L’accesso ad alloggi a prezzi accessibili si conferma una delle sfide più critiche per l’Europa nel 2025. Lo dimostra l’International Rent Index di HousingAnywhere, piattaforma europea di affitti a medio termine, che ha analizzato oltre 78.000 immobili in 28 città di 12 paesi europei.
Nel quarto trimestre del 2024, i prezzi degli affitti sono ancora cresciuti, ma meno rispetto ai trimestri precedenti: l’incremento infatti è stato del 3,1%, rispetto per esempio al 4,3% dei tre mesi prima, oppure addirittura al 14,3% del 4° trimestre del 2022.
Questo incremento è il più basso registrato negli ultimi anni, ma non basta a risolvere la crisi dell’accessibilità abitativa, come sottolinea Djordy Seelmann, ceo di HousingAnywhere: “Il 2025 deve rappresentare un punto di svolta. Le famiglie, gli studenti e i giovani professionisti hanno bisogno di nuove soluzioni abitative per cogliere opportunità e costruire il proprio futuro”.
Confronto prezzi degli affitti: Italia contro Europa
Come si posiziona l’Italia rispetto agli altri Paesi europei?
Andamento degli affitti nelle principali città italiane
Le città italiane, pur mostrando dinamiche diverse, registrano prezzi che spesso si avvicinano a quelli delle grandi capitali europee:
• Roma: affittare un appartamento ammobiliato (1-3 camere) costa circa 2.000 euro, allineandosi a città come Amsterdam (2.164 euro).
• Milano: con 1.800 euro, si mantiene tra le città più costose, ma registra un calo annuo del 2,1%.
• Torino: è tra le città con l’incremento più marcato (+15,8%), raggiungendo 1.100 euro, pur rimanendo più economica di molte città tedesche e spagnole.
• Bologna: con un lieve calo del 3,3%, gli affitti scendono a 1.250 euro, posizionandosi sotto la media europea.
Andamento degli affitti nelle principali città europee
In confronto, alcune città europee presentano forti disparità:
• Amsterdam e Francoforte superano i 2.000 euro di media, mentre città come Atene (900 euro) e Budapest (877 euro) offrono affitti più contenuti.
• Madrid e Valencia mostrano tendenze in crescita rispettivamente del 7,7% e 12,7%, arrivando a 1.616 euro e a 1.350 euro.
In particolare, in Germania, le città di Stoccarda e Francoforte hanno visto gli incremento più marcati tra le città analizzate (rispettivamente del 26,4%, fino a 1.890 euro, e del 22,3%, fino a 1.700 euro), mentre altre città tedesche hanno registrato cali dei prezzi che mostrano disparità in tutto il paese.
Nei Paesi Bassi, invece, Rotterdam ha registrato uno degli aumenti più elevati d'Europa (22,3%, 1.950 euro), mentre i prezzi sono diminuiti in minima parte ad Amsterdam (-1,6%, 2.164 euro).
In Portogallo, i prezzi degli affitti sono diminuiti sia a Porto (-4,3%, 1.350 euro) sia a Lisbona (-2,9%, 1.650 euro), mentre in Spagna, le locazioni sono aumentate a Valencia (12,7%, 1.350 euro) e Madrid (7,7%, 1.616 euro), ma sono rimaste stabili a Barcellona (0,0%, 1.550 euro).
Stanze e monolocali: il mercato per studenti e giovani
Se gli affitti degli appartamenti in Italia rimangono elevati, il mercato delle stanze e dei monolocali offre alcune opportunità per giovani professionisti e studenti:
• A Roma e Firenze, il costo medio di una stanza si aggira sui 600 euro, paragonabile a quello di città come Madrid (620 euro).
• I monolocali a Torino, pur essendo scesi del 19,3%, costano ancora 605 euro, mentre a Madrid i prezzi salgono del 21,2%, toccando i 1.200 euro.
Sfide per il futuro
Nonostante i segnali di rallentamento nei tassi di crescita, il 2025 sarà cruciale per affrontare la crisi dell’accessibilità abitativa. La crescente domanda di alloggi da parte di giovani professionisti e studenti necessita di risposte concrete: incentivi per nuovi sviluppi immobiliari, agevolazioni fiscali per gli affitti e politiche che favoriscano una maggiore equità nei mercati locali.
L'Italia, pur rimanendo competitiva rispetto ad altre città europee, deve fare i conti con disuguaglianze territoriali e una domanda crescente che spesso supera l’offerta, in particolare nelle città universitarie e nei centri economici.