“Dove posso investire senza rischiare” e “tu che sei del settore (finanziario) dimmi dove investi per fare soldi”.
Dal 2008 in poi i tassi di interesse sono solo scesi. Effetto degli interventi delle Banche Centrali che, a partire dalla crisi dei subprime fino ai giorni d’oggi, hanno avuto una generosità che ha toccato livelli mai visti prima.
Ho colleghi che hanno cominciato di recente a lavorare nel mondo della finanza e che dunque hanno esperienze solo in tale contesto, e non hanno mai vissuto situazioni diverse in cui, per effetto ad esempio di inflazione galoppante, i Policy Maker dovessero intervenire alzando i tassi.
Eppure, nonostante sia passato ormai più di un decennio dall’ultima volta in cui i Titoli di Stato avevano rendimenti ritenuti accettabili e in un contesto in cui potevano venire considerati porto sicuro, ancora oggi la ricerca del “tasso di interesse” è viva dentro molti risparmiatori (non investitori).
Quindi a questo punto entra in gioco la seconda domanda: “tu che sai…. Dimmi dove posso fare i soldi…”
I rendimenti sono dove si producono gli utili, quindi nell’economia reale che cresce sempre con il progresso, nell’economia rappresentata dalle aziende che sono in grado di generare utili e quindi è nei mercati azionari che c’è la fonte dei rendimenti.
Come facciamo ad intercettare questa crescita? Facilissimo: diversificando, adottando comportamenti virtuosi e contenendo le emozioni. La resistenza alle emozioni diventa più importante rispetto alla scelta del fondo. Un caso che ricordo bene perché riportato anche nei libri di testo, è quello del fondo Magellano gestito dal noto Peter Lync: tale fondo in più di 10 anni riuscì ad ottenere un rendimento medio annuo intorno al 30%.
Nonostante ciò più della metà dei sottoscrittori dello stesso fondo hanno perso valore perché tendevano a comperare dopo il rialzo e a vendere nei ribassi. Le interferenze emotive sono spesso penalizzanti. E’ sempre e solo sufficiente essere coerenti con la pianificazione finanziaria nel rispetto degli orizzonti temporali impostati e condivisi. Solo in questo modo si raggiungeranno risultati importanti.
Quindi, se ho diversificato, se ho adottato metodi automatici e virtuosi di approccio al mercato che mi aiutano a bannare le emozioni, credetemi che non serve andare alla ricerca di scorciatoie e chissà che alchimie, basta aspettare e lasciare che il tempo e il mercato facciano il loro lavoro.
Anche noi “uomini di finanza” facciamo così!