Nel cuore della Valle di Muggio, la prima vera valle prealpina svizzera varcato il confine con Chiasso, si nasconde una delle più interessanti collezioni d’arte contemporanea della Confederazione Elvetica. Situata nel comune di Bruzella (che a oggi conta poco più di duecento abitanti), la collezione di Phil e Rosella Rolla si concentra soprattutto sull’arte minimalista e concettuale americana della seconda metà del ‘900 – ricomprendendo le opere di Robert Rauschenberg, Donald Judd, Sol LeWitt, Dan Flavin, Lawrence Carroll e Walter De Maria – e sul mondo della fotografia moderna e contemporanea, anch’essa interpretata in modo minimalista (ricordiamo qui Thomas Ruff, Hiroshi Sugimoto, Bernd e Hilla Becher, Robert Adams, Edward Weston, Thomas Struth, Pino Musi, Luciano Rigolini e Franco Vimercati).
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Vorresti iniziare a costruire una collezione di arte contemporanea?
Sapere in che proporzione è consigliabile acquistare fotografie?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
TROVA IL TUO ADVISOR
Nato nel 1938 a Madrone (California) da famiglia originaria del Monferrato, Philip Michael Rolla (detto “Phil”) è una persona dalle mille risorse e con una storia affascinante costellata da arte e motori. Da adolescente Phil si appassiona alla motonautica e con l’approvazione del padre Caesar (che acquista i materiali necessari) costruisce la sua prima barca a motore 350cc, seguendo le istruzioni trovate su una rivista specializzata. La barca non è abbastanza performante per gareggiare, ma seguendo il consiglio di un amico (ovvero assicurando la barca, facendo un incidente e ottenendo i soldi del risarcimento) ne acquista un’altra con cui partecipare alle prime gare. Classificatosi ultimo, Phil ha una “rivelazione”: l’elica è e deve essere parte fondamentale delle gare con barca a motore.
Albert Renger-Patzsch
Cactaceae, Echinocereus
vintage gelatin silver print
20.4 × 11.1 cm
Ruth Hallensleben
Untitled, 1950s-60s
vintage gelatin silver print
21.7 × 17.5 cm
Appassionato di disegno e progettazione, si iscrive ai corsi di economia e ingegneria industriale alla Santa Clara University e si laurea nel 1962 con ottimi voti (nonostante l’inizio universitario “burrascoso”). Decide di ripercorrere la strada fatta dai propri nonni (lasciando la promessa di un futuro finanziariamente radioso all’IBM) e arriva a Torino per imparare tutto sul mondo dei motori e applicare le tecniche automobilistiche d’avanguardia anche alle barche. Qui conosce Giovanni Battista Pininfarina (grazie al cugino di sua madre, barbiere di Pininfarina), il “mago dei motori” Virgilio Conrero e lavora come apprendista all’Intermeccanica di Frank Reisner (che al tempo realizzava un particolare tipo di Fiat 500, la Steyr-Puch 500).
I modelli navali in legno di Phil e le fotografie di Tel Aviv di Christof Klute. Foto Alice Trioschi
Apprendendo delle auto, cerca contatti nel mondo della motonautica per vendere le eliche da corsa da lui progettate. Si traferisce sul Lago di Lugano, dove il giro di clienti si amplia e Phil apre nel 1983 la propria fabbrica specializzata in eliche, la Rolla S.P. Propellers. Grazie alla prima moglie Renate Michel, artista ceramista, e ad alcuni amici, si immerge gradualmente nel mondo dell’arte contemporanea.
La scultura di Walter De Maria al pianterreno. Foto Alice Trioschi
Alla Biennale di Venezia del ’76 vede Stone Sculpture di Richard Long e rimane folgorato dalla semplicità dei suoi elementi, conosce e diventa amico dello scultore americano David E. Davis (conoscente di Gertrude Stein) che lo porta a Villa Panza. Durante un viaggio a New York visita la DIA Art Foundation (appassionandosi a Broken Kilometer di Walter De Maria) e il Museo Guggenheim (con una mostra di Joseph Beuys).
Albert Renger-Patzsch
Die Welt der Pflanze, 1935-50s
vintage gelatin silver print
23.5 × 17.2 cm
Ruth Hallensleben
Untitled
vintage gelatin silver print
23.2 × 17.5 cm
Seguono alcuni anni bui: Renate muore prematuramente e Phil s’immerge nel lavoro. A inizio anni ’90, Rolla cerca un professionista che gli prepari una brochure per i suoi primi trent’anni di attività. Così incontra Rosella Zanardini, una giovane donna preparata e determinata che lavora nella redazione di una rivista nautica. Nata a Genova, Rosella è cresciuta tra il mare e la Val Camonica, prima di trasferirsi a Londra e poi Milano cercando fortuna. Phil e Rosella si innamorano e decidono di condividere la propria vita: nel 1993 richiedono di acquistare la Casa delle Guardie di Bruzella (che ancora oggi è la loro abitazione privata e custodisce l’archivio della collezione), mentre nel 1995 diventano proprietari della chiesa sconsacrata di Santa Caterina in Via Borgovico 33, a Como (che dal 2002 al 2008 è stata un fiorente centro culturale, ospitando 25 manifestazioni a tema fotografia). Phil e Rosella iniziano anche a collezionare arte minimalista americana con l’aiuto del gallerista americano Glenn Dranoff. La prima opera acquistata è un “libro sfogliabile” di Robert Rauschenberg (di cui Phil ammira la capacità innovativa), a cui seguono pezzi di Sol LeWitt, Walter De Maria e Donald Judd.
