A giugno i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta positiva per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, pari a 3,6 miliardi di euro (-12,1% su maggio)
Paolo Molesini: “Mentre il sistema nel suo complesso ha assistito a una concentrazione della liquidità sui conti correnti, il sistema delle reti conferma la propria capacità nel sostenere sia gli interessi dei risparmiatori sia quelli dell’industria del risparmio gestito”
Gian Maria Mossa: “In un momento straordinariamente difficile per le incertezze prima sanitarie e poi economiche, i nostri banker hanno saputo dimostrare le proprie competenze e il valore della professionalità registrando i migliori dati di crescita di raccolta da struttura esistente per la Banca”
Nell’ambito del risparmio gestito, i volumi netti di raccolta continuano a coinvolgere prevalentemente i fondi comuni di investimento, sui quali si confermano i livelli raggiunti nel mese precedente, pari a 1,5 miliardi di euro, con una concentrazione pressoché totale sulle gestioni collettive di diritto estero. Gli investimenti diretti in quote di fondi continuano a privilegiare i prodotti azionari (1 miliardo di euro); il bilancio mensile è positivo anche per i fondi flessibili (238 milioni) e per quelli obbligazionari (145 milioni). Le risorse nette destinate al comparto assicurativo/previdenziale ammontano a 970 milioni di euro, con un trend di crescita congiunturale dell’8,7%; la crescita coinvolge le polizze multiramo (251 milioni) e le polizze vita tradizionali (265 milioni), mentre le unit linked (410 milioni) si confermano sui livelli di maggio. Il saldo delle movimentazioni effettuate sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 583 milioni di euro (+34,4%).
“Il bilancio dei primi sei mesi dell’anno, realizzato in un momento storico straordinariamente difficile, assume una rilevanza ancora più significativa ma non ci lascia sorpresi – ha commentato Paolo Molesini, presidente dell’Associazione – mentre il sistema nel suo complesso ha assistito a una concentrazione della liquidità sui conti correnti, il sistema delle reti conferma la propria capacità nel sostenere sia gli interessi dei risparmiatori sia quelli dell’industria del risparmio gestito”.
La raccolta delle singole reti
Il gruppo Fideuram chiude il sesto mese dell’anno con una raccolta di 902 milioni (749 in risparmio gestito): il bilancio da inizio anno si porta così a quota 5miliardi e 550 milioni di euro. Seguono, nella classifica, il gruppo Fineco con una raccolta di 693 milioni e il gruppo Mediolanum con 336milioni; totale da inizio anno rispettivamente di 4miliardi e 102 milioni e 4milairdi e 205milioni di euro. Il gruppo Allianz registra a giugno 551 milioni di euro in raccolta netta, Banca Generali una raccolta di 509milioni di euro; il gruppo Azimut registra nel mese 168 milioni e il gruppo Mediobanca 61milioni; il gruppo Bnp Paribas raccoglie nel mese 114 milioni, Banca Widiba 121 milioni e IWBank 35 milioni; Deutsche Bank registra 44 milioni di euro.
Il semestre di Banca Generali
L’Istituto guidato da Gian Maria Mossa pubblica i risultati del primo semestre: la raccolta netta nei sei mesi risulta pari a 2,8 miliardi, “in linea con lo scorso anno nonostante le misure di lockdown prima e di distanziamento sociale successivamente in essere”. Le masse totali a fine periodo sono risultate di 68,9 miliardi, sostanzialmente in linea con i 69 miliardi di fine 2019 e in crescita del 10% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. “La performance delle masse ha mostrato una costante ripresa dai minimi di febbraio e marzo. Questo trend in miglioramento prosegue anche nel corso del mese di luglio”, si legge nel comunicato stampa inviato da Banca Generali. La componente gestita e assicurativa nel semestre si è attestata complessivamente a 50 miliardi rappresentando il 72,5% delle masse totali (73,2% a fine anno), in virtù del ritorno di interesse dalla clientela verso le soluzioni gestite e al recupero della performance nel periodo.
In crescita la raccolta semestrale di Banca Mediolanum
Anche il Gruppo Mediolanum pubblica i risultati del primo semestre: la raccolta netta totale è stata positiva per 5.004 milioni, mentre la raccolta netta gestita ha raggiunto i 2.087 milioni, in forte crescita rispetto allo scorso anno grazie alla volatilità dei mercati, “intercettata dalla clientela con l’ausilio della consulenza offerta dai family banker”.