Alla fine del II trimestre 2020 i premi totali (imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano nel settore danni sono infatti risultati essere in calo del 3,7% rispetto alla fine del II trimestre del 2019
Se alla fine del secondo trimestre 2019 la crescita era pari al 6%, alla fine del secondo trimestre 2020 si è registrata una diminuzione dell’1,7%, soprattutto per effetto del calo registrato nel solo mese di aprile (oltre il 10%)
Alla fine del II trimestre 2020 vi è stato un ulteriore e più evidente calo dei premi (-3,7%) che fa seguito al calo già osservato alla fine del I trimestre (-0,5%)
Gli effetti del Covid-19 si fanno sentire anche sul settore assicurativo e più in particolare sul segmento danni. Alla fine del II trimestre 2020 i premi totali (imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano nel settore danni sono infatti risultati essere in calo del 3,7% rispetto alla fine del II trimestre del 2019.
Il report dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania) ha infatti evidenziamo come il volume raccolto è dunque risultato essere pari a 18,6 miliardi confermando il trend in diminuzione iniziato repentinamente nel mese di marzo (-7%) e attribuibile alla situazione emergenziale legata al diffondersi in Italia, proprio in quel mese, del virus Covid19 che ha pesantemente condizionato i processi di vendita e l’operatività delle imprese di assicurazione. Dopo aver registrato un’ulteriore contrazione su base annua di circa il 16% nel mese di aprile e di quasi il 5% nel mese di maggio, nel mese di giugno 2020 sembra essersi arrestata la decelerazione della raccolta premi dei rami danni che si è contratta di circa l’1% rispetto al mese di giugno 2019. Dall’analisi si nota come tra i primi che hanno registrato un calo ci sono i corpi veicoli terrestri, che alla fine del secondo trimestre 2019 crescevano di quasi il 5%. Nel secondo trimestre si sono fortemente contratti (-4,9%). Pure gli altri rami danni registrano una brusca decelerazione. Se alla fine del secondo trimestre 2019 la crescita era pari al 6%, alla fine del secondo trimestre 2020 si è registrata una diminuzione dell’1,7%, soprattutto per effetto del calo registrato nel solo mese di aprile (oltre il 10%).
Da sottolineare come i premi lordi del portafoglio diretto italiano contabilizzati nel settore danni sono forniti trimestralmente e in via anticipatoria dalle imprese di assicurazione operanti in Italia e dalle rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi europei ed extra europei. A questa rilevazione ha partecipato la quasi totalità delle imprese nazionali e 42 rappresentanze di imprese europee che, in termini di quota mercato, rappresentano circa il 90% del totale dei premi contabilizzati.
Spostando il focus sulla totalità delle imprese italiane, rappresentanze di imprese Ue ed extra Ue, si nota che alla fine del II trimestre 2020 vi è stato un ulteriore e più evidente calo dei premi (-3,7%) che fa seguito al calo già osservato alla fine del I trimestre (-0,5%). Entrambe le diminuzioni trimestrali sono in massima parte attribuibili agli effetti della situazione emergenziale legata al diffondersi del virus Covid-19. Nel solo mese di marzo, infatti, per effetto del lockdown imposto per contrastare il dilagare della pandemia, i premi danni si sono ridotti del 7% ma il calo più consistente si è registrato nel mese di aprile (-16%) e in modo più attenuato nel mese di maggio (-4,8%). Solo nel mese di giugno la situazione di crisi sembra essere parzialmente rientrata e si registra in questo mese una contrazione molto più contenuta e pari all’1%. Da sottolineare come le variazioni infrannuali nei singoli mesi sono state calcolate sulla base di un campione di imprese sicuramente significativo (circa il 90%) ma che comunque non rappresenta la totalità del mercato e, inoltre, non si è trattato di un campione di imprese totalmente omogeneo.
Se alla fine del secondo trimestre 2019 la crescita era pari al 6%, alla fine del secondo trimestre 2020 si è registrata una diminuzione dell’1,7%, soprattutto per effetto del calo registrato nel solo mese di aprile (oltre il 10%)Alla fine del II trimestre 2020 vi è stato un ulteriore e più evidente…
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