«Sono nato in una famiglia laica e col tempo ho sentito l’urgenza di trovare qualcosa in cui potessi credere e trovarmi a mio agio. Mettere in discussione tutto quanto conoscevo per trovare risposte e serenità interiore è stato un processo inquieto e severo. Il mio personale legame con la spiritualità è il risultato di questo viaggio artistico e si fonda sulla consapevolezza che la Terra ha donato la vita a tutto quello che mi circonda».
Courtesy David Servan-Schreiber
«Il lusso evoca sempre un senso di grossa spesa, ma l’arte come forme di espressione del sé è inestimabile. Il mondo del lusso e quello dell’arte sono sempre stati in aperta conversazione. In quanto millennial, sono stato testimone dell’inclinazione dei marchi del lusso a promuovere questo dialogo e del fatto che in tal modo essi siano diventati dei veri catalizzatori culturali. È in questa luce che va letta la mia collaborazione con le marche del lusso: per promuovere e migliorare un messaggio comune basato sulla relazione genuina che entrambi abbiamo col nostro pubblico».
Courtesy David Servan-Schreiber
«Provo una particolare ammirazione per coloro che riescono a manipolare i materiali organici e a trasformarli in qualcosa di bello e prezioso. Ho anche una forte passione per il settore dell’ospitalità».
Quando è che tutto ha avuto inizio per te in quanto artista? Ricordi l’esatta prima volta in cui hai capito che eri un artista?
«Ho quattro fratelli e fin da quando ero molto giovane ho sentito la necessità di esprimermi ed esplorare il mio proprio modo di far sentire agli altri i miei pensieri e i miei sentimenti. Ho iniziato a fare graffiti nelle strade di Parigi e la mia arte si è evoluta con me attraverso il tempo e le mie esperienze. Non c’è stato un preciso momento in cui ho sentito che io “ero un artista”, ma sono sempre stato molto consapevole di quanto fosse sfidante vivere della propria arte».
Courtesy David Servan-Schreiber
«La mia serie “Pianeti” ha segnato il momento in cui sono diventato consapevole del fatto che potessi vivere del mio sogno. Ho poi avuto la fortuna di essere supportato da Marine Tanguy e dalla sua agenzia Mtart, che sono state e tuttora sono di incredibile aiuto alla mia carriera».