La crisi sanitaria ha affossato la dinamica dei prezzi. Ma già prima dell’emergenza
l’inflazione era molto bassa
Dal 1999 a oggi l’aumento dei prezzi al consumo nei paesi avanzati è stato del 42%. Nei Paesi emergenti è del 251%
Nel 1999 il livello assoluto dei prezzi nei paesi emergenti era un terzo di quello dei
Paesi avanzati: oggi siamo a tre quarti. Finché questo processo di livellamento continua, l’inflazione nei paesi avanzati rimarrà contenuta
due “poteri”: il potere dei produttori nella fissazione dei prezzi stessi, e il potere dei lavoratori nella fissazione dei salari (la componente principale di detti prezzi). Ambedue questi poteri sono oggi erosi da globalizzazione e tecnologia.
Da quando, alla fine degli anni ‘80, la “forza di lavoro di mercato” raddoppiò nel mondo con l’ingresso di miliardi di persone da Cina, India e Russia, (tre popolosi paesi che andavano scrollandosi di dosso lo statalismo), questa immensa riserva di manodopera era in grado di usare le nuove tecnologie per produrre quasi qualsiasi cosa a costi contenuti. Questo epocale sommovimento portò a pressioni al ribasso sui salari dei Paesi avanzati. I sindacati persero potere, e non solo per l’avvento nell’arena del mercato di lavoratori a basso costo. Anche perché le tecnologie, dall’informatica alle telecomunicazioni, permettevano di usare meno lavoro.
A questa perdita di potere dei lavoratori si aggiunse quella dei produttori: un’impresa di rubinetti della Val Trompia deve sempre fare i conti col fatto che, in questo ‘maledetto’ mondo globalizzato, c’è sempre da qualche parte un dannato produttore che può fabbricare un rubinetto con lavoro a basso costo. E a questo si aggiunge un aumento di potere dei consumatori: grazie a internet e al commercio online i consumatori possono potenzialmente passare in rassegna, seduti davanti al Pc, tutte le offerte del mondo e trovare la più conveniente.
Le ragioni della bassa inflazione appena menzionate sono fondamentali, e riguardano i freni sia all’inflazione da domanda che all’inflazione da offerta. Ma c’è una terza ragione, di solito ignorata. L’inflazione ha due dimensioni, equivalenti, se vogliamo, alla distinzione fra flussi e fondi: la variazione dei prezzi, cioè l’inflazione propriamente detta, e il livello assoluto dei prezzi in ogni Paese. Chiamiamo quest’ultimo aspetto: “inflazione da vasi comunicanti”.
Cosa vuol dire? La globalizzazione sta spingendo verso un livellamento dei livelli assoluti dei prezzi fra paesi emergenti e paesi emersi. Prodotti che sono costati un pugno di riso vengono a far parte dei panieri dei prezzi nei Paesi avanzati. Dal 1999 a oggi l’aumento dei prezzi (al consumo) nei paesi avanzati è stato del 42%: nei Paesi emergenti del 251%. Si può calcolare, con qualche eroica ipotesi, che nel 1999 il livello assoluto dei prezzi nei paesi emergenti era un terzo di quello dei Paesi avanzati: oggi siamo a tre quarti. Finché questo processo di livellamento continua – e sta continuando, dato che nuovi Paesi emergenti a basso costo del lavoro si aggiungono ai ‘vecchi’ emergenti – l’inflazione nei paesi avanzati rimarrà bassa.
(Articolo apparso sul numero di novembre del magazine We Wealth)