- Da inizio anno sono confluiti sul servizio di consulenza a pagamento circa 6 miliardi
- Comparto assicurativo e previdenziale in netta contrazione rispetto al mese precedente
Le reti di consulenza italiane registrano a maggio una raccolta pari a 5,4 miliardi di euro, in crescita del 31,1% rispetto al mese precedente (archiviato con 4,1 miliardi). Il confronto anno su anno restituisce un balzo del +23,5%, secondo l’ultima analisi di Assoreti. I prodotti del risparmio gestito continuano a suscitare l’interesse della clientela, con risorse nette per 1,8 miliardi di euro. Una situazione “in parte collocabile nella graduale distensione delle tensioni di mercato, ma soprattutto nel costante lavoro apportato dal servizio di consulenza finanziaria in ottica di diversificazione del portafoglio, che tiene sempre in conto la propensione al rischio e gli obiettivi di investimento delle singole persone”, sostiene Marco Tofanelli, segretario generale dell’assocazione.
Consulenza a pagamento: chi raccoglie di più
Il focus sul servizio di consulenza a pagamento – ovvero in regime fee only/fee on top – mostra una raccolta superiore al miliardo di euro, per un totale da inizio anno che sfiora i 6 miliardi. I dati disaggregati per società, elaborati da We Wealth nella tabella sottostante dopo il consueto aggiornamento mensile sulle reti quotate, vedono Fineco al top per raccolta netta in consulenza fee only/fee on top con circa 309 milioni di euro. Sul podio anche Intesa Sanpaolo private banking, che registra nel mese una raccolta netta sul servizio di consulenza con fee pari a 233 milioni, e Credem Euromobiliare private banking con 178 milioni. La classifica generale per raccolta netta trova invece nelle prime tre posizioni Fideuram Ispb (1,02 miliardi), ancora una volta Fineco (768 milioni) e Banca Mediolanum (705 milioni).
Risparmio amministrato: l’effetto Btp Valore
Tornando all’analisi complessiva di Assoreti, in particolare sul risparmio gestito, si evidenzia come l’attività di distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento si traduca in volumi netti mensili per 1,1 miliardi di euro, in aumento del +13,3% rispetto al mese di aprile. Il comparto assicurativo e previdenziale, sebbene in positivo per 111 milioni, risulta in deciso calo rispetto al mese precedente (quando i versamenti netti ammontarono a 605 milioni di euro). Quanto al risparmio amministrato, fanno da traino i titoli di Stato con 2 miliardi di euro, in primis il Btp Valore. Positivo il bilancio anche su exchange traded product (268 milioni di euro), obbligazioni corporate (229 milioni) e certificate (184 milioni).