Questo fine settimana ho ripensato spesso ad alcune frasi che mi ha detto la collega l’altro giorno non sapendo come incasellare alcuni pezzetti. Poi ho unito alcuni puntini e il disegno mi è apparso chiaro.
Nella nostra professione serve la storia? Si e no, dipende da cosa si intende.
Se guardiamo i rendimenti storici possono darci un’idea, una guida. Non possono però certo essere il metro di scelta esclusivo.
Quello che è successo è possibile che ricapiti? Si. È probabile? Non sempre. Le enormi trasformazioni che abbiamo vissuto negli ultimi due anni ne sono la prova.
Io ho fatto il liceo classico, in pratica per buona parte di quei cinque anni traducevo versioni dal latino e dal greco. Quando hai sedici anni non ci pensi a cosa ti possa insegnare per il futuro un simile lavoro. Eppure poi te ne rendi conto, e ringrazi quei professori tanto severi che ti hanno insegnato che le parole e il contesto fanno la differenza. Ogni versione era una storia da capire, prima che da tradurre. Vertere, appunto. Con i limiti rigorosi della sintassi e della morfologia. Quanti pomeriggi, sere e mattine passate a declinare parole che poi avrò trovato si e no tre volte. Esercizio di memoria e di precisione ma che si fa al ginnasio (in greco proprio palestra). Ci si allena perché il bello viene dopo, quando l’abilità non è più solo ricordare o essere precisi ma adattare il tutto all’autore, al contesto, alla storia. Si passa di livello.
Quando si fa consulenza si ha bisogno proprio di tutto questo: all’inizio allenamento per conoscere, capire e ricordare e poi utilizzare il tutto in un contesto nuovo. A farla da padrone le famose soft skills di cui tanto si parla.
Quindi si, in questo caso serve eccome la storia. La propria, che ha fatto arrivare a questo punto. Anche, e soprattutto però, quella del contesto. Quella che ti raccontano le persone.
Ognuno ha una storia e unire la propria con quella dei clienti è la vera magia che porta ad una relazione professionale soddisfacente.
Così, in modo armonico e sincronico, si possono raggiungere grandi obiettivi da entrambe le parti. Una preziosa lezione per tutti coloro che credono, ignorando molti fattori, che il liceo classico o le lauree in lettere antiche siano inutili. Noi facciamo la storia perché lei stessa ci appartiene, anche se con accezioni diverse.Â