Transizione energetica, dinamiche demografiche, innovazione, effetti climatici. I grandi cambiamenti globali, che definiranno la nuova normalità, sono una variabile fondamentale negli investimenti che guardano al lungo periodo. Aiutano a individuare i catalizzatori del rendimento e allo stesso tempo a contenere il rischio, integrando anche il tema della sostenibilità. Eppure, spesso rimangono concetti astratti che non si traducono in strategie concrete di investimento. Com’è dunque possibile farlo? Anthony Eames, Responsible Investment Strategist di Calvert Research and Management, illustra l’approccio utile per cogliere i grandi cambiamenti e affrontare le sfide del futuro, condividendo la lunga esperienza di Calvert (gruppo Morgan Stanley IM), leader mondiale nell’investimento responsabile.
Di fronte a un mondo in continua evoluzione e alle sfide del futuro, come si propone Calvert?
Con radici nell’investimento responsabile che risalgono al 1982, cerchiamo di generare rendimenti d’investimento favorevoli per i clienti, allocando il capitale in modo coerente con le migliori pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG) e attraverso un impegno strutturato con le società in portafoglio. Perché crediamo che il nostro scopo sia quello di offrire agli investitori ritorni interessanti concentrandosi al tempo stesso sulle esigenze di lungo termine del nostro pianeta e della società. La valutazione delle società da una prospettiva ESG è da decenni al centro del processo di investimento di Calvert e proprio questo approccio integrato ci fornisce un vantaggio unico nella creazione di portafogli che offrono sia rendimenti significativi sia un cambiamento globale positivo.
In che modo esattamente?
Il nostro approccio integrato è frutto di una combinazione di processi: un focus su rendimenti d’investimento competitivi, una ricerca approfondita sulle questioni ESG finanziariamente rilevanti che hanno un impatto sulle aziende, sull’ambiente e sulla società, e una tradizione di lunga data di impegno aziendale volto a migliorare le operazioni aziendali, la misurazione e la rendicontazione degli impatti tradizionali e non finanziari.
Partiamo dalla ricerca ESG, che definite approfondita. Come avviene?
Crediamo che le migliori società da inserire in portafoglio sono individuate non solo attraverso un’analisi tradizionale, ma anche un’analisi di sostenibilità con metodologia proprietaria che si basa su migliaia di dati in continua evoluzione. Il nostro processo di ricerca ESG è articolato in cinque fasi. Innanzitutto, definiamo gruppi di riferimento molto specifici, raggruppando le aziende non solo per settore, fonti di reddito o capitalizzazione, ma anche per rischi ESG condivisi. Questo ci permette di fare confronti più pertinenti tra le società. In secondo luogo, sviluppiamo una tesi d’investimento per identificare i rischi e le opportunità ESG attuali ed emergenti nell’orizzonte d’investimento, così da ottenere una valutazione prospettica del rischio e del rendimento.
Nella terza fase, costruiamo un modello strutturale per misurare la performance di ciascuna società sulle questioni ESG, utilizzando specifici indicatori di performance chiave (KPI), come le emissioni di carbonio o l’utilizzo dell’acqua. In questo modo ci assicuriamo di concentrarci sulle questioni ESG che hanno il potenziale di influenzare la performance aziendale. Successivamente, valutiamo e classifichiamo ogni titolo calcolando un punteggio, sulla base di una valutazione combinata dei rischi e delle opportunità ESG a livello di società, di settore e di esecuzione. Infine, esaminiamo e monitoriamo accuratamente le nostre tesi di investimento, i nostri modelli e le nostre conclusioni, coinvolgendo non solo gli analisti ESG ma anche gli analisti fondamentali e i gestori di portafoglio per una valutazione completa.
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Ciò che distingue Calvert è anche un engagement attivo. Come si traduce?
Calvert ha una lunga tradizione di collaborazione con le imprese in cui investe, per incoraggiarle a migliorare la loro performance finanziaria a lungo termine e il loro comportamento e partecipare così allo sviluppo di una società più sostenibile. Ad esempio adottiamo un confronto diretto con il management delle aziende, esprimendo la nostra preoccupazione o sostegno su determinate pratiche e favorendo il dialogo su tematiche ESG. Allo stesso tempo, sfruttiamo le partnership con governi e ONG per promuovere investimenti responsabili e collaboriamo con partner per promuovere un cambiamento positivo in aree chiave. Insomma, l’impegno attivo, sia con ampi mercati sia con singole società, è una parte fondamentale del nostro approccio per raggiungere tre obiettivi chiave: allineare la governance e la gestione agli interessi degli investitori e degli stakeholder, affrontare le questioni ESG in cui la responsabilità dell’impatto è distribuita su più società e modificare le norme ESG del mercato per affrontare il rischio sistemico.
Questo approccio ha portato all’elaborazione di soluzioni di investimento differenziate. Come si articola la vostra offerta?
Vantiamo una delle più grandi e diversificate famiglie di fondi comuni di investimento responsabili, che comprende strategie azionarie, di reddito, alternative e multi-asset. In particolare, sono otto le strategie disponibili agli investitori italiani, tutte classificate come articolo 9 ai sensi della normativa UE 2019/2088, altrimenti conosciuta come Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). Quattro i fondi azionari parte della suite “Select”, con diverse aree geografiche di riferimento: dagli Stati Uniti all’Europa, fino ai mercati sviluppati globali e quelli emergenti. Tre invece le strategie tematiche, la prima focalizzata sul clima, la seconda sulla questione diversità, equità e inclusività e la terza sulla transizione. Abbiamo poi un fondo obbligazionario sui green bond che guarda all’intero mondo. Grazie a quest’ampia gamma di soluzioni oggi Calvert gestisce quasi 40 miliardi di dollari (36,2 miliardi di dollari al 30 giugno 2023).
Articolo tratto dal n° di novembre di We Wealth.
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