I mercati azionari globali archiviano un altro anno di rendimenti a due cifre, ma anche quelli obbligazionari sono stati generosi con gli investitori. Wall Street ha trascinato le Borse mondiali, mentre in Europa ha primeggiato Piazza Affari. Nel corso del 2024, i risparmiatori hanno avuto l’opportunità di partecipare all’emissione di due tranche di Btp Valore, una a marzo e l’altra a maggio, con tassi minimi garantiti ancora allettanti, fissati prima che la Banca centrale europea cominciasse a tagliare i tassi di interesse a giugno. Inoltre, i titoli di Stato italiani hanno sovraperformato quelli dell’area euro.
Nel complesso, dunque, gli investitori possono ritenersi soddisfatti, ma non tutte le strategie di investimento si sono comportate nello stesso modo.
Le Borse mondiali hanno guadagnato il 26,1% nel 2024, con quella americana in rialzo del 34,3%. I mercati azionari europei sono saliti del 10,6%, con il listino milanese che ha segnato un +22,8% (dati basati su indici Morningstar al 13 dicembre 2024). L’equity emergente, inclusa la Cina, ha registrato nel complesso un anno positivo, così come quello giapponese. Nel reddito fisso, l’indice Bloomberg Italy Treasury Bond ha corso di più del paniere Morningstar dei titoli dell’eurozona.
I titoli di Stato italiani hanno sovraperformato quelli euro nel 2024
Come è stato il 2024 per i Btp e i titoli di Stato?
Tra i risparmiatori italiani, il Btp Valore ha riscosso ancora un notevole successo, in particolare l’emissione di marzo è stata sottoscritta per un ammontare di 18,3 miliardi di euro. Più tiepida, ma comunque consistente, l’accoglienza del Btp Valore di maggio, con 11,2 miliardi di euro raccolti. Per il primo, il tasso minimo garantito è del 3,25% nei primi tre anni e successivamente del 4%, per il secondo è del 3,35% i primi tre anni e successivamente del 3,90%.
Da giugno 2023, il governo italiano ha promosso quattro edizioni del titolo di Stato riservato ai piccoli investitori, in una fase di tassi di interesse elevati che hanno reso le cedole allettanti.
Btp Valore: caratteristiche a confronto
Nella seconda parte del 2024, il governo guidato da Giorgia Meloni non ha annunciato nuove emissioni di Btp Valore, ma è possibile che nella prima parte del 2025 faccia nuovamente ricorso ai risparmiatori perché si stima che debba rifinanziare 140 miliardi di euro di titoli in scadenza. Tuttavia, i rendimenti potrebbero essere meno appetibili per i sottoscrittori dopo i ripetuti tagli dei tassi di interesse da parte della Bce.
Mentre scriviamo il rendimento del Btp decennale con scadenza marzo 2034 è intorno al 3,2%, in un contesto di restringimento degli spread rispetto al Bund tedesco preso a riferimento per l’eurozona.
Nel corso del 2024, il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi, è passato dai 166 punti di gennaio ai 115 del 16 dicembre, riflettendo un minor rischio percepito per detenere debito pubblico del Belpaese.
Le agenzie di rating hanno espresso un giudizio stabile o in miglioramento nella tornata di aggiornamenti autunnali in considerazione della performance fiscale di quest’anno e dei piani finanziari del governo per il futuro, oltre al quadro economico positivo, anche se in indebolimento in questi ultimi mesi. Secondo gli esperti interpellati da Morningstar, lo spread dovrebbe rimanere in un range di 100/150 punti nel 2025.
I migliori fondi ed Etf del 2024: cosa fare nel 2025
Nel 2024, gli investitori non hanno solo puntato sui titoli di Stato, ma anche sui fondi e sugli Etf. Le stime di Morningstar per l’Europa parlano di una raccolta netta di quasi 342 miliardi nei primi dieci mesi, con il reddito fisso come destinazione preferita, seguito dagli strumenti azionari.
Guardando alle performance delle principali categorie di fondi ed Etf, i migliori risultati sono stati ottenuti dall’azionario Usa large-cap growth (+36% in euro al 13 dicembre), spinto dal boom dell’intelligenza artificiale (IA) e dai cosiddetti Magnifici Sette, che comprendono titoli come Nvidia, Meta Platform, Amazon e Tesla. In generale, investire nell’equity statunitense, non solo nelle società tecnologiche, è stato premiante per gli investitori.
Tra i migliori fondi ed Etf per performance nel 2024, troviamo anche diverse categorie settoriali a partire dalle strategie azionarie specializzate sul private equity. Come ha scritto il BlackRock Investment Institute nel suo Global Outlook 2025, i mercati privati sono candidati a svolgere un ruolo fondamentale nei cambiamenti in atto, consentendo ai portafogli di ottenere un’esposizione alle trasformazioni tecnologiche che i mercati pubblici possono dare solo in parte.
Ad esempio, i mercati privati possono offrire un’esposizione alle aziende in fase di crescita che guidano l’adozione dell’IA e a progetti infrastrutturali di importanza vitale. “Per questo motivo, secondo i dati di Preqin, gli asset gestiti dai mercati privati dovrebbero raddoppiare entro il 2029 rispetto ai livelli del 2023”, si legge nel rapporto.
Le migliori strategie azionarie settoriali nel 2024
Il rally delle banche e della finanza digitale
I fondi e gli Etf azionari con focus sul settore tecnologico sono tra i migliori per rendimento nel 2024, ma anche la cosiddetta old economy ha registrato risultati di tutto rilievo. In particolare, il settore dei servizi finanziari ha guadagnato in media il 30,4% in euro. Le banche, incluse quelle italiane, hanno giocato un ruolo importante, ma un’analisi più attenta rivela che in questa categoria ci sono anche strategie specializzate nella finanza digitale, che comprende le tecnologie innovative, le cripto-attività e l’ecosistema della blockchain.
Infine, a livello di settori azionari, troviamo tra i migliori quello dei metalli preziosi. Le compagnie minerarie hanno beneficiato soprattutto del rally dell’oro, che ha prodotto un miglioramento dei margini di profitto, grazie anche al contenimento dei costi.
Piazza Affari incornicia un altro anno d’oro
Per gli investitori che hanno scelto il mercato azionario italiano, il 2024 è stato un altro anno positivo, con i fondi equity Italy a +15,7% (al 13 dicembre 2024). Protagoniste sul listino milanese non sono solo state le grandi banche, ma anche le speculazioni sulla nascita del cosiddetto terzo polo e il riaccendersi delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A). Ferrari è stato l’altro protagonista indiscusso del rally di Piazza Affari, ma è stato penalizzato da una trimestrale sotto le attese a novembre.
In luce Leonardo, in un contesto in cui la spesa per la difesa è aumentata dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e il riaccendersi delle tensioni in Medio Oriente. I titoli europei del settore aerospaziale e della difesa, inoltre, sono stati uno dei pochissimi settori che hanno registrato un rally in seguito alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, sulle aspettative che la spesa per armamenti possa ancora aumentare.