I primi americani: negli ultimi due decenni gli archeologi hanno scoperto una serie di siti che dimostrano che gli uomini fossero arrivati nelle Americhe già 16.000 anni fa. Alcuni studiosi hanno esplorato siti che hanno fornito date ancora precedenti, ma altri ricercatori hanno messo in dubbio la legittimità di queste scoperte, sostenendo che gli artefatti recuperati non sono inequivocabilmente opera di mani umane. Ora, la datazione al radiocarbonio di materiale associato a impronte umane fossilizzate al White Sands National Park ha dimostrato che le persone vivevano in Nord America già 23.000 anni fa.
Argento vichingo: a Täby, un comune a nord di Stoccolma, è stato portato alla luce un tesoro di argento vichingo, descritto dagli archeologi sul posto come una scoperta unica nella vita. Gli archeologi, un team di specialisti sotto contratto con i Musei Storici Nazionali svedesi, hanno scavato sotto il pavimento in legno decaduto di un edificio in un insediamento dell’età vichinga e hanno scoperto un piccolo vaso di ceramica. All’interno vi erano otto anelli da collo, due anelli da braccio, un anello da dito, un paio di perle e 12 ciondoli a forma di moneta depositati in un sacchetto di lino.
La tomba di Re Teti: cento anni sono passati da quando l’archeologo britannico Howard Carter portò alla luce la tomba del re Tutankhamon nella Valle dei Re, vicino a Luxor. A un secolo da quel leggendario ritrovamento, le tombe dei sovrani dell’antico Egitto continuano a produrre nuove scoperte. Zahi Hawass, noto egittologo ed ex ministro di Stato egiziano per le Antichità, ha dichiarato alla NBC News che gli ultimi ritrovamenti riguardano non solo i generali e i consiglieri di Re Tut, ma anche il faraone stesso. “Teti era venerato come un dio nel Nuovo Regno e tutti volevano essere sepolti accanto a lui”, ha detto Hawass a NBC News a proposito del primo re della Sesta Dinastia, che regnò per circa 12 anni tra il 2300 e il 2181 a.C.
Gli aquiloni del deserto: negli anni Venti del secolo scorso, i piloti della Royal Air Force britannica hanno registrato i primi avvistamenti di quelli che hanno soprannominato aquiloni del deserto: enormi disegni scolpiti nel terreno roccioso. Da allora gli archeologi hanno discusso sullo scopo di queste raffigurazioni, che appaiono in diverse aree geografiche ed epoche, risalenti al Neolitico (10.000-2.200 a.C.) in Giordania, alla prima età del Bronzo (3.300-2.100 a.C.) nel deserto del Negev in Israele e all’età del Bronzo (2.100-1.550 a.C.) in Armenia. Nel marzo 2022, il Journal of World Prehistory ha pubblicato “The Use of Desert Kites as Hunting Mega-Traps”, studio che dimostra come gli aquiloni fossero usati come trappole per la caccia.
Il sale dei Maya: la recente scoperta di antiche cucine per realizzare sale, rinvenute sott’acqua in un parco nazionale del Belize, sta fornendo agli archeologi nuove informazioni sul ruolo del sale nell’economia Maya. In uno studio pubblicato su Antiquity gli antropologi della Louisiana State University Heather McKillop e E. Cory Sills hanno documentato quattro strutture sottomarine con pali e tegole all’interno del Paynes Creek National Park che avrebbero avuto proprio questa funzione. Oltre che per dare sapori ai cibi, il sale veniva utilizzato da Maya per conservare gli alimenti in un clima tropicale.