In questo senso mi sento di applaudire le novità introdotte dal legislatore nazionale relativamente ai Pir con l’introduzione dei cosiddetti Pir alternativi che ritengo possano costituire un valido strumento per convogliare capitali verso l’economia reale. Il legislatore ha l’occasione, in questo quadro emergenziale, di accelerare riforme e processi produttivi che, per i più disparati motivi, erano stati solo marginalmente interessati da riforme attese da anni. Basti pensare in questo senso, a titolo meramente esemplificativo, a quanto poco fosse stato fatto, prima del covid-19, sul fronte del lavoro agile (smart working) e a quanto invece sia stato fatto nelle settimane immediatamente successive al lockdown così da semplificare burocraticamente e incentivare, anche fiscalmente, l’adozione di tale forma di lavoro capace (i) nell’immediato a contrastare efficacemente il virus e, soprattutto (ii) nel medio-lungo periodo di ripensare, in prima battuta, l’organizzazione del lavoro (vedi dimensioni degli uffici) e, in secondo luogo la stessa progettazione urbana (vedi mezzi di trasporto e infrastrutture in generale) con inevitabili vantaggi sociali e ambientali (meno smog, più tempo libero e maggiore flessibilità).
In tempi non sospetti, gennaio 2019, il Parlamento europeo aveva deliberato l’avvio del “Piano InvestEu” che accorperà i molteplici strumenti finanziari dell’Ue attualmente disponibili per sostenere gli investimenti nell’Unione, rendendo più semplice, più efficiente e più flessibile il finanziamento dell’Ue di progetti di investimento in Europa. Un ruolo centrale nel progetto InvestEu dovrà essere assolto dal “Fondo InvestEu” che nelle intenzioni del legislatore dovrà consentire di mobilitare investimenti pubblici e privati tramite una garanzia del bilancio comunitario di 38 miliardi di euro. InvestEu, in continuità con l’Efsi, suo predecessore, dovrà concentrarsi su quattro grandi aree tematiche:
- piccole e medie imprese (pmi);
- infrastrutture sostenibili;
- ricerca e innovazione;
- investimento a impatto sociale.
InvestEu mira ad accelerare gli investimenti legati alle infrastrutture sociali supportando così progetti in settori quali la salute, l’educazione e il social housing considerati come archetipi di una società più equa e sostenibile.
In questo quadro socioeconomico, l’industria del risparmio gestito è chiamata a uno sforzo cruciale: essere un acceleratore dei cambiamenti globali verso un’economia più sostenibile, inclusiva e responsabile.