Vedere offerte a tassi elevati, quali quelle pubblicizzate su conti deposito, o rendimenti
nominali positivi dei Titoli di Stato anche sulle durate più brevi, può sembrare “la
soluzione”… ma siamo proprio sicuri che sia così? Stiamo valutando tutti i rischi e tutte le
opportunità? E nel medio termine, come saranno gestite le mie finanze?
Sicurezza e tutela spesso non sono solo rappresentate da un numero, da un tasso di
rendimento, ma anche (e soprattutto) da una efficace diversificazione degli investimenti
e da una pianificazione per obiettivi (a cosa mi servono i miei vari investimenti? Su quale
orizzonte temporale? Che rischio di oscillazione sono disposto ad accettare?).
L’importanza del consulente finanziario
Senza una guida, un consulente finanziario professionista, è difficile realizzare una
pianificazione del proprio patrimonio efficace, che consenta di raggiungere i propri obiettivi di
vita, di tutela e di accrescimento del patrimonio.
Da soli, infatti è facile cadere in quelli che sono noti come “bias”, ossia errori, cognitivi, ossia
essere “vittime delle proprie emozioni”. Che è quello che ci spiega quella branca della
finanza nota come “finanza comportamentale”.
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Il ruolo fondamentale della finanza comportamentale
I principi di finanza comportamentale possono essere molto utili per migliorare le proprie
decisioni di investimento, poiché tengono conto di come le emozioni e i comportamenti
umani influenzano le scelte finanziarie.
Ecco alcuni modi in cui la conoscenza della finanza comportamentale mi aiuta a consigliare
al meglio chi si affida alla mia consulenza per investire sui mercati finanziari:
1. Comprensione dei bias (errori) cognitivi: i comportamenti degli esseri umani sono
spesso influenzati da errori cognitivi, come l’overconfidence (sovrastima delle
proprie capacità), la paura delle perdite e la tendenza a seguire la folla.
Riconoscere questi errori è fondamentale per prendere decisioni più razionali ed
evitare errori comuni, ed è mio compito farli emergere e “renderli palesi” a chi
investe sotto la mia guida, di modo che ne sia cosciente.
2. Diversificazione: La finanza comportamentale sottolinea l’importanza della
diversificazione dell’investimento per ridurre il rischio. Gli investitori spesso
tendono a sovraesporre i loro portafogli a un singolo titolo o settore a causa
dell’eccessiva fiducia o dell’inerzia.
3. Controllo delle emozioni: la paura e l’avidità sono emozioni che possono portare a
decisioni di investimento impulsive. Imparare a controllare le emozioni – grazie a
una guida che ci aiuti a individuarle, e grazie all’autocontrollo – è un’altra delle chiavi
per prendere decisioni più razionali ed evitare di comprare o vendere gli
strumenti finanziari in modo irrazionale.
4. Pianificazione strategica (di medio/lungo termine): la finanza comportamentale
sottolinea l’importanza di avere una prospettiva di medio/lungo termine. Gli
investitori spesso reagiscono in modo eccessivo alle fluttuazioni a breve termine dei
mercati: mantenere una visione strategica aiuta ad evitare scelte impulsive
basate su eventi che invece hanno impatti di breve termine.
5. Evitare l’eccessiva attività di trading: il trading frequente può comportare costi
elevati e riduzione dei rendimenti. La finanza comportamentale suggerisce di
evitare l’eccessiva attività di trading e di adottare una strategia di investimento
a medio/lungo termine, bilanciando il portafoglio solo quando realmente
necessario.
6. “Automatizzare” le decisioni attraverso i piani di accumulo: un modo per evitare
l’interferenza delle emozioni nelle decisioni di investimento è automatizzarle!
Stabilendo, ad esempio, un piano di investimento automatico (mensile, trimestrale,
annuale…), noto come “piano di accumulo”, che consente di acquistare
regolarmente quote di fondi comuni d’investimento, “mediando” il prezzo di entrata e
mitigando in tal modo la volatilità e quindi il rischio.
7. Educazione finanziaria: Investire nella propria educazione finanziaria può sembrare
una perdita di tempo, ma è esattamente il contrario! Questo non significa che si
debba diventare degli esperti, ma che riporre fiducia nella propria guida nel
mondo degli investimenti è più facile se conosciamo almeno le nozioni di base
di quel mondo, ad es. se sappiamo distinguere la differenza tra i vari strumenti
finanziari, comprendere la natura dei diversi rischi degli investimenti, ecc. Un
investitore più educato finanziariamente è più consapevole delle scelte che condivide
col proprio consulente finanziario. Per questo motivo, dedico sempre un tempo
sufficiente al tema dell’educazione finanziaria.
In sintesi, utilizzare la finanza comportamentale nell’approccio con chi si affida a me come
professionista nella consulenza finanziaria mi permette di aiutarlo/a a diventare un
investitore più consapevole e razionale, riducendo gli errori comuni basati sulle
emozioni.
Ovviamente, nessuna strategia di investimento è infallibile, e ci sono sempre rischi associati
agli investimenti. Ma questo, io credo, non fa che rafforzare tutto quanto sopra: consulta
sempre un professionista, ossia un consulente finanziario, prima di prendere
decisioni di investimento.