- Nel secondo semestre gli Etf europei hanno raccolto la cifra record di 52,9 miliardi di euro
- Gli Etf sono stati usati in modo tattico per prendere posizione sul rischio politico delle elezioni francesi
- Gli Etf attivi sono in rapida ascesa, mentre diminuisce l’interesse per sostenibilità e tematici
Mentre tra gli italiani lo strumento d’investimento preferito negli ultimi tempi sembra essere il Btp, in Europa sono gli Exchange traded fund (Etf) a battere ogni record.
Secondo le statistiche Morningstar, nel secondo trimestre gli Etf hanno raccolto 52,9 miliardi di euro, il livello trimestrale più alto nella serie storica della società di ricerca sugli investimenti. Nei primi tre mesi dell’anno, i flussi netti erano stati pari a 45 miliardi.
Di trimestre in trimestre, le strategie passive stanno guadagnando sempre più quote del mercato europeo del risparmio gestito. Un anno fa rappresentavano il 25,2% del patrimonio totale dei fondi a lungo termine (universo che include gli azionari, gli obbligazionari, i bilanciati e gli alternativi), mentre oggi rappresentano il 28,6% (questo dato comprende anche i fondi indicizzati non quotati, ma gli Etf fanno la parte del leone).
Verso un anno record per gli Eft
Guardando in prospettiva, con una raccolta di 98 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno, gli Exchange traded fund domiciliati in Europa sono proiettati verso un anno da record assoluto. Nel 2023, i flussi netti erano stati di poco meno di 144 miliardi e l’anno prima di 79,8 miliardi.
Negli Etf europei oggi ci sono 1,9 mila miliardi di euro, di cui la fetta più consistente è nelle strategie azionarie (1,35 mila miliardi) per l’effetto combinato di nuovi capitali e apprezzamento del mercato, ma quelle obbligazionarie avanzano (402 miliardi di asset), grazie soprattutto ai flussi di sottoscrizioni da parte degli investitori.
I flussi e il patrimonio degli Etf europei dal 2029 a oggi
Perché investire con gli Exchange traded fund?
Gli Etf sono ormai utilizzati per ricoprire diversi ruoli in portafoglio, da fattori costitutivi a esposizioni tattiche. Ad esempio, gli strumenti azionari sono impiegati ormai da anni per investire sui mercati azionari globali e su quello statunitense che costituiscono la parte centrale di un portafoglio. Ma nell’ultimo mese abbiamo avuto un caso eclatante dell’uso in modo tattico.
“La classe di azioni con copertura in dollari dell’Etf iShares France Government Bond ha registrato un grande afflusso una tantum di quasi 500 milioni di euro in vista del primo turno delle elezioni parlamentari in Francia, in quello che è stato un caso da manuale di utilizzo tattico di un Etf per esprimere una posizione sul rischio politico”, afferma José Garcia-Zarate, associate director della ricerca sulle strategie passive di Morningstar.
Gli Etf sostenibili perdono appeal
Nel complesso, la raccolta record degli Exchange traded fund in Europa è stata trainata dai prodotti tradizionali, più che da quello sostenibili o tematici.
Gli Etf che sposano criteri ambientali, sociali e di governance hanno totalizzato 4,7 miliardi di euro, in calo rispetto al primo trimestre e hanno rappresentato il 9% del totale contro il 17% del periodo gennaio-marzo 2024.
“Il calo dell’interesse per gli investimenti sostenibili rispetto ai massimi del 2020-22 riguarda l’intero spettro delle asset class, ma è particolarmente marcato tra gli azionari, dove risiede la maggior parte degli asset e delle offerte di prodotti. I flussi verso questa tipologia di Etf sono stati pari a 3,2 miliardi di euro nel secondo trimestre, in discesa rispetto ai 4,2 miliardi di euro del primo trimestre”, spiega Garcia-Zarate.
Gli Etf sostenibili rappresentano il 20% del patrimonio totale dei replicanti europei, una percentuale che è sostanzialmente rimasta invariata dal 2022.
Tematici: fuori dall’intelligenza artificiale (AI) e dentro la difesa
Si sgonfia sempre più l’interesse per gli Exchange traded fund tematici dopo l’esplosione della popolarità tra il 2020 e il 2021. Nel 2° trimestre di quest’anno, i flussi netti sono stati pari a 230 milioni di euro, in calo dai 350 milioni dei primi tre mesi.
Perde attrattività soprattutto il segmento dei trend tecnologici che ha accusato riscatti per 300 milioni di euro a causa principalmente degli Etf con focus sull’intelligenza artificiale.
Per contro, gli investitori sembrano puntare tutto sul settore della difesa in un contesto di tensioni geopolitiche e aumento della spesa militare da parte dei governi. L’Etf VanEck Defence ha raccolto circa 600 milioni netti nei primi sei mesi dell’anno.
L’ascesa degli Etf attiviì
Se l’interesse per sostenibilità e temi è in calo, cresce quello per gli Etf attivi, che nel secondo trimestre hanno ricevuto flussi netti per quasi 4,1 miliardi contro il 2,1 miliardi del periodo precedente. In sostanza, il 7,7% della raccolta totale è indirizzata verso queste strategie, il cui patrimonio è cresciuto a 38,8 miliardi di euro (era di 28,9 miliardi a fine 2023).
Flussi netti verso gli Exchange traded fund attivi europei
Gli Etf attivi sono ancora un segmento piccolo dell’industria europea, perché gli asset rappresentano solo il 2% del totale, ma hanno già superato, seppur di poco, la quota dei tematici che oggi è scesa sotto il 2%.
Nel segmento degli Etf attivi, c’è una grande vitalità dell’industria degli investimenti per cui gli analisti prevedono un aumento dell’offerta di questi prodotti.
A maggio, Janus Henderson, provider leader di Etf attivi obbligazionari negli Stati Uniti, ha annunciato l’acquisto di Tabula Investment Management, boutique specializzata nel reddito fisso, che gli permetterà di sfruttare la rete di distribuzione e il know-how per penetrare il mercato europeo degli active Etf.
Anche Dws ha fatto sapere di volere espandere la sua offerta per capitalizzare la crescente domanda.
Gli Etf attivi minacciano i big del settore?
Guardando quello che sta succedendo nel resto del mondo, in particolare negli Stati Uniti, gli Eft attivi potrebbero movimentare un’industria che è molto concentrata in pochi grandi emittenti.
Secondo il rapporto Morningstar Global Etf Flows del primo semestre 2024, curato da Sylvester Flood, i primi tre provider (iShares, Vanguard e State Street) controllano da soli il 65% dei 12,4 trilioni di dollari di asset globali degli Etf e i primi 10 detengono una quota di mercato dell’83%. Ma gli operatori più piccoli sono cresciuti più velocemente di quelli storici nella prima metà dell’anno grazie agli Etf attivi: su 157 miliardi di dollari raccolti dagli emittenti minori, 110 miliardi provengono da Etf attivi.
Negli Stati Uniti, la maggior parte degli Exchange traded fund lanciati da gennaio a giugno 2024 è attivo: 219 su un totale di 299. In Europa, siamo lontani da questi numeri, ma potrebbe essere solo una questione di dare tempo al mercato di maturare.