- Banca Mediolanum ha riunito all’Inalpi Arena di Torino 5.500 spettatori tra family banker e dipendenti italiani ed esteri, ospiti istituzionali, analisti finanziari e giornalisti
- Doris: “Con questo progetto ci siamo posti un focus molto elevato: clienti con patrimoni superiori ai 10 milioni di euro, con esigenze complesse”
“Perché”. È il titolo della nuova convention di Banca Mediolanum, che quest’anno ha riunito all’Inalpi Arena di Torino 5.500 spettatori tra family banker e dipendenti italiani ed esteri, ospiti istituzionali, analisti finanziari e giornalisti. Perché. “Non una domanda, ma un’affermazione. Sono i perché che conducono cittadini e cittadine a scegliere la nostra realtà”, spiega l’amministratore delegato, Massimo Doris, in un incontro dedicato ai media a margine dell’evento. Un’occasione, quella odierna, per lanciare “Grandi patrimoni”, una nuova serie di servizi che intende intercettare i bisogni della clientela private.
La nuova gamma di servizi private
Rivolta ai clienti che hanno aderito al servizio di consulenza evoluta “Wealth care premium”, la nuova offerta mira a un’esperienza di gestione patrimoniale personalizzata che unisca protezione, valorizzazione e pianificazione a lungo termine. Nel dettaglio, tra le nuove soluzioni dedicate alle grandi famiglie italiane si colloca l’accesso a un parterre di fondi alternativi selezionati tra gestori globali specializzati in private market e disponibili da inizio 2026, a una più ampia gamma di gestioni patrimoniali con nuove linee di titoli ed Etf (Exchange traded product) e alla creazione di certificate su misura. Introdotte anche linee di finanziamento a condizioni vantaggiose e operazioni di credito specifiche, unitamente al contratto “Wealth care premium” per il risparmio amministrato.
Focus sui patrimoni oltre i 10 milioni
“Il target dei nostri clienti è costantemente cresciuto nel tempo, insieme alla nostra esperienza e ai servizi che offriamo, ma anche all’esperienza dei nostri banker”, racconta Doris. “Il tutto di pari passo con la crescita dell’importanza del marchio Banca Mediolanum, specie dopo il caso Lehman Brothers. Con questo progetto ci siamo posti un focus molto elevato: clienti con patrimoni superiori ai 10 milioni di euro, con esigenze complesse”. L’offerta si inserisce in realtà in un contesto tutt’altro che nuovo per l’istituto di Basiglio, che conta su una quota di mercato di 42 miliardi di euro di clientela a elevata patrimonialità.
“Nasce perché Banca Mediolanum è una realtà estremamente eterogenea, che da anni si pone come un interlocutore privilegiato dei grandi patrimoni”, interviene il direttore commerciale, Stefano Volpato. “È un cantiere aperto, si evolverà nel tempo”, prosegue. Oltre agli strumenti sopracitati, l’offerta introdurrà infatti un nuovo report dedicato ai family office, ovvero uno strumento che “consente di accedere a una visione integrata e dinamica del patrimonio complessivo”, precisa Alberto Martini, direttore wealth management dell’istituto. “Un checkpoint periodico”, aggiunge, per monitorare l’avanzamento degli obiettivi e adeguare il piano strategico nel tempo. Ci sarà poi “Casseforti di famiglia”, una mappatura del patrimonio immobiliare delle holding familiari, e infine una nuova pubblicazione periodica sul contesto macroeconomico e i trend mondiali, utile a contestualizzare la strategia patrimoniale.
La nuova app per family banker
Accolta da un’ovazione dei consulenti finanziari in sala anche la nuova app “Family banker”, che abilita un accesso facilitato alle informazioni operative e ai dati relativi alla relazione con la clientela. Ideata per semplificare e potenziare la gestione del lavoro in mobilità, è il risultato di un percorso di collaborazione tra alcuni consulenti di Banca Mediolanum e il team di sede dedicato. “È costruita per tracciare le relazioni quotidiane con i clienti”, spiega il direttore generale, Igor Garzesi, che annuncia tra l’altro il lancio di due nuovi comparti multi manager a gestione attiva e un nuovo fondo obbligazionario misto area euro interno alla polizza Mediolanum intelligent life plan.
Doris: “L’Ai non potrà mai sostituirvi”
A chiudere la convention è infine nuovamente Doris, con un affondo su risiko bancario e intelligenza artificiale. “Nel nostro settore al momento non si parla d’altro che di risiko”, dice il ceo, ricordando le ultime mosse di Mediobanca, Banca Generali, Mps, Banco Bpm e Unicredit. “Se davvero dovesse concretizzarsi l’operazione di Mediobanca, avremo sicuramente un competitor più forte con cui confrontarci. Ma quando siamo partiti nel 1982 eravamo i più piccoli del mercato, eppure siamo cresciuti. Cercheremo di correre più veloci, innovare di più, aumentare i banker consultant”, rassicura il numero uno del gruppo di Basiglio.
Quanto all’Ai, Doris allontana i timori, ricordando la centralità dei banker. “La tecnologia è e sarà sempre molto importante, ma l’essere umano è e sarà sempre imprescindibile”, afferma l’amministratore delegato. “Gli asset finanziari in mano alle reti di consulenza finanziaria hanno superato il 20% e continuano a crescere. L’Ai non potrà mai sostituirvi, ma vi aiuterà a orientarvi nella marea di dati dei vostri clienti e a costruire relazioni sempre più solide. Abbiamo già avviato una serie di sperimentazioni su questo fronte, partendo dai processi di backoffice”.