La Stone Sculpture di Richard Long. Foto di Alice Trioschi
Negli anni 2000 i coniugi Rolla si appassionano sempre di più alla fotografia, mezzo artistico che descrive il presente e grazie al quale il fotografo può “scegliere” quale porzione della realtà rendere più rilevante. Collezionano soprattutto fotografia minimalista legata a temi quali architettura, industria e natura. Prediligono fotografi americani, italiani, tedeschi e svizzeri (chiaro è inoltre che di ogni artista cercano di possedere il maggior numero delle opere). Le prime due foto, il dettaglio di un bagno tedesco di Thomas Ruff e l’immagine del mare di Hiroshi Sugimoto (dalla serie Seascapes), sono seguite da molte altre.
Le bottiglie di Levissima di Franco Vimercati. Foto Alice Trioschi
I Rolla decidono di condividere la propria collezione con la comunità circostante, siglando nel 2008 un accordo con il Comune di Bruzella per utilizzare l’ex Kindergarten come luogo espositivo della Fondazione Rolla. Dal 2010 questo spazio luminoso ha ospitato (tra i tanti) gli scatti dei fotografi Josef Sudek, Ruth Hallensleben, Robert Adams, Thomas Ruff, Hiroshi Sugimoto, Thomas Struth, Bernd e Hilla Becher, Pino Musi, Vincenzo Castella, Gabriele Basilico, Catherine Wagner, Walter Zadek, Lucia Moholy, Dorothea Lange, Hans Finsler, Edward Ruscha, Edward Weston, Miroslav Tichý e Willi Moegle. Nel 2022 la Fondazione ha esposto (con la mostra Phil Rolla – where I came from) anche le foto scattate dallo stesso Phil nel 1972 in California, terra oggi completamente cambiata con l’arrivo della Silicon Valley. Oggi il Kindergarten ospita l’interessante (e originale) dialogo tra i fotografi “industriali” tedeschi Albert Renger-Patzsch e Ruth Hallensleben (ben evidenziando la passione dei coniugi Rolla per la fotografia realista tedesca), con accostamenti pensati da Phil e Rosella (con evidente cura e amore per la propria collezione). Come sempre, la mostra è visitabile su appuntamento e se sarete fortunati, sarà Rosella ad accompagnarvi nella visita.
L’ultimo piano con due opere di Donald Judd. Foto Alice Trioschi
Nel complesso, il Kindergarten è un ambiente d’avanguardia, ma anche accogliente e familiare, proprio come la casa dei Rolla. Situata in collina e circondata da alberi di castagno, Ca di Guàrdi nasconde diversi tesori. L’ingresso si apre sullo scalone principale in pietra e ferro battuto, che percorre in altezza tutto l’edificio, sormontato da una luminosa cupola in vetro. Alla base della scala, una Stone Sculpture di Richard Long è circondata da diverse fotografie (quali Bernhardstra?e 2, 1991, di Thomas Ruff). Nelle sale adiacenti, troviamo l’archivio della Collezione Rolla (perfettamente ordinato) e opere incorniciate pronte per essere esposte. Un piccolo studio ospita le fotografie scattate a Tel Aviv nel 2012 da Christof Klute e modelli navali in legno di Phil. Infine, c’è uno spazio dedicato a opere di più grande dimensione, come quella di Walter De Maria (talmente pesante da non poter essere collocate in nessun altro luogo, se non al piano terra). Salendo ai piani superiori si accede alle diverse zone giorno della casa, costellate (tra le tante opere) dalle foto marine di Hiroshi Sugimoto, dalle bottiglie di acqua minerale Levissima immortalate negli anni ’70 da Franco Vimercati, dai ritratti di Rineke Dijkstra, dalla luminosa parete ricoperta dalle Framework Houses (2002) di Bernd e Hilla Becher e dai modelli delle eliche di Phil. É come se ogni opera trovasse a casa Rolla la sua collocazione naturale, come se vi abitasse da sempre. Ogni angolo dell’edificio, con vista sugli alberi della valle, è in dialogo continuo e mai forzato con le opere (basti pensare che sulle scale di casa si trovano delle Cardboard Boxes Rauschenberg). L’ultimo ambiente, quello del sottotetto con cupola trasparente, è più meditativo: delle piccole poltrone si affacciano sulle opere di Donald Judd, illuminate a loro volta dai neon di Dan Flavin.